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lunedì 1 agosto 2011

La libertà di essere bambini


Se torno con la mente a quando ero piccola sono tanti i ricordi che riaffiorano e a cui ripenso con nostalgia.
Credo che la libertà che abbiamo potuto vivere noi, intendo quelli della mia generazione, non possa più essere goduta.


I bambini ora abitano dentro ad una gabbia dorata, bella, accogliente, dotata di tutte le comodità, sono serviti e riveriti...
 ma sono pur sempre prigionieri e questo è il mio più grosso rammarico.
Quello che si cerca di fare adesso alla scuola dell'infanzia è proprio di ri-creare situazioni in cui i bimbi possano assaporare la gioia di sentirsi liberi di fare cose che un tempo erano normali.

Qualche esempio?


I DIRITTI NATURALI DI BIMBI E BIMBE

1

IL DIRITTO ALL'OZIO
 a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti

2
 IL DIRITTO A SPORCARSI
 a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti

3
IL DIRITTO AGLI ODORI
a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura

4
IL DIRITTO AL DIALOGO
ad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare

5
IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI
a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare,incollare, plasmare la creta, legare corde,accendere un fuoco

6
IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO
a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura

7
IL DIRITTO ALLA STRADA
a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade

8
IL DIRITTO AL SELVAGGIO
 a costruire un rifugio-gioco nei boschetti,
ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi

9
 IL DIRITTO AL SILENZIO
ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua

10
IL DIRITTO ALLE SFUMATURE
a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle
Questo manifesto è rivolto ai grandi, anche perché i piccoli lo capiscono al volo. Un po' come diceva il Piccolo Principe "…ai grandi bisogna sempre spiegare tutto quello che i bambini capiscono subito".


Allora qual è il mio invito:
ripensare a quando eravamo piccoli e permettere ai nostri bambini di sperimentare giochi all'aria aperta e soprattutto l'autonomia, senza temere chissà quali tragiche catastrofi. 
In fondo noi siamo sopravvissuti a noi stessi ma soprattutto ai nostri genitori che ci svegliavano al mattino e che poi si dimenticavano di noi per tutto il resto della giornata.






E allora riscopriamo il bambino dentro ognuno di noi, viviamo esperienze all'aria aperta, iniziamo a guardarci attorno con la meraviglia che avevamo negli occhi da piccoli, apprezziamo il sole del mattino, il profumo della terra bagnata dalla pioggia, il canto delle cicale... ed insegniamo ai nostri piccoli a rispettare il mondo e prendercene cura perché lo amano, lo vivono e lo sperimentano quotidianamente!


2 commenti:

  1. Confesso... mi sono commossa!
    Grazie per avermi ricordato queste cose!

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  2. A volte i ritmi frenetici della vita e poi i sensi di colpa ci portano a dare più valore alle cose materiali, quando invece basterebbe molto meno!!!
    E questo cerco di ripetermelo ogni mattina.

    RispondiElimina