"Non per essere polemico ma perché portate dei bambini così piccoli al museo? Cosa ne capiscono di arte?"
Questa è l'osservazione che si è sentita fare pochi giorni fa la mia collega mentre con la sua sezione di bimbi di tre anni stava visitando la mostra di Wildt presso il museo della nostra città.
Non so se il signore in questione fosse più infastidito dalla presenza fisica dei bambini o dal fatto di dover rivedere la sua idea malsana che l'arte appartiene solo a persone colte ed adulte.
Da anni nella nostra scuola amiamo educare lo sguardo dei nostri bambini offrendo loro il meglio attraverso l'arte, ma anche la musica, la filosofia, la grande letteratura...
Ma non divaghiamo!
"Perché?" risponde attonita la mia collega "l'arte educa lo sguardo e rende i bambini liberi, liberi di pensare, agire, ispirarsi e di crescere creativi e lontani dagli stereotipi!".
Lo sguardo dell'interlocutore sicuramente era scettico, ma a questo ci siamo abituate.
Ma pensiamoci bene, voi dareste da mangiare ai vostri figli mele bacate o scegliereste fra le più belle?
Noi amiamo donare ai bambini con entusiasmo il meglio che la nostra cultura può offrirci.
E' per questo che riteniamo importante raccontare ai bambini le vite degli artisti con lo stesso coinvolgimento e calore usati per raccontare una storia o una favola.
Questo richiede da parte di noi insegnanti un lavoro di approfondimento dei veri episodi di vita dell'artista e la ricerca di fotografie e stampe delle sue opere... ma questa è un'altra storia!
Torniamo alla mostra che qualche settimana prima avevo visitato anch'io con la mia classe.
Non vi racconterò chi era Wildt, perché è facile trovarne notizie sul web, vi dirò invece di come ho condotto i bambini alla scoperta delle sue opere: con una caccia al tesoro.
No, non preoccupatevi, non è come pensate!
Ad ogni bambino avevo dato una fotografia di un dettaglio ed il compito di ritrovare l'opera a cui apparteneva... questo ha tenuto viva la loro attenzione.
Ma la gioia più grande è stata per me vedere che i bimbi riconoscevano nelle sculture personaggi di cui avevano sentito i racconti a scuola: Venere, la madre di Enea; San Francesco; Santa Lucia; L'Annunciazione da parte di Gabriele...
I bambini hanno quindi maturato la capacità di fare collegamenti e riportarli nel loro quotidiano.
La mostra è stata anche occasione per imparare la differenza fra statue e bassorilievi e per fare un viaggio dall'arte classica a quella contemporanea.
A scuola ci siamo divertiti a ricreare le Maschere di Wildt utilizzando la creta.
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sabato 30 giugno 2012
sabato 16 giugno 2012
Festa dei Diplomi di fine anno: idea regalo.
Ogni volta che termina un ciclo scolastico e si devono salutare i bimbi e le famiglie è un momento molto delicato e difficile: abbiamo trascorso tre anni insieme, imparando a conoscerci ed intessendo relazioni cariche di affettività, amore, fiducia...
Vorresti fare qualcosa di speciale, un ultimo regalo simbolico, che da grandi possano rivedere e magari pensare anche di ritornare a trovarti.
Quest'anno ho pensato di realizzare dei bigliettini un po' speciali e l'ispirazione mi è stata data dal blog della Maestra Valentina, un'insegnante veramente esplosiva, con tante idee meravigliose, ecco l'indirizzo:
Ovviamente la Dada Pasticciona li ha realizzati con il proprio stile.
Dentro al bigliettino di ogni bambino ho messo un mio ringraziamento ed una loro fotografia scattata in gran segreto per fare una sorpresa a mamma e papà.
Ecco cosa ho scritto per i miei bimbi e le loro famiglie:
Grazie di cio' che siete e grazie di cio' che mi fate essere.
Grazie delle vostre qualità e delle vostre abilità che mi arricchiscono e mi fanno gustare momenti di grande soddisfazione, persino di orgoglio.
Grazie perché con le vostre esigenze, le vostre richieste, anche coi vostri capricci, mi fate crescere nella pazienza ogni giorno.
Grazie per quando mi chiedete di raccontare una storia, di giocare con voi, di rispondere alle vostre curiosità, di pasticciare e creare insieme perché così mi fate riscoprire la bambina che è in me e che ama prendersi tempo e non vivere di fretta.
Grazie quando mi dite che sono bella come una principessa o che mi volete bene fino al cielo, perché le vostre frasi affettuose colorano la mia vita.
Grazie per riuscire a vedere la ragnatela che brilla su di un albero, la nuvola che sembra un elefante, il fiorellino che spunta dal marciapiede… e li fate vedere anche a me facendomi apprezzare le cose semplici e meravigliose che ci circondano.
Grazie per ogni volta che mi correte incontro per abbracciarmi e per darmi tanti baci o farmi i massaggini perché in quel momento mi fate sentire come la regina del mondo intero e cacciate ogni pensiero buio dalla mia mente.
Grazie per quando, dopo che vi ho sgridato, correte da me chiedendomi un'abbracciatona: in un istante vi passa tutto e ritorna il sorriso e questo è un grande insegnamento per noi adulti.
Grazie dei vostri mille "perché" che mi costringono a ripensare il senso delle piccole e grandi cose della vita.
Grazie di ciò che siete e di ciò che mi fate essere, perché se oggi sono più dolce, più attenta, più comprensiva, se oggi sono un po' migliore lo devo a voi.
Ora per voi inizierà una nuova avventura, un viaggio che forse vi spaventerà un po' all'inizio, come è naturale che sia, ma che vi farà conoscere tante persone nuove e vi farà scoprire tante cose interessanti.
Io vi guarderò da lontano, orgogliosa di aver fatto un pezzo di strada con voi e di avervi aiutato a crescere insieme alle vostre famiglie.
E se qualche volta vorrete voltarvi indietro io sarò lì, come il primo giorno, a braccia aperte e pronta ad aiutarvi a spiccare il volo.