Ai bambini ho raccontato la storia di un bimbo americano che amava, come loro, giocare.
Alexander viveva in una famiglia di artisti: il nonno e il papà erano scultori e la mamma pittrice.
Osservandoli Alexander inizia a giocare con le forme, lo spazio, le linee, l'aria, i materiali ed i colori: costruisce i suoi giocattoli e crea dei gioielli per le bambole della sorella.
Da grande, dopo aver provato vari lavori, capisce che anche lui vuole fare l'artista.
Inizia a disegnare gli animali. Usa la matita, il pennello, l'inchiostro, spesso la sua mano non si stacca mai dal foglio!
Volete provare anche voi?
Così decidiamo di realizzare un unico disegno, passandoci il foglio e cercando di disegnare senza mai staccare il colore! Il gioco è molto divertente, anche perché fino alla fine non si riesce a capire quale sia il soggetto del disegno.
Ma continuiamo con il racconto...
Alexander però vuole provare a costruire cose che non siano piatte, ma tridimensionali, che occupino e si muovano nello spazio. E così prende del filo di ferro, lo piega, lo arrotola, lo attorciglia, lo imbriglia. Le sue mani si muovono veloci e sicure e modellano tanti animali. Sono sculture leggere, quasi trasparenti: Alexander ha scoperto un modo per disegnare nell'aria!
Continuando nel suo gioco e sperimentazione inventa i mobiles: sculture da appendere al soffitto e che si muovono giocando con il vento, danzando e girando su loro stesse in modo imprevedibile ma rimanendo sempre in equilibrio!
Bimbi che ne dite, proviamo anche noi a creare delle sculture volanti?
I bambini sono entusiasti!
Per prima cosa propongo ai bambini varie immagini delle opere di Calder realizzate con filo di ferro ed aventi come soggetto gli animali.
Ispirandoci alla prima immagine, che trovate QUI, propongo ai bambini di realizzarla in bidimensionale, su fogli di acetato, ripassando il contorno dell'immagine senza staccare mai il colore dal foglio, facendo cioè delle linee continue.
Ogni bambino sovrappone il suo foglio trasparente ad una rielaborazione stilizzata dell'opera e prova a seguirne i contorni.
Poi con delle spugne rotonde e dei tamponi da stencil provano a decorare il loro pesce.
Devono però seguire una mia indicazione: disegnare i pallini sopra le righe. Questo mi permette di stimolare nei bambini la capacità di ascolto ed abituarli a seguire una consegna.
Terminati i nostri pesci li abbiamo messi ad asciugare e poi sospesi davanti alle finestre in modo che potessero danzare al vento e catturare i raggi del sole.
Ispirandoci alla seconda immagine, che trovate QUI abbiamo creato dei veri e propri mobiles.
A casa ho sagomato delle grucce di ferro da lavanderia a forma di pesce, è stato molto semplice. Ho appeso la gruccia, appoggiato la mano sul ferro orizzontale su cui si appoggiano i pantaloni e tirato verso il basso ed ecco la forma del pesce. Con delle pinze ho chiuso l'uncino di metallo che serve per appendere l'attaccapanni ed il gioco è fatto!
A scuola ho dato ad ogni bambino il proprio pesce da decorare a piacimento.
Abbiamo utilizzato tantissimi materiali di recupero e allenato la motricità fine arrotolando, infilando, legando, attorcigliando, bucando, tagliando.
Ed ecco alcuni dei nostri pesci volanti!
Ma il racconto continua...
Alexander poi inventa anche altre opere, gli Stabiles: giganti d'acciaio dentro cui ci si può giocare a nascondino. Queste opere sono enormi e maestose ed affondano le loro radici nella terra, sembrano dei dinosauri di metallo capitati nel mezzo delle città.
Che ne dite bambini, creiamo anche noi degli stabiles?
Iniziamo a progettare i nostri giganti utilizzando dei semplici ritagli di cartoncino colorati dai bambini o lasciati al naturale. Ogni bambino realizza la propria scultura creando dei tagli sulle sagome di cartone ed incastrandole, taglio con taglio.
"Dada ho fatto un bisonte" |
Per i più coraggiosi ed avventurosi suggerisco di realizzare una grande scultura dentro cui poter entrare e giocare. Ci vuole molto materiale e posto, che ahimè, non avevamo!
Poi riprendo a raccontare...
Alexander Calder amava guardare le stelle, immaginava il movimento dei pianeti e costruiva opere simili a costellazioni in movimento.
Ci proviamo anche noi bimbi?
Mostro loro l'opera che trovate QUI e li invito ad inventare le loro costellazioni utilizzando bastoncini di legno e plastilina.
Ecco il risultato! Ovviamente ogni bambino ha dato un nome alla propria opera.
Infine Alexander si trasferisce a Parigi dove ha l'idea di creare un circo meccanico in miniatura, tutto realizzato con filo di ferro.
Per studiare le posizioni dei corpi crea delle sculture di acrobati e danzatori. (Le trovate QUI)
Le facciamo anche noi bambini?
Utilizzando carta di alluminio e tanta fantasia sagomiamo i nostri omini e li mettiamo nelle posizioni che più ci piacciono.
Con una luce illuminiamo la statua e cerchiamo di contornare la sua ombra. Se la luce è sopra la statua che succede? Se è lontano? Se è vicino? Osserviamo come cambiano le ombre, come si allungano o si accorciano in base alla posizione della luce.
Il percorso può essere continuato andando in cortile, in vari momenti della giornata, e posizionandosi su uno stesso punto tutte le volte per poi tracciare con gessetti colorati la sagome dell'ombra. Ogni volta utilizzeremo un gesso di colore diverso e appunteremo l'orario in cui abbiamo tracciato il contorno dell'ombra. Sarà bellissimo osservare la danza delle ombre!
Ma torniamo alla nostra statuetta di carta stagnola e ad un'altra consegna da dare ai bambini.
"Sapete che anche i grandi pittori utilizzavano dei modelli veri o dei manichini per studiare le posizioni del corpo? Ora tocca a voi! Osservate la vostra scultura e provate a disegnarla, nella stessa posizione. Una volta disegnata la sagoma aggiungete i particolari!"
Ed ecco alcuni dei risultati!