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venerdì 31 ottobre 2014

RECITA NATALIZIA: "La nascita di Gesù"


BALLETTO STELLINE

Narratore: Era una notte molto strana, si sentiva nell'aria un gran fermento … tutte le stelline erano in agitazione perché qualcosa stava per succedere …

Stellina 1: Evviva, evviva, sta arrivando la stella cometa! Venite tutte, evviva!
Stellina 2: Ma perché strilli così forte? Vuoi svegliare tutti gli uomini della terra?
Stellina 3: Chi ha chiamato? Cosa succede?
Stellina 4: Guardate, sta arrivando la stella cometa!
Stellina 5: Ma allora siamo quasi a Natale! Festeggiamo nuovamente il compleanno di Gesù!

(Intanto la Cometa avanza)

Stellina 1: Guardate che coda luminosa e che lunga scia dietro di lei.
Stellina 2: È talmente forte la sua luce che riesco a guardarla, devo chiudere gli occhi.
Stellina 3: Per forza è così luminosa; lei è una "guida", ha dovuto illuminare la strada a tanta gente...
Stellina 4: Dovevano vederla bene, la notte di Natale, per giungere alla grotta di Gesù.
Cometa: Ciao, sorelline, sono tornata. Come state?
Stellina 1: Noi bene, e tu?
Cometa: Anch'io sto bene, nonostante sia sempre in viaggio.
Stellina 2: Ti prego, fermati con noi e raccontaci ancora la storia della nascita di Gesù!
Cometa: Va bene! È la storia più grande di tutte ….. È una storia ricca di amore...

BALLETTO ABITANTI PAESE

NARRATORE: la storia che ha cambiato per sempre il mondo, la storia più grande di tutte le storie, è cominciata in un luogo di nome Nazareth, un paese della Palestina, lontano dalle grandi città e abitato da persone semplici e povere…..

Donna1: Ciao Anna, ciao Bea!
Donna e 3: Ciao Marta!
Donna1: Come state?
Donna 2: bene, bene ma oggi Ho un sacco di cose da fare, devo andare ancora nell'orto, pulire casa.
Donna 3: io devo fare da mangiare!

(Entra Maria)

Maria: Buon giorno signore … (riempie la brocca e se ne va!)

Donna1: Come è dolce Maria.
Donna2: ha due occhi così profondi e limpidi che ti fanno stare bene quando la incontri.
Donna3: si, è sempre pronta ad aiutare tutti e capace di ascoltare quando hai bisogno di un po' di conforto.

(Una dietro l'altra escono di scena con le loro brocche, il pozzo e si abbassa un po' la luce.)

Narratore: Poco lontano, in paese, stava lavorando nella piccola bottega che era stata di suo padre, un giovane uomo, si chiamava Giuseppe. Era un uomo buono, con le spalle larghe e il sorriso sincero, amava il suo lavoro e lo faceva con impegno e precisione.

(Giuseppe sta intagliano un pezzo di legno … un uomo entra e lo osserva.)

Uomo: Giuseppe, ma sei veramente bravo … che pazienza, come sei preciso.
Giuseppe: grazie.. (pacca sulla spalla)… come posso aiutarti?
Uomo: vorrei un tavolo nuovo per la mia famiglia.
Giuseppe: certo mi metterò a farlo subito e quando avrò finito ti chiamerò.

(L'UOMO SE NE VA , GIUSEPPE INIZIA a CAMMINARE)

Narratore: Giuseppe amava il silenzio… fin da piccolo aveva imparato che solo il silenzio permette di dare il giusto valore  alle parole, agli sguardi e ai pensieri e da un po' di tempo pensava sempre alla stessa persona… Maria.

Giuseppe: ohhh chissà cosa starà facendo Maria… devo trovare il coraggio di parlarle…voglio che diventi la mia sposa….

BALLETTO FESTA PAESE

Narratore: Da quel momento i giorni trascorsero sereni e felici…
Anche quella mattina sembrava l'inizio di un giornata normale, come tutte le altre, ma un ospite inatteso stava per cambiare per sempre le vite di Maria e Giuseppe ….

(Maria sta tessendo un telaio… vede l'angelo … butta per terra il telaio, si alza e indietreggia.)

Arcangelo Gabriele: Ciao, Maria, non avere paura: Dio è con te. Il mio nome è Gabriele, sono un angelo del Signore e sono venuto per dirti che Dio ti conosce, ha visto come sei ed è molto contento di te.
Maria: (Un po' spaventata) Come mai un angelo del Signore viene qui da me, mia casa?
Arcangelo Gabriele: Avrai un bambino, un maschietto che chiamerai Gesù, egli sarà il figlio di Dio. Gesù sarà il salvatore del mondo.
Maria: Quel che vuole Dio, lo voglio anche io. (Emozionata)
Arcangelo Gabriele: Gesù sarà un bimbo speciale; sarà il Figlio di Dio. Insegnerà a tutti a volersi bene, porterà la pace e l'amore sulla terra.

(La luce si abbassa e Maria e l'angelo escono insieme.)

Narratore: Quando l'angelo se ne fu andato, Maria raggiunse Giuseppe e gli raccontò tutto quello che le era accaduto. Giuseppe era un uomo di poche parole. Seguì pensieroso Maria con lo sguardo, mentre tornava a piedi verso casa. Quello che gli aveva raccontato era troppo stupefacente per essere vero … forse, dopo tutto, non avrebbe potuto sposare Maria.

(Entra Giuseppe con il suo stuoino e si mette a sedere con le mani sulla testa.)

Giuseppe: Non riesco a dormire dopo quello che mi ha detto Maria oggi …. Signore Dio che cosa devo fare?

Narratore: Giuseppe si addormentò con la testa affollata di pensieri ed ecco che due angeli del Signore lo vennero a visitare.

CANZONE ANGELI.
Non temere, Giuseppe, non temere
di prendere con te Maria,
lei sarà la madre,
la madre del Figlio di Dio.
Non temere, Giuseppe, non temere
di prendere con te Maria,
la proteggerai e con te lei vivrà,
la tua sposa lei sarà.

Angelo1: Giuseppe ascolta le parole del Signore … ama e custodisci Maria e il suo bambino.
Angelo2: (gli fa una carezza in testa…) mi sembra più tranquillo… andiamo!

(Giuseppe si sistema lo stuoino e raggiunge centro palco. Maria in mezzo.)

Narratore: il giorno seguente Giuseppe andò a casa di Maria, lei gli sorrise con dolcezza, era sicura che sarebbe arrivato. Lui la guardò senza parole, col cuore colmo di commozione.
Voleva raccontarle tutto, descriverle il sogno, domandarle perdono ma aveva l'impressione che lei sapesse già tutto. Così non disse nulla, le prese le mani e rimase soltanto a guardarla.
E il SILENZIO CHE C'ERA TRA LORO ERA UN SILENZIO PIENO DI DIO.

(Giuseppe e Maria si siedono in un angolo)

Narratore: i mesi trascorsero sereni… si stava per avvicinare per Maria il tempo del parto…

(Entrano facendo un giro con SUONO tamburo i due soldati)

Centurione1: Udite, udite tutti!
Centurione2: Per ordine dell'imperatore dovete andare nel vostro paese d'origine per essere contati..
Centurione1: Voi (indica Chiara e Marco) dovete andare a Betlemme.
Centurione2: è un ordine dell'imperatore…non potete disobbedire!.
Centurione1: non dovete dimenticarvi!

(Escono facendo un giro con SUONO tamburo i due soldati ).

Narratore: Maria sapeva che il bambino che portava in grembo stava per nascere  ma non poté tirarsi indietro e così lei e Giuseppe si incamminarono.
Era un viaggio di più di una settimana a piedi…. in poco tempo si unirono altre persone, tutti in marcia sulla stessa strada polverosa.

(MUSICA: Maria, Giuseppe e altri personaggi camminano verso Betlemme)

Narratore: Finalmente videro l'antica città di Betlemme davanti a loro e salutarono gli altri viaggiatori.
Maria si sentì sollevata ..era stanca e non si sentiva bene..sapeva che non mancava molto al momento in cui sarebbe nato il bambino.
Giuseppe sperava di trovare l'albergo ma già prima di bussare conosceva la risposta che avrebbe ottenuto. Sentiva il vociare delle tante persone che mangiavano, bevevano e si divertivano.

(Entrano in scena I DUE locandieri mentre Maria e Giuseppe girano)

Narratore: Maria e Giuseppe bussarono alla porta di una locanda e apparvero sulla soglia due fratelli…

Maria e Giuseppe: Avete posto per dormire?
Locandiere1: Spiacente, vedete anche voi che siamo pieni… (sta per tornare indietro )
Locandiere2: Ma fratello … lei è stanca ed è in attesa….dobbiamo aiutarli.
Locandiere1: venite non troverete posto da nessun'altra parte stasera e si sta facendo buio…seguitemi…

Narratore: i due locandieri condussero  Maria e Giuseppe dietro all'albergo, nella capanna dove tenevano gli animali.

Locandiere1: almeno c'è un po' di silenzio… prendo un po' di paglia pulita..
Locandiere2: avvicino un po' quegli animali in modo che vi possano riscaldare con il loro respiro e i loro corpi.
Giuseppe e Maria: Grazie, grazie.

(Arrivano gli angeli BALLETTO ANGELI LENTO con una musica lenta e circondano la coppia, coprendola.) 

SUONO VAGITO!
(La schiera di angeli si apre e appaiono Giuseppe, Gesù e Maria.)

Maria: Gesù ..l'angelo ha detto di darti il nome Gesù…
Giuseppe: Benvenuto Gesù! (gli fa una carezza).

Narratore: Le voci rumorose della gente nell'albergo si erano fatte silenziose da poco, gli unici suoni adesso provenivano dagli zoccoli degli animali, dagli uccelli notturni e dal respiro leggero di un bambino che dormiva tra le braccia della mamma e sotto lo sguardo amorevole e protettivo del suo papà. Il cielo si riempì di una melodia dolcissima … anche gli angeli erano felicissimi…. Sembravano impazziti tanto era grande la loro felicità.

BALLETTO ANGELI 

I CINQUE PASTORI ATTORNO AL FUOCO….(SI RISCALDANO CON LE MANI)

Pastore 1: Che freddo!
Pastore2: hai proprio ragione, mi sto congelando!
Pastore3: Ehi, ma da dove viene questa luce?
Pastore4: ho paura, non capisco cosa succede?
Angelo: Ascoltate, non temete...
Pastore5: Chi è che ci chiama, cosa succede?
Angelo: Siate felici, io vi porto una buona notizia: stanotte è nato il Salvatore. Presto, accorrete, andate laggiù, in quella capanna. Seguite la stella e troverete il bambino. Andate ad adorarlo.
Pastore 1: Ma cosa possiamo portargli? Noi non abbiamo nulla!
Pastore2: Siamo talmente poveri...
Angelo: Gesù non vuole tesori, vuole il vostro amore. Presto, andate da lui.
Pastore3: che cosa stiamo aspettando. Cerchiamo questo bambino in una mangiatoia.
Pastore4: Che notte beata!

Narratore: i pastori scesero di corsa dalle colline verso Betlemme … cercando la capanna dove era nato il Salvatore ….

(in marcia fanno finta di cercare).
MUSICA SOTTOFONDO MARCETTA

Donna1: ehi voi cosa state cercando?
Donna2: ho sentito dire in giro che parlate di un Salvatore? Ho capito bene?
Donna3: io non ci credo
Donna4: un angelo ci ha detto che questa notte è nato il Salvatore e noi stiamo andando ad adorarlo…
Uomo: e dove è accaduto?
Donna5: qui a Betlemme
Uomo: allora dobbiamo andare… . ora non è più possibile stare qui..dobbiamo cercali.

(Ripartono tutti insieme e arrivano alla capanna. MUSICA SOTTOFONDO MARCETTA)

Narratore: dopo una lunga ricerca  trovarono Maria e Giuseppe, un padre e madre che coccolavano il loro bimbo appena nato.

Pastore 1: pastore: presto , presto inginocchiamoci!
Pastore2: un angelo ci ha parlato di lui,
Pastore3: è il salvatore del mondo!
Pastore4: è il figlio di Dio, andiamo a dirlo a tutti ….è nato, è nato!

CANZONE: la famiglia di Gesù. 

Narratore: quella stessa notte , sotto lo stesso cielo, ma in un altro paese , uomini sapienti avevano gli occhi rivolti in alto. Fissavano il cielo, confrontando appunti, studiavano tavole.

(Passa la stella cometa)

Re Magio1: ma come è possibile….c'è una nuova stella in cielo.
Re Magio2: Sembra più grande e luminosa delle altre…cosa vorrà dire?
Re Magio3: Significa che è nato un nuovo re, è una stella importante, non possiamo ignorarla.

Narratore: non avevano bisogno di parole per sapere cosa fare, si preparano per il viaggio caricando i cammelli..non sapevano per quanto tempo sarebbero stati via, non sapevano dove andavano. Sapevano però che alla fine del viaggio avrebbero incontrato un re, un re bambino e così portarono con se dei doni, eleganti e preziosi … montarono sui loro cammelli e partirono seguendo la stella!

(intanto che il narratore parla i re magi si mettono la borsa, prendono i cammelli e si sistemano).

CANZONE : Trotta trotta
(i re magi girano per il palco fino al ritornello poi si siedono e prendono doni)

Narratore: I magi seguirono così la stella finché sembrò che si fosse fermata su una capanna a Betlemme. Scesero dai cammelli portando con sé i loro doni e entrarono nella capanna.

(Capanna, Giuseppe, Maria in scena)

Re Magio1: io sono Gaspare, (inchino)
Re Magio2: sono Baldassarre (inchino)
Re Magio3: e io sono Melchiorre. (inchino)

Re Magio1: Siamo venuti ad adorare il nuovo re.
Re Magio2: Abbiamo visto la sua stella in cielo.
Re Magio3: Abbiamo portato dei doni….

Re Magio1: io porto mirra,
Re Magio2: io incenso
Re Magio3: e io oro.

(Dopo aver dato i doni se ne vanno. Luce soffusa e rientrano le stelle …….Con Maria e Giuseppe nell'angolo.)

Stellina1: (Rivolta alla Cometa) Per fortuna che c'eri tu, altrimenti come avrebbero fatto i Magi a trovare Gesù?
Stellina2: I Magi gli hanno portato dei doni di valore.
Stellina3: Certo, se lo potevano permettere!
Stellina4: Ma tu, cometa, lo sai qual è stato il regalo che Gesù ha gradito di più?
Cometa: Beh, i doni dei Magi erano molto preziosi... Ma Gesù ha apprezzato molto anche i doni più umili, come quelli dei pastori, che erano le persone povere andate a rendergli omaggio. Ha gradito tantissimo i loro regali perchè sono stati offerti con il cuore.
Stellina1: Anche quest'anno Gesù riceverà dei doni?
Cometa: Penso proprio dì sì. Ci sono ancora tante persone che amano Gesù e ci attendono con ansia.
Stellina2: Sono quelle persone che hanno capito che amare Gesù significa avere la pace nel cuore.
Cometa: Hai detto bene, perché Gesù è un bambino di pace. È nato proprio per portare nel cuore di tutti gli uomini la pace e l'amore.
Stellina3: Cara cometa, quest'anno vogliamo essere noi stelle ad annunciare a tutte le persone che sta per nascere Gesù.
Cometa: Voi? E come volete farlo?
Stelle: cosììììì

(le stelline vanno a prendere i bambini delle altre sezioni per cantare).

Stellina1: siete pronti amici?
Stellina2: Diciamo a tutti che è nato Gesù?
Tutti: sìììììììì

CANZONI: 
BAMBINO DI PACE
VOGLIO DIRE BUON NATALE

venerdì 24 ottobre 2014

Addobbi autunnali

Oggi voglio mostrarvi il bellissimo lavoro realizzato dalla mia collega Federica con la sua sezione delle Coccinelle!
L'attività è nata dopo aver fatto un'uscita al parco ed avere raccolto tantissimo materiale.
I bambini si sono divertiti a giocarci, osservarlo, dividerlo per categorie e poi è nata l'idea!
Durante l'uscita al parco avevano infatti visto una ragnatela appesa ad un albero brillare illuminata dal sole ed avevano subito pensato alla canzone di Whisky il ragnetto.
Muniti di lenti hanno cercato il ragnetto, purtroppo non l'hanno trovato e così, una volta in sezione hanno deciso di creare tante casette in modo da attirare Whisky e poter giocare con lui.
Ecco le bellissime casette per il ragnetto, pronte per essere appese in classe, in sezione e poi a casa!
Chissà se Whisky avrà gradito il regalo ed insieme a tanti suoi amici verrà ad abitare queste graziosissime casette?!


Come potete vedere per realizzare questi addobbi basta creare, con del cartoncino, delle corone circolari (delle ciambelle per intenderci) poi si creano dei fori nella circonferenza interna.
I bambini creano la ragnatela passando fili di lana colorati all'interno dei fori.
Terminata questa prima fase si prendono foglie, semini, bacche, ghiande e colla vinilica e si passa a decorarle!

Il risultato è fantastico!

lunedì 20 ottobre 2014

Cantico delle creature con la tecnica del ritaglio diretto di Matisse

"Un paio di forbici è uno strumento meraviglioso…E la carta che uso per i miei ritagli è magnifica… col più semplice ritaglio si possono esprimere le stesse cose che si possono esprimere come disegnatori o pittori…" (Matisse)

Ispirandoci a Matisse ed alla sua tecnica di "ritaglio diretto" delle forme senza avere fatto il disegno in precedenza abbiamo realizzato "Il cantico delle creature" , un collage con carte preparate in precedenza da noi.

Ovviamente, con la stessa tecnica potete realizzare qualsiasi altro collage.
Per i bambini è molto bello poter dipingere e poi utilizzare le proprie carte per fare i collage e il risultato è veramente bello.
potete infatti creare carte sfumate, a macchie, a righe...
sbizzarritevi e non ne resterete delusi!

venerdì 17 ottobre 2014

La creazione: lavori di gruppo e cartelloni

Come vi avevo promesso in questo post ecco i lavori di gruppo realizzati sul tema della Creazione.

Primo giorno: E luce fu

Secondo giorno: il cielo, la terra, le acque.

Terzo giorno: la terra produsse germogli, erbe da seme, alberi e fiori

Quarto giorno: Dio fece il sole la luna 

e le stelle

Quinto e in parte sesto giorno: gli animali
Ispirandoci all'opera di Alighiero Boetti: "Io che prendo il sole a Torino" abbiamo creato l'uomo utilizzando carta da pacchi.

Sesto giorno: l'uomo
Per creare la donna abbiamo utilizzato carta stagnola. I bimbi hanno scelto poi di prendere una parte dell'uomo (costola) e farne il cuore della donna.

e la donna

lunedì 13 ottobre 2014

Una pianta in un bicchiere

L’interesse dimostrato dai bambini nella manipolazione di diversi tipi di semi (di cui ho parlato qui) è stato tale da non poter essere trascurato ma è stato anzi lo stimolo per avvicinarli alla scienza o meglio allo “spirito scientifico” inteso come capacità di porsi problemi, di dare risposte a domande chiaramente formulate e di saper imparare dagli errori commessi.
Ogni bambino è artefice del proprio processo di apprendimento, impara a lavorare in gruppo, a collaborare per un fine comune, a superare le proprie insicurezze poiché l’errore non viene vissuto con accezione negativa ma come spunto per costruire nuovi saperi.
Svolgendo attività di interesse biologico come ad esempio la semina o la coltivazione di piante che uniscono alla valenza scientifica un particolare carattere motivante, i bambini hanno la possibilità di soddisfare i loro bisogni esplorativi e conoscitivi. 
Attraverso l’osservazione dei piccoli e costanti  cambiamenti che subiscono le piante, e andando a controllare ogni giorno come questi avvengono si consolida nel bambino l’idea del tempo che passa, rafforzando la capacità di seguire con pazienza un processo. 
Un altro obiettivo che come insegnanti ci eravamo poste, era quello di far intuire ai bambini che le piante per vivere hanno bisogno di alcuni  elementi fondamentali che sono: l’aria, la luce e l’acqua.
A tale scopo si è pensato di dare avvio a un laboratorio di semina al chiuso in modo tale da stimolare i bambini ad osservare, registrare, ipotizzare per poi verificare sul campo le affermazioni fatte, questo anche per verificare quanto l’esperienza di giardinaggio e coltivazione di verdure dell’anno precedente avesse messo radici e cosa a distanza di tempo i bambini avessero conservato nella loro memoria.
La domanda stimolo, la situazione problematica da cui si è partiti è stata questa:
Bambini, mi è successo un guaio, avevo una pianta ma si è seccata, sapete dirmi perché? Che cosa ho dimenticato di fare? Cosa serve a una pianta per crescere?”
Queste sono state le risposte dei bambini:
Ø      Gli hai messo troppa acqua
Ø      Non gli hai messo l’acqua
Ø      Fuori è inverno, si è seccata dal freddo
Ø      Ma l’aria serve per vivere, avevi aperto la finestra per fare venire l’aria?
Ø      Le piante crescono nella terra
Ø      Ma non puoi metterle fuori perché è freddo
Ø      Serve il caldo
Ø      Al buio la pianta ha paura, c’era la luce?

 Abbiamo così deciso di verificare che cosa fosse mancato alla mia pianta.
Prima di tutto abbiamo seminato dei semi di fagioli e lenticchie ed abbiamo aspettato la loro crescita registrandola su di un cartellone ed accudendo i semini quotidianamente. 
Trascorse due settimane ci siamo ritrovati nell'angolo conversazione ad osservare il calendario della crescita ponendoci delle domande del tipo: “Che cosa è successo?”, “Quali semi sono cresciuti prima”, “Dopo quanti giorni?”
In seguito abbiamo scelto fra le piante cresciute quelle che ci sembravano simili e le abbiamo utilizzate per verificare le ipotesi dei bambini. 


E così abbiamo messo due piante su di un tavolo alla luce, una veniva regolarmente innaffiata, l’altra è stata lasciata senza acqua; allo stesso modo abbiamo tenuto due piante al buio, una con acqua e l’altra no. 
Alla fine dell’esperimento si è rilevato che la crescita di una pianta avviene solo in presenza di acqua, e che in assenza di luce essa cresce ugualmente anche se la crescita è meno rigogliosa e il colore della pianta non è verde ma giallino\bianco. 
Perciò l’acqua risulta essere un fattore indispensabile alla crescita e la luce un fattore indispensabile alla crescita rigogliosa.
Restava da verificare che cosa succedeva ad una pianta in assenza di aria e così abbiamo cercato di verificarlo: la pianta è morta.

sabato 11 ottobre 2014

La creazione: percorso artistico, manipolativo, motorio e musicale.

"Mi è sempre sembrato e mi sembra tuttora che la Bibbia sia la principale fonte di poesia di tutti i tempi. Da allora, ho sempre cercato questo riflesso nella vita e nell'arte. Per me, come per tutti i pittori dell'Occidente, essa è stata l'alfabeto colorato in cui ho intinto i miei pennelli". Marc Chagall
Il percorso che sto per raccontarvi è stato ideato dal professor Franco Bolondi, una persona poliedrica che ho avuto la fortuna di incontrare al mio primo corso di aggiornamento come insegnante di scuola dell'Infanzia e che ho continuato a seguire negli anni leggendo i suoi articoli e seguendo le sue conferenze.
Il suo entusiasmo contagioso, il suo approccio curioso al mondo dell'arte, la sua competenza ma anche la semplicità di esposizione, la sua sensibilità, l'amore con cui raccontava le esperienze vissute a scuola con i suoi bimbi, la fattibilità dei percorsi esposti mi hanno contagiata e se sono arrivata a questo blog, è anche un po' merito suo. Diciamo che è stato un incontro che mi ha cambiata, ispirata e motivata.

Ma torniamo al tema della Creazione e all'articolo del professor Franco Bolondi: qui ve lo ripropongo raccontandovi come lo ho realizzato a scuola con i miei bimbi.  E' un percorso molto stimolante che coinvolge arte, musica, sensi, movimento…
La Creazione è stata vissuta e ri-creata con tutti i sensi, questo perché è importante dare un sapere unitario ai bambini che faccia comprendere loro che ogni elemento è correlato all’altro così come nel mondo ogni cosa è interconnessa ad un’altra…
La lettura dei brani della Genesi è stata centellinata in sette giorni, appunto, per creare il senso della quantità di tempo che ci è voluto per creare ed anche per lasciare un po’ di suspence per i giorni successivi…

PRIMO GIORNO: “E luce fu”
Siamo entrati nella nostra classe, la stanza era buia…”L’origine nascosta” di Ludovico Einaudi ci accoglie mentre procediamo silenziosi e incuriositi, poi improvvisamente appare la luce…
L’insegnante fa notare che in un angolo c’è un libro speciale, con le lettere d’oro, è il libro di Dio… leggiamo la parte della Genesi in cui si parla della creazione della luce…  drammatizziamola attraverso l’utilizzo di teli neri e torce…
Sono stati proposti giochi di luce-buio-ombre utilizzando come pretesto esperienze di artisti contemporanei che amano la luce come mezzo espressivo.


I bambini hanno così imparato che con la luce si può giocare, abbiamo proiettato le nostre ombre su di un telo cercando di creare “dei dipinti di luce”, le nostre maglie sono diventate le tele su cui proiettare le immagini delle installazioni luminose di Dan Flavin.

Il disegno dell'esperienza 
Alla fine della giornata ci troviamo in cerchio per raccogliere le nostre impressioni e per indagare su cosa pensano i bambini della luce.
Vi siete divertiti?
Sìììììì
Bambini, secondo voi  si può vivere senza luce?
No, perché dopo poi non vedi niente e puoi andare a sbattere.
No, la luce serve per cucinare all'aperto, andare al mare e per fare degli altri disegni.
La luce fa diventare il buio di luce.
No, perché si doveva andare al mare.
No, sennò non vedi niente.
No, perché si muore.
Ma, secondo voi, a che cosa serve la luce?
Per guardare; per riscaldare; per accenderla; per giocare e guardare le cose lontane con il binocolo; per restare bene; per vedere; per camminare, per guardare e per giocare, per guardare dove ci sono le strade lontane, per vedere gli animali; per fare una storia; per vedere i giochi; per fare i disegni; per vedere i leoni; per togliere il buio; per respirare.
Di che cosa è fatta la luce?
Di latte; di fuoco; con le lampadine e il fuoco; è fatta di fuoco e di luce.
SECONDO GIORNO: "Il cielo, la terra, le acque"
Questa mattina in aula i bambini hanno trovato tre sacchi neri contenenti terriccio; acqua, sabbia e conchiglie; aria chiusa in un palloncino. Racconto loro che i sacchi contengono tre ricchi tesori  utili per la vita…
Senza mostrare il contenuto dei tre sacchi chiedo loro di inserire la mano e di cercare di capire cosa ciascun sacco contenga. Dopo aver raccolto le ipotesi, abbiamo verificato cosa contenessero realmente. Abbiamo conversato su dove possiamo trovare queste cose. Alla fine riusciamo a prendere consapevolezza che le troviamo in natura, usciamo quindi in giardino per la raccolta di questi materiali. Esperienze grafiche e materiche con aria, acqua e terra ci aiutano a capire meglio le proprietà di questi elementi. I quadri di pittori olandesi del '600 ci fanno osservare la meraviglie del cielo, del mare e dei paesaggi naturali creati da Dio.
DICONO I BAMBINI:Secondo voi cosa è un tesoro? E' qualcosa di nascosto; è una cosa da trovare e da aprire; ci sono le pietre ; è una cosa molto preziosa.Cosa c'è dentro il primo sacco? Un palloncino. E dentro al palloncino? C'è l'aria.A cosa serve l'aria? Per respirare;ti fa venire il raffreddore;per fare venire il freddo e la neve per giocare; per stare bene e per respirare…Cosa c'è dentro il secondo sacco? La sabbia; no, la terra; un sasso, è duro; ma è morbida; no, la terra è secca e liscia; per me è umida. Adesso che abbiamo visto cosa c'è, secondo voi a cosa servono queste cose? Per fare crescere le piante e i fiori; la terra è un tesoro di legno; per tenere su la casa; per fare un castello; per scavare…Cosa c'è dentro il terzo sacco? C'è l'acqua per fare il bagno, per giocare; per nuotare; per respirare, no non si respira, muori; per bere; per i pesciolini…Dove troviamo tutte queste cose con cui abbiamo giocato?L'aria è nel cielo, la terra è nell'orto, sotto l'erba, sotto l'albero; l'acqua è nel fosso, nel mare, nella piscina, nel fiume…Allora bambini secondo voi queste cose sono davvero dei tesori preziosi?Sì perché con la terra cammino; gli alberi stanno in piedi; crescono i fiori; l'acqua la bevo e anche le piante; senza aria mi strozzo…

TERZO GIORNO: "La terra produsse germogli, erbe da seme, alberi e frutti"
Per osservare la varietà di piante e fiori che Dio ha creato organizziamo un uscita nel cortile dietro la scuola e divertiamoci a raccogliere gli elementi naturali che ci piacciono di più; lo stesso compito viene dato anche a casa durante il fine settimana.
I materiali raccolti vengono poi esaminati attraverso tutti i sensi…

Per capire quanto è bella e allo stesso tempo perfetta la natura che Dio ci ha donato abbiamo provato a ricostruire la struttura di un albero, gli intrecci dei rami e le radici, abbiamo cercando di capirne  le funzioni.


Con la frutta e la verdura raccolte abbiamo provato a stampare un paesaggio .


Con i semi e le bacche raccolte o portate dai bambini ci siamo divertiti a giocare, manipolarli, denominarne le caratteristiche, realizzare dei semplici "giardini in miniatura" con terra e semi.


Dopo l'osservazione attraverso i cinque sensi  abbiamo cercato di dividerli in base a criteri precedentemente definiti e molte sono state le domande emerse nel rendersi conto che alcuni semi avevano la possibilità di essere inseriti in più gruppi.

Un gioco che ha coinvolto molto i bambini è stato quello del "travaso" dei semi da un piatto ad un contenitore diviso in tante piccole parti attraverso l'utilizzo di cucchiaini e pinzette, questo ha permesso di misurare le proprie abilità ed allenare la motricità fine, la coordinazione, la concentrazione e la pazienza.


L'interesse dimostrato dai bambini nella manipolazione di diversi tipi di semi è stato tale da non poter essere trascurato ma è stato anzi lo stimolo per avvicinarli alla scienza o meglio allo "spirito scientifico" inteso come capacità di porsi problemi, di dare risposte a domande chiaramente formulate e di saper imparare dagli errori commessi. Trovate l'esperienza qui.

QUARTO GIORNO: "Dio fece il sole, la luna e le stelle."
Questa mattina ci siamo seduti in cerchio e ci siamo coperti con un lenzuolo bianco, era buio, la musica di Lodovico Einaudi in sottofondo e all'improvviso tante stelline di luce sono comparse su di noi… poi è arrivata la luna ed alla fine il sole. Ci siamo divertiti a nasconderci sotto il cielo stellato!
Poi al computer abbiamo visto due quadri di Van Gogh: "Notte stellata" e "Notte stellata sul Rodano", abbiamo così osservato che le stelle sono tonde…

…con una magia il nostro dito è diventato un pennello e abbiamo provato anche noi a dipingere un quadro di stelle… ci siamo proprio divertiti.

Disegno ispirato dai quadri di Van Gogh
QUINTO GIORNO: "Dio creo' gli animali dell'acqua, del cielo, della terra"
Per un approccio giocoso alla scoperta di ciò che Dio ha creato in questo giorno abbiamo fatto tutti i canti, i bans, i giochi che conoscevamo sugli animali, poi abbiamo osservato dei quadri di Rousseau, Klee e Mirò e, ispirati da questi, abbiamo provato a inventare e creare un animale tutto nuovo.

“Ho disegnato un pesce che non esisteva, l’ho creato io”
SESTO GIORNO: "Creò l'uomo a sua immagine, maschio e femmina li creò"
Abbiamo rappresentato la creazione dell'uomo tramite il gioco delle scatoline chiuse da cui escono tanti bambini creati da Dio, maschi e femmine.
I bambini hanno giocato con il proprio corpo, riscoprendo la funzione e la bellezza di ogni sua parte donataci da Dio.
La perfezione del nostro corpo era stata anche elogiata da Leonardo che l'ha voluta rappresentare attraverso "L'uomo vitruviano"
Proviamo a ri-rappresentare il disegno di Leonardo con il nostro corpo. L'esperienza corporea aiuta molto il bambino ad interiorizzare le cose che vive, il contatto con l'altro, il collaborare per portare a conclusione un compito lo aiutano ad uscire dalla propria individualità, a considerare punti di vista diversi dal proprio, a motivare ed argomentare le proprie ragioni, ad esprimere le proprie emozioni.


Come Dio proviamo anche noi a plasmare la terra per creare un bambino…


Tutto il percorso sulla creazione è stato documentato anche attraverso dei cartelloni realizzati in gruppo.
Li troverete qui


venerdì 3 ottobre 2014

Cantico delle Creature: realizziamo un libretto tattile!

Come promesso oggi vi pubblico il libretto tattile del Cantico delle Creature realizzato in contemporanea al cartellone di gruppo "Mandamondo" che trovate qui.


Per la realizzazione sono stati utilizzati gli stessi materiali.
I bimbi, che in questo caso avevano tre anni, si sono divertiti molto a raccontare ai genitori la storia della Creazione e di San Francesco, innamorato della natura.
Questo semplice libretto si è rivelato molto utile per stimolare i bambini a parlare, raccontare, rievocare...




Il libro è stato realizzato utilizzando dei materiali che richiamassero le esperienze vissute, drammatizzate, i materiali manipolati...

Ecco cosa contiene ogni singola pagina:

  1. Notte
  2. Giorno
  3. Acqua e pesci
  4. Terra e piante
  5. Animali
  6. Creazione dell'Uomo e della donna
  7. Carta specchio dove il bambino può vedersi riflesso
  8. Annunciazione
  9. Nascita di Gesù
  10. La cometa e l'arrivo dei re Magi
  11. La foto di Famiglia del bambino
  12. Il bambino disegna la propria famiglia e racconta.

giovedì 2 ottobre 2014

San Francesco: il mandala del cantico

Oggi voglio parlarvi di un libro molto semplice e con immagini accattivanti che trovo molto utile per parlare ai bambini di San Francesco: "In principio secondo il Piccolo Francesco"
"Tanto tempo fa prima che Tu ed Io fossimo qui, visse il Piccolo Francesco... Un giorno Egli prese due piccoli rami e usandoli a modo di violino, cantò: Dio prende il nulla e ne fa Qualcosa così il Nulla diventa importante. Ma come Dio prenda il Nulla e ne faccia Qualcosa questo resta sempre un Mistero... In principio era Dio e dal Nulla Dio parlò. Dio disse: Io sono... E dio disse: Luce... ACQUA... TERRA...VITA...CIELO... E infine Dio disse: FAMIGLIA. E Dio disse: TUTTO è BUONO! Ma... venne fuori il MALE e Dio si rattristò molto... Allora Dio disse: GESU' ...
Con i bambini ci siamo divertiti ad illustrare questo libro creando un mandala tattile ed "interattivo".


Abbiamo preso una tovaglia rotonda di plastica leggera e l'abbiamo divisa in spicchi.
Al centro abbiamo messo il giorno e la notte creati con sacchi per i rifiuti azzurri, neri e viola, ritagli di piatti di plastica gialli, cotone idrofilo e ovetti delle sorprese tagliati a metà.
Nel primo spicchio abbiamo creato l'acqua con carta blu delle uova di pasqua e carta crespa azzurra. I pesci li abbiamo realizzati con gomma crepla e bottoni.
Nel secondo spicchio abbiamo creato la terra utilizzando stoffe marroni, petali di fiori finti ed alberi di gomma crepla.
Nel terzo spicchio abbiamo rappresentato i vari animali utilizzando stoffe maculate, tigrate, finta pelle e pelliccia.
Nel quarto spicchio abbiamo messo della carta specchio ed Adamo ed Eva realizzati con creta, lana e bottoni. Abbiamo scelto la carta specchio in modo che ogni bambini potesse specchiarsi e capire che anche lui era stato creato, come Adamo ed Eva, da Dio.
Nel quinto spicchio abbiamo creato con dell'ovatta una nuvola e delle ali di Angelo con tante piume per rappresentare l'annunciazione a Maria da parte dell'Arcangelo Gabriele.
Nel sesto spicchio la scena della Natività.
Ed ecco terminato il nostro "MANDAMONDO", così l'hanno chiamato i bimbi!




Come potete facilmente capire questo percorso è iniziato ad ottobre e finito a Natale. Il mandala è stato composto lentamente, proponendo ai bambini tante attività legate ai vari elementi della Creazione (che troverete qui).