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venerdì 31 ottobre 2014

RECITA NATALIZIA: "La nascita di Gesù"


BALLETTO STELLINE

Narratore: Era una notte molto strana, si sentiva nell'aria un gran fermento … tutte le stelline erano in agitazione perché qualcosa stava per succedere …

Stellina 1: Evviva, evviva, sta arrivando la stella cometa! Venite tutte, evviva!
Stellina 2: Ma perché strilli così forte? Vuoi svegliare tutti gli uomini della terra?
Stellina 3: Chi ha chiamato? Cosa succede?
Stellina 4: Guardate, sta arrivando la stella cometa!
Stellina 5: Ma allora siamo quasi a Natale! Festeggiamo nuovamente il compleanno di Gesù!

(Intanto la Cometa avanza)

Stellina 1: Guardate che coda luminosa e che lunga scia dietro di lei.
Stellina 2: È talmente forte la sua luce che riesco a guardarla, devo chiudere gli occhi.
Stellina 3: Per forza è così luminosa; lei è una "guida", ha dovuto illuminare la strada a tanta gente...
Stellina 4: Dovevano vederla bene, la notte di Natale, per giungere alla grotta di Gesù.
Cometa: Ciao, sorelline, sono tornata. Come state?
Stellina 1: Noi bene, e tu?
Cometa: Anch'io sto bene, nonostante sia sempre in viaggio.
Stellina 2: Ti prego, fermati con noi e raccontaci ancora la storia della nascita di Gesù!
Cometa: Va bene! È la storia più grande di tutte ….. È una storia ricca di amore...

BALLETTO ABITANTI PAESE

NARRATORE: la storia che ha cambiato per sempre il mondo, la storia più grande di tutte le storie, è cominciata in un luogo di nome Nazareth, un paese della Palestina, lontano dalle grandi città e abitato da persone semplici e povere…..

Donna1: Ciao Anna, ciao Bea!
Donna e 3: Ciao Marta!
Donna1: Come state?
Donna 2: bene, bene ma oggi Ho un sacco di cose da fare, devo andare ancora nell'orto, pulire casa.
Donna 3: io devo fare da mangiare!

(Entra Maria)

Maria: Buon giorno signore … (riempie la brocca e se ne va!)

Donna1: Come è dolce Maria.
Donna2: ha due occhi così profondi e limpidi che ti fanno stare bene quando la incontri.
Donna3: si, è sempre pronta ad aiutare tutti e capace di ascoltare quando hai bisogno di un po' di conforto.

(Una dietro l'altra escono di scena con le loro brocche, il pozzo e si abbassa un po' la luce.)

Narratore: Poco lontano, in paese, stava lavorando nella piccola bottega che era stata di suo padre, un giovane uomo, si chiamava Giuseppe. Era un uomo buono, con le spalle larghe e il sorriso sincero, amava il suo lavoro e lo faceva con impegno e precisione.

(Giuseppe sta intagliano un pezzo di legno … un uomo entra e lo osserva.)

Uomo: Giuseppe, ma sei veramente bravo … che pazienza, come sei preciso.
Giuseppe: grazie.. (pacca sulla spalla)… come posso aiutarti?
Uomo: vorrei un tavolo nuovo per la mia famiglia.
Giuseppe: certo mi metterò a farlo subito e quando avrò finito ti chiamerò.

(L'UOMO SE NE VA , GIUSEPPE INIZIA a CAMMINARE)

Narratore: Giuseppe amava il silenzio… fin da piccolo aveva imparato che solo il silenzio permette di dare il giusto valore  alle parole, agli sguardi e ai pensieri e da un po' di tempo pensava sempre alla stessa persona… Maria.

Giuseppe: ohhh chissà cosa starà facendo Maria… devo trovare il coraggio di parlarle…voglio che diventi la mia sposa….

BALLETTO FESTA PAESE

Narratore: Da quel momento i giorni trascorsero sereni e felici…
Anche quella mattina sembrava l'inizio di un giornata normale, come tutte le altre, ma un ospite inatteso stava per cambiare per sempre le vite di Maria e Giuseppe ….

(Maria sta tessendo un telaio… vede l'angelo … butta per terra il telaio, si alza e indietreggia.)

Arcangelo Gabriele: Ciao, Maria, non avere paura: Dio è con te. Il mio nome è Gabriele, sono un angelo del Signore e sono venuto per dirti che Dio ti conosce, ha visto come sei ed è molto contento di te.
Maria: (Un po' spaventata) Come mai un angelo del Signore viene qui da me, mia casa?
Arcangelo Gabriele: Avrai un bambino, un maschietto che chiamerai Gesù, egli sarà il figlio di Dio. Gesù sarà il salvatore del mondo.
Maria: Quel che vuole Dio, lo voglio anche io. (Emozionata)
Arcangelo Gabriele: Gesù sarà un bimbo speciale; sarà il Figlio di Dio. Insegnerà a tutti a volersi bene, porterà la pace e l'amore sulla terra.

(La luce si abbassa e Maria e l'angelo escono insieme.)

Narratore: Quando l'angelo se ne fu andato, Maria raggiunse Giuseppe e gli raccontò tutto quello che le era accaduto. Giuseppe era un uomo di poche parole. Seguì pensieroso Maria con lo sguardo, mentre tornava a piedi verso casa. Quello che gli aveva raccontato era troppo stupefacente per essere vero … forse, dopo tutto, non avrebbe potuto sposare Maria.

(Entra Giuseppe con il suo stuoino e si mette a sedere con le mani sulla testa.)

Giuseppe: Non riesco a dormire dopo quello che mi ha detto Maria oggi …. Signore Dio che cosa devo fare?

Narratore: Giuseppe si addormentò con la testa affollata di pensieri ed ecco che due angeli del Signore lo vennero a visitare.

CANZONE ANGELI.
Non temere, Giuseppe, non temere
di prendere con te Maria,
lei sarà la madre,
la madre del Figlio di Dio.
Non temere, Giuseppe, non temere
di prendere con te Maria,
la proteggerai e con te lei vivrà,
la tua sposa lei sarà.

Angelo1: Giuseppe ascolta le parole del Signore … ama e custodisci Maria e il suo bambino.
Angelo2: (gli fa una carezza in testa…) mi sembra più tranquillo… andiamo!

(Giuseppe si sistema lo stuoino e raggiunge centro palco. Maria in mezzo.)

Narratore: il giorno seguente Giuseppe andò a casa di Maria, lei gli sorrise con dolcezza, era sicura che sarebbe arrivato. Lui la guardò senza parole, col cuore colmo di commozione.
Voleva raccontarle tutto, descriverle il sogno, domandarle perdono ma aveva l'impressione che lei sapesse già tutto. Così non disse nulla, le prese le mani e rimase soltanto a guardarla.
E il SILENZIO CHE C'ERA TRA LORO ERA UN SILENZIO PIENO DI DIO.

(Giuseppe e Maria si siedono in un angolo)

Narratore: i mesi trascorsero sereni… si stava per avvicinare per Maria il tempo del parto…

(Entrano facendo un giro con SUONO tamburo i due soldati)

Centurione1: Udite, udite tutti!
Centurione2: Per ordine dell'imperatore dovete andare nel vostro paese d'origine per essere contati..
Centurione1: Voi (indica Chiara e Marco) dovete andare a Betlemme.
Centurione2: è un ordine dell'imperatore…non potete disobbedire!.
Centurione1: non dovete dimenticarvi!

(Escono facendo un giro con SUONO tamburo i due soldati ).

Narratore: Maria sapeva che il bambino che portava in grembo stava per nascere  ma non poté tirarsi indietro e così lei e Giuseppe si incamminarono.
Era un viaggio di più di una settimana a piedi…. in poco tempo si unirono altre persone, tutti in marcia sulla stessa strada polverosa.

(MUSICA: Maria, Giuseppe e altri personaggi camminano verso Betlemme)

Narratore: Finalmente videro l'antica città di Betlemme davanti a loro e salutarono gli altri viaggiatori.
Maria si sentì sollevata ..era stanca e non si sentiva bene..sapeva che non mancava molto al momento in cui sarebbe nato il bambino.
Giuseppe sperava di trovare l'albergo ma già prima di bussare conosceva la risposta che avrebbe ottenuto. Sentiva il vociare delle tante persone che mangiavano, bevevano e si divertivano.

(Entrano in scena I DUE locandieri mentre Maria e Giuseppe girano)

Narratore: Maria e Giuseppe bussarono alla porta di una locanda e apparvero sulla soglia due fratelli…

Maria e Giuseppe: Avete posto per dormire?
Locandiere1: Spiacente, vedete anche voi che siamo pieni… (sta per tornare indietro )
Locandiere2: Ma fratello … lei è stanca ed è in attesa….dobbiamo aiutarli.
Locandiere1: venite non troverete posto da nessun'altra parte stasera e si sta facendo buio…seguitemi…

Narratore: i due locandieri condussero  Maria e Giuseppe dietro all'albergo, nella capanna dove tenevano gli animali.

Locandiere1: almeno c'è un po' di silenzio… prendo un po' di paglia pulita..
Locandiere2: avvicino un po' quegli animali in modo che vi possano riscaldare con il loro respiro e i loro corpi.
Giuseppe e Maria: Grazie, grazie.

(Arrivano gli angeli BALLETTO ANGELI LENTO con una musica lenta e circondano la coppia, coprendola.) 

SUONO VAGITO!
(La schiera di angeli si apre e appaiono Giuseppe, Gesù e Maria.)

Maria: Gesù ..l'angelo ha detto di darti il nome Gesù…
Giuseppe: Benvenuto Gesù! (gli fa una carezza).

Narratore: Le voci rumorose della gente nell'albergo si erano fatte silenziose da poco, gli unici suoni adesso provenivano dagli zoccoli degli animali, dagli uccelli notturni e dal respiro leggero di un bambino che dormiva tra le braccia della mamma e sotto lo sguardo amorevole e protettivo del suo papà. Il cielo si riempì di una melodia dolcissima … anche gli angeli erano felicissimi…. Sembravano impazziti tanto era grande la loro felicità.

BALLETTO ANGELI 

I CINQUE PASTORI ATTORNO AL FUOCO….(SI RISCALDANO CON LE MANI)

Pastore 1: Che freddo!
Pastore2: hai proprio ragione, mi sto congelando!
Pastore3: Ehi, ma da dove viene questa luce?
Pastore4: ho paura, non capisco cosa succede?
Angelo: Ascoltate, non temete...
Pastore5: Chi è che ci chiama, cosa succede?
Angelo: Siate felici, io vi porto una buona notizia: stanotte è nato il Salvatore. Presto, accorrete, andate laggiù, in quella capanna. Seguite la stella e troverete il bambino. Andate ad adorarlo.
Pastore 1: Ma cosa possiamo portargli? Noi non abbiamo nulla!
Pastore2: Siamo talmente poveri...
Angelo: Gesù non vuole tesori, vuole il vostro amore. Presto, andate da lui.
Pastore3: che cosa stiamo aspettando. Cerchiamo questo bambino in una mangiatoia.
Pastore4: Che notte beata!

Narratore: i pastori scesero di corsa dalle colline verso Betlemme … cercando la capanna dove era nato il Salvatore ….

(in marcia fanno finta di cercare).
MUSICA SOTTOFONDO MARCETTA

Donna1: ehi voi cosa state cercando?
Donna2: ho sentito dire in giro che parlate di un Salvatore? Ho capito bene?
Donna3: io non ci credo
Donna4: un angelo ci ha detto che questa notte è nato il Salvatore e noi stiamo andando ad adorarlo…
Uomo: e dove è accaduto?
Donna5: qui a Betlemme
Uomo: allora dobbiamo andare… . ora non è più possibile stare qui..dobbiamo cercali.

(Ripartono tutti insieme e arrivano alla capanna. MUSICA SOTTOFONDO MARCETTA)

Narratore: dopo una lunga ricerca  trovarono Maria e Giuseppe, un padre e madre che coccolavano il loro bimbo appena nato.

Pastore 1: pastore: presto , presto inginocchiamoci!
Pastore2: un angelo ci ha parlato di lui,
Pastore3: è il salvatore del mondo!
Pastore4: è il figlio di Dio, andiamo a dirlo a tutti ….è nato, è nato!

CANZONE: la famiglia di Gesù. 

Narratore: quella stessa notte , sotto lo stesso cielo, ma in un altro paese , uomini sapienti avevano gli occhi rivolti in alto. Fissavano il cielo, confrontando appunti, studiavano tavole.

(Passa la stella cometa)

Re Magio1: ma come è possibile….c'è una nuova stella in cielo.
Re Magio2: Sembra più grande e luminosa delle altre…cosa vorrà dire?
Re Magio3: Significa che è nato un nuovo re, è una stella importante, non possiamo ignorarla.

Narratore: non avevano bisogno di parole per sapere cosa fare, si preparano per il viaggio caricando i cammelli..non sapevano per quanto tempo sarebbero stati via, non sapevano dove andavano. Sapevano però che alla fine del viaggio avrebbero incontrato un re, un re bambino e così portarono con se dei doni, eleganti e preziosi … montarono sui loro cammelli e partirono seguendo la stella!

(intanto che il narratore parla i re magi si mettono la borsa, prendono i cammelli e si sistemano).

CANZONE : Trotta trotta
(i re magi girano per il palco fino al ritornello poi si siedono e prendono doni)

Narratore: I magi seguirono così la stella finché sembrò che si fosse fermata su una capanna a Betlemme. Scesero dai cammelli portando con sé i loro doni e entrarono nella capanna.

(Capanna, Giuseppe, Maria in scena)

Re Magio1: io sono Gaspare, (inchino)
Re Magio2: sono Baldassarre (inchino)
Re Magio3: e io sono Melchiorre. (inchino)

Re Magio1: Siamo venuti ad adorare il nuovo re.
Re Magio2: Abbiamo visto la sua stella in cielo.
Re Magio3: Abbiamo portato dei doni….

Re Magio1: io porto mirra,
Re Magio2: io incenso
Re Magio3: e io oro.

(Dopo aver dato i doni se ne vanno. Luce soffusa e rientrano le stelle …….Con Maria e Giuseppe nell'angolo.)

Stellina1: (Rivolta alla Cometa) Per fortuna che c'eri tu, altrimenti come avrebbero fatto i Magi a trovare Gesù?
Stellina2: I Magi gli hanno portato dei doni di valore.
Stellina3: Certo, se lo potevano permettere!
Stellina4: Ma tu, cometa, lo sai qual è stato il regalo che Gesù ha gradito di più?
Cometa: Beh, i doni dei Magi erano molto preziosi... Ma Gesù ha apprezzato molto anche i doni più umili, come quelli dei pastori, che erano le persone povere andate a rendergli omaggio. Ha gradito tantissimo i loro regali perchè sono stati offerti con il cuore.
Stellina1: Anche quest'anno Gesù riceverà dei doni?
Cometa: Penso proprio dì sì. Ci sono ancora tante persone che amano Gesù e ci attendono con ansia.
Stellina2: Sono quelle persone che hanno capito che amare Gesù significa avere la pace nel cuore.
Cometa: Hai detto bene, perché Gesù è un bambino di pace. È nato proprio per portare nel cuore di tutti gli uomini la pace e l'amore.
Stellina3: Cara cometa, quest'anno vogliamo essere noi stelle ad annunciare a tutte le persone che sta per nascere Gesù.
Cometa: Voi? E come volete farlo?
Stelle: cosììììì

(le stelline vanno a prendere i bambini delle altre sezioni per cantare).

Stellina1: siete pronti amici?
Stellina2: Diciamo a tutti che è nato Gesù?
Tutti: sìììììììì

CANZONI: 
BAMBINO DI PACE
VOGLIO DIRE BUON NATALE

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