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giovedì 31 luglio 2025

Un autunno tra cura, amicizia e fantasia: la storia di nonno Gugù

Per introdurre l’autunno ai bambini in modo affettivo e coinvolgente, ho scelto di partire da una storia inventata, che potesse parlare loro di cura, amicizia e accoglienza.

È così che è nato Gugù, un albero un po’ buffo e molto affettuoso, che non perde le foglie… ma le regala a chi ama! Con lui vive una simpatica famiglia di gufi, alle prese con i preparativi per l’arrivo del freddo.

Dopo aver ascoltato la storia, abbiamo realizzato insieme il cartellone dell’albero Gugù, utilizzando materiali di recupero:

  • le foglie sono state create tagliando a strisce (circa 1,5 cm) i rotoli interni di carta igienica, modellati a forma di mandorla

  • all’interno di ogni foglia, i bambini hanno incollato palline di carta velina e crespa nei colori caldi dell’autunno: arancio, rosso, giallo, marrone...

Il risultato è stato un albero coloratissimo, tridimensionale e pieno di energia, proprio come Gugù!



Ecco la storia che ho creato e che ha ispirato tutto:

Nel cuore di un bosco tranquillo, proprio accanto a un sentiero pieno di foglie scricchiolanti, viveva un albero un po’ speciale.
Si chiamava Gugù. Era un albero alto e robusto, con la corteccia a righe, un ramo che faceva le curve strane e… un grande sorriso fatto di muschio!

Gugù non era un albero qualunque: parlava, cantava e, soprattutto… faceva da casa a una famiglia di gufi un po’ svampiti.

C’erano:

  • il papà gufo Gustavo, sempre con gli occhiali storti

  • la mamma gufa Gisella, che cuciva sciarpine con le piume cadute

  • i piccoli Guido, Ginevra e Ginetto, tre gufetti che non stavano mai fermi!

Un giorno d’autunno, mentre le foglie cominciavano a volare leggere, Gugù sentì un solletico nei rami.
Era Ginetto che gridava:
— Gugù, Gugù! Sta arrivando il vento freddo! E se ci vola via il nido?

Gugù scrollò le foglie e disse con voce profonda:
— Tranquilli, gufetti! L’autunno è il mio periodo preferito… Io non perdo le foglie, le regalo! Le metto sotto i vostri nidi per tenerli caldi!

E così fece: fece cadere foglie grandi come coperte, e i gufetti ci si tuffarono dentro facendo "frrr! frrr!".

Poi Gugù si chinò un po’ di lato (per quanto possa chinarsi un albero!) e disse:
— Mamma Gisella, vuoi che ti presti un po’ di corteccia morbida per rinforzare il tetto?

— Oh sì, grazie Gugù! Sei un albero con un cuore di legno buono!

Intanto papà Gustavo cercava di leggere il giornale del bosco, ma il vento glielo soffiava via.
— Gugù, potresti tenermi un ramo sopra la testa?

E Gugù, con pazienza da albero centenario, abbassò un ramo proprio come un ombrello.

Così, giorno dopo giorno, Gugù aiutava i gufi a prepararsi per l’autunno:

  • spazzava via le foglie bagnate con le sue radici

  • faceva dondolare i nidi per addormentare i piccoli

  • raccontava storie ai gufetti ogni sera (sì, anche gli alberi raccontano fiabe!)

Una sera, quando tutto era pronto e nel bosco c’era profumo di castagne e muschio, Ginevra sussurrò:
— Gugù… ma tu non hai freddo?

E Gugù sorrise:
— Io no. Quando sento le vostre risate nei miei rami, mi scaldo tutto!

Da quel giorno, i gufetti iniziarono a chiamarlo “nonno Gugù”, l’albero che non perdeva foglie, ma le usava per coccolare chi amava.

E ancora oggi, se vai in quel bosco e senti ridere tra i rami, forse stai passando proprio accanto a Gugù… che racconta storie e fa il solletico ai gufetti!

 Altre attività suggerite:

  • Disegna Gugù e i gufetti tra le foglie d’autunno

  • Ritaglia foglie vere o di carta e crea un collage del bosco

  • Costruisci un nido morbido per i gufetti usando materiali naturali

  • Racconta: Chi vorresti ospitare nel tuo albero?

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