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domenica 24 novembre 2013

Recita di natale: "Traccia di Dio"

Ecco la recita di Natale del libro "Traccia di Dio" di cui vi ho parlato qui


MUSICA: Vangelis 2) Main theme from missing
(palco in penombra, sono solo illuminata Traccia di Dio e San Michele, intorno ci sono degli angeli)

NARRATORE: Si chiamava Traccia di Dio perché lui sapeva volare solo nella scia luminosa  di Dio.   Ma appena si distraeva un po' e usciva dalla traccia di Dio sentiva un peso di piombo sulle ali, e cominciava a cadere e cadere. E disse San Michele:

SAN MICHELE: (aiutando Traccia di Dio ad alzarsi) "Fai attenzione, Traccia di Dio, non ti allontanare perché Dio sta per creare il mondo e se tu cadi nessuno potrà aiutarti".

TRACCIA DI DIO: "Sì, starò attento e seguirò Dio da tutte le parti senza distrarmi neanche un momento."

NARRATORE: Per questo vide molto bene come Dio creò. Il primo giorno disse:

DIO: "Sia la luce".
(si accende una luce sul palco)

NARRATORE: E dopo divise la luce dalle tenebre, e chiamò giorno la luce e notte le tenebre. Traccia di Dio guardava tutto, molto sbalordito e ripeteva a bassa voce le nuove parole che Dio pronunciava, per non dimenticarle, giacché erano parole molto belle.

TRACCIA DI DIO : "Giorno... giorno... giorno... giorno".  "Notte... notte... notte... notte".
(ingresso dei bambini vestiti da giorno e notte, teli colorati in movimento)

NARRATORE: Venne il secondo giorno la voce divina diceva:

DIO:  "Che si faccia il cielo."
(ingresso delle nuvolette)

TRACCIA DI DIO: "Cielo... cielo".

(si avvicina saggezza di Dio seguito poi da San Michele)

 SAGGEZZA DI DIO: "Stai zitto perché disturbi tutti!"

SAN MICHELE: "Che cosa sta succedendo? E' piccolino e bisogna aver pazienza con lui."
(si gira verso Traccia di Dio) "Per favore fai silenzio. ( Poi allontanandosi): " Questo angioletto ci servirà a poco"
NARRATORE:   Intanto cominciò il terzo giorno. Dio disse:

DIO:  "Che sia fatta la terra con le piante".
(entrano le piante)

DIO:  "che sia fatto il mare con i pesci"

(BALLETTO  con i teli di nylon per fare il mare con i pesci)

NARRATORE:   Traccia di Dio era sbalordito. E volava impaziente aspettando che cominciasse il quarto giorno.

TRACCIA DI DIO : "Che cosa creerà Dio adesso, ha già fatto così tante cose belle!"

DIO: "Che ci siano il sole e la luna nel cielo, per distinguere il giorno dalla notte ".
(entrano il sole e la luna)

NARRATORE: Dio fece anche le stelle, migliaia,  piene di luce.
GIROTONDO STELLINE DI TRE ANNI (gli angeli prendono le stelle da loro)

NARRATORE: "Tutti gli angeli lavoravano sistemando le stelle dove Dio indicava loro."

BALLETTO ANGELI CHE SISTEMANO LE STELLE CHE DIO DA LORO Traccia di Dio lo segue ed intralcia il lavoro

 (finito il balletto si fanno avanti alcuni angeli, Dio e Traccia di Dio sono vicini )

ANGELO 1: "Non servirà mai a granché un angelo che non sa volare!".

ANGELO 2: "E poi parla sempre ed è sempre in mezzo"

NARRATORE: Traccia di Dio non si rendeva conto delle burle, perché aveva solo tempo per guardare, con gli occhi ben aperti, una così fantastica festa di luce. In un attimo le stelle furono tutte al loro posto. Il cielo era diventato bellissimo. Tutti gli angeli si giravano verso Dio per lodarlo.

CANTO: Lui mi ha dato

NARRATORE:   Gli angeli si resero conto che non avevano ancora finito, mancava ancora una stella da sistemare. Era una stella bianca, non molto grande, e Dio la teneva nella sua mano destra.

SAGGEZZA DI DIO: "Dove metterà Dio quella stella, il cielo è tutto pieno ed è perfetto!"

ANGELO 1: "Quella stella avanza, bisognerà buttarla via".

ANGELO 2: "Sicuramente ne è stata fatta una in più".

NARRATORE:  Dio, in silenzio, abbassò la mano destra, accanto a Lui stava Traccia di Dio che lo guardava imbambolato. Dio si chinò ancora e gli consegnò la stella. La stella non era molto grande, ma Traccia di Dio era così piccolo che, così in piedi come stava, quasi non la poteva reggere. Era necessario reggerla con più sicurezza.

TRACCIA DI DIO "Che cosa dirà San Michele, se mi cade? E' meglio se mi siedo e la tengo stretta fra le mie gambe Ecco! Molto bene!"

NARRATORE:   Poi Dio creò, gli uccelli e il giorno dopo gli animali, da ultimo l'uomo a sua immagine e somiglianza.

(ingresso uccellini, animaletti, uomo e donna)

 Il settimo giorno del mondo fu riposo per tutti e Traccia di Dio fece un riposino con la testa appoggiata sulla stella.

SIPARIO

NARRATORE: Passarono così i secoli ed arrivò il giorno in cui Dio chiamò l'arcangelo Gabriele.

DIO: "Vai da Maria di Galilea ad annunciarle che partorirà mio figlio"

GABRIELE: "Sia fatta la Tua volontà"

(Gabriele vola vicino a Maria che sta ricamando)

GABRIELE: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te".

NARRATORE: A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse:

GABRIELE: "Non temere, Maria, ecco concepirai il figlio di Dio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. ".

MARIA: "Come è possibile? Non conosco uomo".

GABRIELE: "Lo Spirito Santo scenderà su di te".

MARIA: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto".

SIPARIO
 (In un angolo al buio la capanna con la natività)

NARRATORE: Arrivò finalmente il 24 dicembre e quello doveva essere il primo Natale del mondo. Tutto era preparato benissimo. San Michele aveva mandato un angelo perché curasse il muschio e la paglia che sarebbero servite per la culla del Bambino Gesù. Aveva cercato anche un bue ed un asinello perché con il loro alito riscaldassero la stalla. Gli angeli dovevano cantare; ormai provavano da mesi.

CANTO

Fu così che il Traccia di Dio,oramai chiamato da tutti il Seduto, venne a conoscenza di quello che stava per accadere. Gli angeli stavano aspettando il segnale di Dio, dovevano annunciare ai pastori che era nato il Figlio di Dio. Dio disse:

DIO: "Va tutto benissimo ma manca qualcosa!"

NARRATORE:  San Michele diventò rosso, tutti gli angeli lo guardavano con rimprovero. Come aveva potuto dimenticare qualcosa in una notte così importante?
Nascondendo le mani contò con le dita:

SAN MICHELE  "Il presepe, la paglia, l'asino ed il bue, gli angeli cantori... Quattro cose. Cos'altro manca? Manca la stella! La stella che deve guidare i re magi alla stalla!

DIO: "Già da molto tempo ho creato una stella speciale per questo evento e l'ho data ad un angelo perché la conservasse.

NARRATORE: San Michele cercò la sua lista. La lista era sgualcita, vecchia, piena di pieghe.
(San Michele legge la sua lista)

SAN MICHELE  : "Come si chiama l'angelo?"

DIO: "Si chiama Traccia di Dio."

NARRATORE:   Si diressero tutti dove era Traccia di Dio, che era ancora seduto con la sua stella sulle ginocchia dall'inizio del mondo.

SAN MICHELE  "Senti, Traccia di Dio, quella stella che tu custodisci è stata fatta per annunciare la nascita del Bambino Gesù; questa notte devi dirigerti verso oriente portando con te la stella".

TRACCIA DI DIO:" Ma io non so volare molto bene e poi sono seduto da così tanto tempo! Mandate qualcun altro".

NARRATORE:   Dio intanto si era avvicinato al piccolo angelo e lo guardava. Traccia di Dio, al quale la stella non pesava più, si alzò. Mosse le ali. Prima in modo goffo, poi con forza... volava! Poiché era rimasto seduto migliaia di secoli senza muoversi, gli era caduta addosso tutta la polvere del cielo, che, con il battere delle ali, spargeva nella notte, disegnando una scia luminosa. Gli angeli erano meravigliati. E così andò, volando volando.

NARRATORE:  Gli angeli videro delle donne e dei pastori e dissero loro:

ANGELI: "Non temete, vi portiamo una bella notizia che vi porterà grande gioia, oggi è nato il Salvatore, seguite la stella!"

PASTORI e DONNE: "Andiamo fino a Betlemme a vedere quel che è accaduto e che Dio ci ha fatto sapere"  "E; nato il Salvatore, corriamo!"

RE MAGIO : "Guardate! Il segnale! È nato il Figlio di Dio!".


NARRATORE: Andarono dunque senz`indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E Traccia di Dio, pieno di gioia, si mise a ridere.

(capanna illuminata con traccia di Dio e la stella cometa in mano)




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