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domenica 11 dicembre 2011

Addobbi natalizi con creta e legumi

Con la creta e tanti legumi di vari colori e forme abbiamo realizzato delle palline per l'albero di Natale. Occorre lasciarle asciugare, poi passarci sopra il vinavil (i semini tendono a staccarsi), si possono mettere anche dei brillantini prima che la colla asciughi. Al termine basta inserire nel foro che era stato fatto sulla creta bagnata, un bel nastro rosso e dorato ed il gioco è fatto!
Ogni bambino ne ha realizzate alcune da portare a casa, sono un po' pesanti e quindi non se ne possono mettere molte, possono però essere utilizzate per decorare anche le maniglie di porte e finestre.



Lavoretti di Natale veloci, per i più piccoli


Ecco alcuni lavoretti molto veloci da realizzare, adatti ai bimbi più piccoli.
Invece che far colorare le solite fotocopie si possono ricavare semplici stencil utilizzando cartoncino o fogli di acetato su cui riportare l'immagine e poi ritagliarla.





In questo caso ho realizzato un calendario dell'avvento per ogni bambino, uguale a quello murale in modo che a casa potessero riempire i giorni e contare il tempo mancante al Natale insieme ai genitori.


" I TRE ALBERI " percorso di Natale

"Ho fatto la culla di Gesù e l'albero,
ho messo cose preziose perché Gesù Bambino  è il nostro tesoro  d'amore"

Lavoretto realizzato in modo autonomo 


"Sulla vetta di una montagna, coperta di pascoli e pinete profumate di resina, spuntarono un giorno tre piccoli alberi. Nei primi tempi erano così teneri e verdi che si confondevano con l'erba e i fiori che prosperavano intorno a loro. Ma, primavera dopo primavera, il loro piccolo tronco si irrobustì. Le sfide autunnali e invernali per fronteggiare i venti e le bufere li riempivano di gioia baldanzosa. Dall'alto della loro casa verde guardavano il mondo e sognavano. Come tutti coloro che stanno crescendo, sognavano quello che avrebbero voluto diventare da grandi. Il primo albero guardava le stelle che brillavano come diamanti trapuntati sul vestito di velluto nero della notte. "Io sopra ogni cosa vorrei essere bello. Vorrei custodire un tesoro" disse. "Vorrei essere coperto d'oro e contenere pietre preziose. Diventerò il più bello scrigno per tesori del mondo". 

mercoledì 7 dicembre 2011

Angeli con materiale di recupero

Abbiamo realizzato questi angioletti utilizzando i coni di cartone su cui si avvolgono lane e filati per il corpo; le ali sono di cartoncino, quello dei vassoi; la testa è una pallina da ping pong.


Durante le ore pomeridiane i bimbi si sono divertiti a realizzare tanti angeli per decorare la sezione utilizzando un cucchiaio di plastica per il viso e il corpo, le braccia sono di carta stagnola, arrotolata ed avvolta attorno al manico del cucchiaio, le ali sono realizzate con le sagome delle mani. 


Albero di Natale di gommapiuma

L'anno scorso un papà ci ha portato tanta gommapiuma ed allora abbiamo realizzato questo simpatico albero di Natale.
In questa fotografia stiamo finendo di decorarlo.

venerdì 2 dicembre 2011

Calendario dell'Avvento

Stanca dei soliti calendari dell'Avvento preconfezionati o preparati da me, quest'anno lo hanno realizzato interamente i miei bimbi di cinque anni.


Ognuno ha disegnato se stesso in cammino verso la capanna di Gesù, ci sono anch'io e non è facile sbagliarsi, è il disegno più brutto e stereotipato. 
Ogni giorno la stradina si colorerà e ci farà arrivare alla meta, alla capanna di Gesù, in quel momento porteremo in chiesa i giocattoli che i bambini hanno scelto, fra i loro, per donarli ai bimbi poveri e sarà come fare un regalo a Gesù. 

Il cielo è pieno di angeli perché la recita di quest'anno si ispira ad un libro
che parla del Natale raccontato dal loro punto di vista

Le stelle sono state dipinte osservando i cieli stellati di Van Gogh.
Appena accennata si vede la parte di stradina ancora da colorare 
Tutte le mattine una storia, un impegno, una sorpresa, accompagnano la colorazione di un pezzo della stradina, e i bambini si divertono a guardare i loro disegni e contare i giorni (di scuola) che mancano al Natale, poi sanno che devono aggiungere altri due giorni e sarà Natale.

giovedì 24 novembre 2011

"UN BAMBINO DI NOME GIOTTO": percorso Avvento

Osservando le scene della Natività di Giotto è nato nei bambini il desiderio di crearsi un presepio personale, da mettere sotto l'albero di Natale e così lo abbiamo realizzato con creta e con i colori fatti da noi.


Per creare questo presepio abbiamo impiegato le quattro settimane d'avvento. 
Per prima cosa abbiamo raccontato ai bambini la parabola del seminatore in modo da fargli capire che come nella terra buona crescono le piante così avviene per i nostri cuori, che debbono prepararsi ad accogliere Gesù. E così ad ogni bambino è stato richiesto di impegnarsi ad essere più gentili e buoni in modo da preparare il terreno che doveva accogliere la capanna del presepio, per aiutarli ad interiorizzare meglio il percorso abbiamo preparato insieme un vassoio con del terriccio e per ogni azione buona i bimbi hanno voluto mettere un sassolino dorato.

La seconda settimana d'avvento ho raccontato la parabola del Buon Samaritano ed abbiamo chiesto ai bambini "di essere il bastone di chi ne ha più bisogno", di chi è povero e non ha nulla.
Ognuno ha portato a scuola un giocattolo che non usava più, ma non rotto, e lo abbiamo donato alla Caritas per i bimbi poveri.

I bambini, in cambio del loro gesto, hanno ricevuto
in dono un cuoricino di cartoncino rosso

simbolo dell'esperienza abbiamo piantato i pali di sostegno della capanna, realizzati con i bastoncini per gli spiedini e gli stuzzicadenti fissati insieme con palline di pongo.

La terza settimana ho raccontato la storia di San Martino ed invitato i bambini a condividere le loro cose come il Santo aveva fatto con il suo mantello.
A simbolo dell'esperienza abbiamo messo la tenda rossa sulla capanna.

La quarta settimana finalmente il racconto, attraverso i brani del Vangelo, della nascita di Gesù e l'arrivo nel presepio delle statuette di Gesù, Giuseppe e Maria.
Tutta l'esperienza si è conclusa con la recita natalizia ispirata a Giotto e ai brani evangelici.
Che ne dite?

"UN BAMBINO DI NOME GIOTTO": attività

La narrazione di "Un bambino di nome Giotto" è stata accompagnata dalle bellissime immagini del libro videoproiettate e da alcune musiche di Nyman.

L'esperienza della narrazione attraverso le immagini videoproiettate
ha dato l'idea di creare  dei fotomontaggi  da donare ai genitori 
Al termine del racconto i bambini hanno potuto letteralmente entrare dentro la storia, toccare le immagini e vivere su di loro l'esperienza del colore degli affreschi della Cappella degli Scrovegni.
L'attività ha suggestionato in maniera evidente i bimbi che si sono facilmente immedesimati in Giotto, ed hanno sentito forte il desiderio di diventare dei pittori come lui.
La storia è servita anche come spunto per parlare coi bambini dei loro desideri e sogni e per aiutarli a capire che c'è un tempo d'attesa paziente per ogni cosa, anche per il Natale.
E così , come Giotto, abbiamo provato a disegnare sui sassi e sulla sabbia, ma l'acqua portava via i disegni...



domenica 20 novembre 2011

"UN BAMBINO DI NOME GIOTTO": la storia


Qualche anno fa ho utilizzato questo libro,edito da Arka ed illustrato in modo originale ed esemplare, per prepararci al Natale, offre infatti molti spunti di lavoro da cui partire per avvicinare i bambini a questo grande pittore ed ai suoi affreschi della Cappella degli Scrovegni riguardanti l'Annunciazione, la Visitazione e la Natività.




Qui di seguito potrete leggere la storia, ma io vi consiglio di munirvi del libro, e presto pubblicherò qualche idea per lavorarci con la vostra classe, un po' di pazienza, ma sto preparando la recita di Natale con i miei bimbi e fra una prova e l'altra devo dedicarmi alle revisioni del copione, ma prima o poi vi racconterò anche di questo in modo più preciso.

Ogni mattina il piccolo Giotto porta al pascolo il gregge di suo padre. Cammina distratto, pensando a un desiderio che vorrebbe tanto realizzare. Un desiderio che, per ora, non può rivelare a nessuno. Al pascolo, invece di sorvegliare il gregge, Giotto passa il tempo a disegnare. Traccia figure di pecore, alberi e uccelli su tutto ciò che trova: sulle pietre chiare con un pezzo di carbonella, su quelle scure con un pezzo di gesso e sulla sabbia con un bastoncino. Sono così belle che spesso i viandanti si fermano per ammirarle. "Peccato che basti un colpo di vento o un po' di pioggia per cancellarle", si rammarica il pastorello. Disegna finché sente in lontananza le campane suonare al vespro. Allora si affretta a radunare le pecore per riportarle all'ovile. Messer Bondone, suo padre, ogni sera aspetta il suo ritorno. E conta le pecore, non si fida. "Ha sempre la testa fra le nuvole!", dice del suo bambino. Infatti questa sera si arrabbia.

sabato 12 novembre 2011

Natale: alcune idee

Per decorare la classe in modo semplice e coinvolgente si può realizzare un abete realizzato solamente con le impronta di mani: verdi per creare l'abete; della mano chiusa a pugno per le palline; delle sole dita per lo sfondo.  E' un'attività semplice che piace sempre ai bimbi di tutte le età.
Un anno lo abbiamo realizzato nel salone della scuola coinvolgendo anche i genitori di tutti i bimbi, purtroppo non trovo la fotografia, ma a quei tempi non pensavo che mi sarei avventurata in questo blog.


“Piccolo albero” di Cummings e “Laura e la stella di Natale” di Baumgart 
ci hanno ispirato nella realizzazione dell’albero di sezione 
eseguito completamente stampando le nostre mani in posizioni diverse

Per realizzare il presepe ogni sezione ha contribuito in base alle capacità e predisposizioni dei bambini: i più piccolini si sono divertiti a dipingere i fondali del cielo; i mezzani hanno realizzato le pecorelle e la capanna della natività ed i più grandi le statuine utilizzando materiali di recupero.











Ispirandoci al libro “Il più bel regalo di Marco” di  Paterson abbiamo realizzato una corona dell'avvento da regalare a mamma e papà.
La storia parla di Marco che in occasione delle festività natalizie osserva la vicina di casa appendere alla porta della sua abitazione una bellissima ghirlanda. Il bambino rimane colpito dalla bellezza di quella decorazione e decide di farne una uguale per regalarla ai suoi genitori a Natale. Naturalmente mamma e papà apprezzano moltissimo la ghirlanda; però quando arriva il momento di togliere la decorazione dal muro di casa, Marco si rifiuta energicamente. E si rifiuta di farlo fino a quando è costretto ad arrendersi perché la ghirlanda è rovinata e brutta. A malincuore si accinge a farlo, ma una bellissima sorpresa lo attende: un uccellino ha fatto il nido proprio nella sua ghirlanda che resterà così appesa alla casa per accogliere i nuovi abitanti.
La storia ci ha fatto capire l’importanza di un gesto d’amore verso le persone per noi importanti e che un dono può essere per sempre se fatto col cuore e non comperato.






martedì 1 novembre 2011

Progetto corpo umano: "SIMONE MANGIONE"

Il popolo di legno degli Wemmicks passa il tempo ad appiccicare stelline agli altri come apprezzamento e bollini grigi come disprezzo. Il protagonista riceve solo bollini grigi fino a quando scopre la possibilità che i bollini non rimangano attaccati al suo corpo. Scoprirà il segreto in modo misterioso, incontrando qualcuno che gli dice: Tu sei speciale!
In questa tenera storia per bambini, Eli lo scultore,
 aiuta Pulcinello a capire quanto sia speciale, qualunque cosa pensino gli altri.

Il mondo dice ai bambini: «Sei speciale se... se sei intelligente, se sei bello, se hai talento». Dio dice loro: «Sei speciale così come sei, non servono qualifiche particolari». 

Attraverso la favola di Max Lucado "Tu sei speciale" abbiamo potuto aiutare i bambini a capire che ognuno di noi è speciale così com'è e che non dobbiamo farci influenzare o condizionare troppo dai giudizi di chi ci circonda…
Lucia e Pulcinello hanno imparato a farsi scivolare di dosso le etichette e anche noi possiamo riuscirci perché sappiamo che Dio ci ama così come siamo, e che siamo proprio come Lui ci ha voluto. 
Questa storia ha coinvolto molto i bambini e li ha aiutati a superare con serenità le piccole difficoltà quotidiane insegnando loro a rapportarsi in modo più sicuro con gli amici.
E' stata anche spunto per parlare di se stessi, dei propri pregi, talenti e difetti, facendoci acquisire la consapevolezza che ognuno, a modo suo, è prezioso.


"Merito i pallini grigi quando arrivo tardi all'asilo perché guardo i cartoni; le stelline quando disegno e dipingo."

Riflettere sulle proprie azioni ha aiutato molto i bambini  a prendere coscienza di sé; a riconoscere i propri pensieri, i propri stati d'animo, le proprie emozioni; a denominare le principali emozioni; ad incrementare l'autostima; ad essere consapevoli dei propri comportamenti e a promuovere atteggiamenti positivi di accoglienza, di rispetto e di assertività nelle relazioni con gli altri.
Conoscere il proprio corpo, le sue caratteristiche e le sue potenzialità consente al bambino di riconoscersi come essere unico ed irripetibile. 

Dopo aver affrontato con i bambini un percorso sulla conoscenza del proprio corpo attraverso giochi motori, ritratti ed autoritratti, percorsi sensoriali; ho voluto proseguire parlando anche del funzionamento dei nostri organi e dando alcune nozioni di educazione alla salute. 

giovedì 27 ottobre 2011

Alberi non convenzionali

Bruno Munari fornisce molti spunti per stimolare nei bambini la creatività in modo da allontanarli da disegni ed elaborati stereotipati ma poco originali. 

disegno di un albero all'inizio del progetto
Il libro "Disegnare un albero" fornisce tanti disegni di alberi contorti, originali, dalle forme più svariate che possono essere da stimolo per iniziare con i bambini una "caccia all'albero strano" e la stagione autunnale è forse la migliore per vederne al meglio la struttura, l'intreccio dei rami. E così, muniti di macchina fotografica, siamo usciti in giardino ed abbiamo fotografato tanti alberi, poi abbiamo stampato le fotografie su fogli grandi per poter osservare che gli alberi hanno tanti rami che si intrecciano fra loro. 


La fotografia è stata stampata in bianco e nero e poi ingrandita
per poter mettere in evidenza l'intreccio dei rami
Aiutata dall’arte ho cercato di stimolare ulteriormente la rappresentazione dell’intreccio dei rami utilizzando i quadri di Pollock e Mondrian.




Dopo aver visionato le immagini ho proposto ai bambini di trasferirci in palestra e di provare a muoversi liberamente, a lasciarsi andare ascoltando una musica a volte dolce, a volte più ritmata e a lasciare traccia dei loro gesti su di un foglio attraverso colature di colore per creare atmosfere cromatiche suggerite dalla stagione stessa. Dopo un iniziale disorientamento i bambini si sono lasciati trascinare dai movimenti liberi delle loro braccia e dalla danza intorno al foglio ed hanno creato il loro “magico groviglio” scoprendo così che alcuni colori mescolandosi ne formavano altri: i colori secondari…

Danziamo e creiamo un magico groviglio di colori
A fine giornata ogni bambino ha potuto portarsi a casa
un pezzo dell'opera realizzata con i compagni
Un'altra parte del dipinto ha fatto da sfondo al nostro bosco
realizzato con alberi costruiti alla maniera di nonno Bruno
Sempre seguendo gli insegnamenti di nonno Bruno abbiamo tagliato un foglio,
che ci aveva regalato, ed abbiamo realizzato un albero decorandolo con quello che più ci piaceva
Schema utilizzato per creare l'albero sopra citato
A conclusione del percorso ho voluto verificare quanto i bambini avessero conservato dell'esperienza e quanto il loro modo di disegnare gli alberi fosse cambiato.


Che ne dite? Troverete altro qui

giovedì 20 ottobre 2011

Il colore, il gesto, il suono nella stagione autunnale


Questa esperienza didattica è stata pensata per stimolare in tutti i bambini la voglia di sperimentare e vivere le mutazioni climatiche e cromatiche tipiche della stagione autunnale in modo inusuale.
In un primo momento ci siamo riuniti nel cerchio delle conversazioni dando inizio a un brainstorming sull'argomento autunno, questo anche per verificare cosa i bambini avessero conservato delle attività degli anni precedenti.
Successivamente si è pensato di organizzare un'uscita per raccogliere foglie, bacche, ghiande, rametti, materiali che sono stati messi poi a disposizione dei bambini per osservarli, classificarli in base a vari criteri, stamparli, studiarne la forma. 





 Il nostro percorso è poi proseguito in palestra dove i bambini, bendati e a piedi nudi, accompagnati dal brano musicale "Leaves", hanno ripercorso l'esperienza vissuta al parco immergendosi negli elementi raccolti e cercando in seguito di compilare una sorta di vocabolario tattile dell'esperienza. 
Nonostante i bambini avessero già partecipato a laboratori tattili, non è stato facile per loro tradurre in parole le sensazioni e le immagini che l'esperienza ha loro evocato.  
Dal diario dell'insegnante
Sentivo le foglie morbide, le ghiande dure
Era un po' duro e un po' morbido
Era bello, mi facevano il solletico
Erano secche e facevano rumore
Le foglie erano tutte marroni

Per "esercitare" la creatività dei bambini, si è pensato di utilizzare spesso giochi di finzione in palestra per poi far esprimere loro cosa avevano immaginato… e così ci siamo trasformati in foglie che volavano al vento, in piccoli animali che facevano provviste e costruivano le loro tane per il letargo, nel vento che muoveva le foglie, in alberi…tutte queste attività sempre avvalendoci del supporto dei brani sull'autunno tratti da "Le stagioni" di Vivaldi.


Gli animaletti del bosco costruiscono le loro tane

Tutti insieme formiamo un grande albero. “Dada, però mancano le radici!”
Giochiamo a fare il vento che muove le foglie. 
In questa attività per educare anche l’orecchio al mutare della musica ne abbiamo usata una lenta e una veloce… 
i bambini hanno saputo coordinarsi al ritmo della musica.

Osservando i disegni dei bambini ho constatato che il loro modo di rappresentare gli alberi era molto semplice e poco particolareggiato, stereotipato; per stimolarli ad arricchire le loro rappresentazioni ho deciso di ritornare al parco per osservare meglio e da vicino gli alberi, le radici, gli intrecci dei rami, la consistenza della corteccia…






Abbiamo osservato gli alberi in ogni loro aspetto, abbiamo potuto vedere come erano fuori, ma anche dentro, li abbiamo osservati da sotto ma anche arrampicandoci sopra di loro e poi abbiamo cercato un posto comodo per provare a copiarli dal vero.
I primi disegni dopo questa esperienza risultavano già diversi e più particolareggiati e quindi ho provato a continuare fornendo informazioni indirette su come rappresentare un albero e in questo mi è venuto in aiuto Bruno Munari con il suo libro "Disegnare un albero".
Continua qui

lunedì 17 ottobre 2011

"GUIZZINO" e la paura


La storia di Guizzino ci ha permesso di parlare ed affrontare in modo insolito le nostre paure.
DAL DIARIO DELL'INSEGNANTE…
Bambini, voi di cosa avete paura?
Del lupo, dei mostri perché faccio sempre dei sogni e poi vado dalla mamma o dalla nonna.
Dei mostri perché di notte sento dei rumori e ho paura che vengano da me. Del lupo.
Dei fantasmi, sono come il vento che vola bianco, quando li sogno mi spavento.
Gli orsi del bosco perché sono cattivi.
La tigre l'ho vista in un circo dentro la gabbia. Mi fa paura il ruggito.
Quando io la notte facevo dei brutti sogni. Se non mi riaddormento vado dalla mia mamma.
Dei mostri degli abissi, sono tantissimi e mi fanno paura, li ho visti al cinema.

Ognuno ha espresso a parole e poi ha disegnato ciò che lo spaventava, i disegni sono stati poi chiusi dentro una busta nera


...e a turno schiacciati e calpestati da ogni bambino.
Così come Guizzino insieme ai pesci rossi ha affrontato il mare aperto anche noi, uniti, abbiamo affrontato le nostre paure scacciandole simbolicamente circondati e rassicurati dalla presenza e dal sostegno degli amici.



mercoledì 12 ottobre 2011

Un tuffo nella stagione autunnale

I segni dell’arrivo dell’autunno sono visibili ed evidenti, ma troppo spesso la fretta e la routine di ogni giorno non permettono ai bambini di soffermarsi ad osservare quali mutamenti la natura subisce e così decidiamo di andare in passeggiata al parco…

Per i bambini è un’esperienza insolita potersi tuffare in mezzo alle foglie, sentirne il profumo, la consistenza, il rumore che producono sotto il peso del loro corpo, vederle volteggiare nell’aria e poi atterrare dolcemente…

Dalle nostre osservazioni il colore che abbiamo assegnato all’autunno è quello delle foglie morte, dei rami spezzati, del sottobosco bagnato, è il colore della frutta secca e delle castagne: il marrone.
L’odore dell’autunno invece ci ricorda la terra bagnata, “è un po’ puzzolente, come il caffè” e così decidiamo di realizzare un quadro un po’ speciale, dipinto proprio con il caffè d’orzo e poi con quel che resta nella caffettiera un bel brindisi!


Per eseguire questo disegno ci siamo ispirati all'opera
"I costumi delle foglie"del pittore Max Ernst.

I bambini hanno scelto una foglia che assomigliasse a quella del quadro e poi ne hanno tracciato il contorno.
A lato di essa hanno disegnato due tronchi tentato di riprodurre la sensazione tattile che hanno provato accarezzando la corteccia degli alberi. Al termine abbiamo dipinto il tutto con caffè d'orzo.
 Con il materiale raccolto e un po’ di fantasia abbiamo cercato di riprodurre gli alberi del parco


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