Cerca in Dada Pasticciona

domenica 4 febbraio 2018

LABORATORIO DI CUCINA A TUTTA VITAMINA!!! Dalla spremuta ai biscotti.

Lavorare insieme agli amici delle altre sezioni è molto bello e divertente e ci aiuta ad imparare a collaborare e condividere. Questa mattina ci siamo ritrovati tutti insieme per vivere un'esperienza di cucina, ma prima dobbiamo preparare i cappellini da cuoco!


Abbiamo preso un sacchetto di carta bianco e ripiegato il bordo inferiore per ben due volte creando una striscia alta circa 5-6 cm su cui abbiamo stampato arance, mandarini e limoni tagliati a metà ed imbevuti nella tempera di diverse sfumature giallo-arancio.

L'inverno è una stagione che ci dona tanti frutti molto buoni: gli agrumi! Attraverso la canzoncina dell'arancia fortunata (che trovate cliccando QUI) e una breve storia, raccontata da Fortunata stessa, impariamo a conoscere meglio questa frutta.


Io sono un'arancia e ho la buccia di colore arancione. Sono fatta a spicchi. Con il mio succo si possono fare le spremute. Nella mia famiglia ci sono anche i mandarini, i limoni e i pompelmi. Il mio albero ha le foglie tutto l'anno. Il mio fiore si chiama zagara. Per maturare ho bisogno di tanto sole. 

Ed ora al lavoro, prepariamoci una merenda squisita sbucciando i mandarini e facendo una spremuta! E quando facciamo da soli poi abbiamo voglia di assaggiare il risultato del nostro lavoro, facendo un pieno di vitamine!

Mentre alcuni spremono le arance  altri sbucciano i mandarini da gustare poi tutti insieme mentre cuociono i biscotti

Prima tagliamo tutte le arance, facendo attenzione alle dita...


 Poi le spremiamo sperimentando sia lo spremiagrumi tradizionale...


 ...che quello classico!

Versiamo una parte del succo dentro a dei bicchierini di plastica per il caffè e mettiamoli in freezer per mezzora circa, conserviamo la restante parte per impastare i biscotti.


Quando la spremuta sarà leggermente ghiacciata inseriamo le palette di plastica per caffè e rimettiamo in congelatore. Otterremo dei dolcissimi ghiaccioli da gustare in compagnia!
 

Ora siamo pronti per preparare i biscotti, ecco la ricetta:

- Farina 280 g
- Fecola di patate 20 g
- Zucchero 120 g
- Burro 100 g
- Succo di arancia 40 ml
- Mezza bustina di lievito per dolci
- Scorza grattugiata di un'arancia (facoltativa e solo se sono non trattate e biologiche)

Abbiamo unito in una ciotola tutte le polveri (farina, fecola, zucchero e lievito) e mescolato tutto per miscelarle bene insieme...


Abbiamo tagliato a pezzetti il burro, tenendolo a temperatura ambiente per renderlo morbido...


Una volta che il burro era morbido l'abbiamo unito nella ciotola insieme al succo di arancia ed abbiamo impastato ottenendo un composto morbido e malleabile. 
Abbiamo creato un serpentone, lo abbiamo tagliato a tocchetti e creato tante palline...



...che abbiamo poi fatto rotolare in una ciotola contenente zucchero a velo.



Abbiamo cotto in forno a 170 gradi per circa 10 minuti. Attenzione, i biscotti devono essere di un colore chiaro ed apparentemente possono sembrare crudi, ma non preoccupatevi... lasciateli raffreddare sulla teglia e spostateli solo una volta raffreddati: sono molto friabili e delicati!
Ed eccoci pronti per la nostra merenda!!!


Mi raccomando, conservate le bucce di arancia, tagliatele a pezzetti e fatele seccare mettendole in forno a 100 gradi circa o sul termosifone, saranno un ottimo materiale profumato per decorare i disegni dei bambini!!!

Disegno dell'esperienza di cucina vissuta insieme agli amici


Ecco una cornice profumata che ci aiuterà a rievocare l'esperienza!!!

"DISTRABELLA E IL DRAGHETTO ROSSELLO": una storia per parlare di diversità, emozioni, amicizia e tanto altro

A volte il web fornisce l'occasione per incontrare persone davvero speciali ecco come ho conosciuto Claudia Gattella, mamma di Ilaria, che da più di vent'anni si occupa di educazione e formazione e mette a disposizione di noi insegnanti le sue competenze. E questa volta ci ha donato un libro molto bello, una storia dolce, divertente ed accattivante che parla la lingua dei bambini e ci aiuta a parlare di temi grandi ed a volte complicati con una semplicità disarmante, sto parlando di "DISTRABELLA E IL DRAGHETTO ROSSELLO", Caravaggio editore.


Ma lasciamo la parola a Claudia che meglio di tutti saprà descrivercelo.

Chi è Distrabella?
"Orietta, chiamata da tutti Distrabella, ha quasi sei anni ed è una bambina molto bella. Ha i capelli ricci, occhi verdi e un po' di lentiggini... Quando va al mare si ricopre di puntini rossi come pois, perché non si fa mai stendere bene la crema, troppe sono le formine di sabbia da fare. A scuola non capisce perché le maestre pensino che ripetendo tante volte una cosa o alzando la voce, i bambini la imparino. Distrabella vorrebbe portare i grandi nel mondo dei bambini, ma non sempre ci riesce; questa volta però, grazie al draghetto Rossello, forse ce la farà." 
Quindi questa storia è per i bambini ma anche uno spunto di riflessione per noi adulti?
" Sì, ascoltare e capire i bambini per noi adulti non è facile, ma neanche per i piccoli è semplicissimo comprendere quello che vogliono i grandi. Per questo nasce la collana "Distrabella". essa vuole offrire più spunti di riflessione per mostrare agli adulti i percorsi della creatività infantile; vuole essere un modo delicato di insegnare ai genitori com'è facile per i piccoli accettare e accogliere ciò che è diverso da loro. Con questo libro si desidera favorire l'ingresso degli adulti nel mondo fantastico e divertente dei bambini. Distrabella e il draghetto Rossello si pone l’obiettivo di sottolineare l’unicità di ogni bambino e la sua naturale capacità di saper accogliere e includere “l’insolito”, senza nessun particolare insegnamento alla comprensione della diversità. Ci piace parlare di “In-Te-gr-Azione”, che non è un errore di sillabazione, ma un modo semplice e immediato per evidenziare l’azione dell’integrare l’altro. I bambini hanno questa capacità innata di integrarsi e integrare senza pregiudizi e filtri; non avrebbero nemmeno bisogno di azioni educative in tal senso, se i genitori non si sforzassero – a volte in modo del tutto inconsapevole – di sopprimere questo talento, piantando paletti ed etichette per incasellare cose e persone."
Questo libro non è solo ricco di valori ma fornisce anche un aiuto concreto ai bambini meno fortunati, giusto?
" Sì, grazie ai valori che promuove, il libro ha ottenuto il patrocinio morale dell’Unicef e per ogni copia acquistata verranno donati due pasti Plumpynut (panetti di pasta di arachidi addizionati con vitamine, sali minerali e altri preziosi ingredienti che permettono il recupero del peso in tempi rapidi) a bambini malnutriti nei Paesi in via di sviluppo. 
So che sono stati attivati laboratori di lettura con attività specifiche per la scuola dell'infanzia e primaria.
Sì, per chi ne vuole sapere di più può contattarmi sulla pagina di Facebook di Distrabella. (La trovate cliccando QUI

Ho letto la storia pochi giorni fa a scuola e sono tante le attività che mi sono venute in mente a partire dal racconto:

- Distrabella è una bimba pasticciona, allegra, curiosa... tu come sei? E qui parte un bellissimo lavoro sulla propria identità, gusti, preferenze, inclinazioni che trovate QUI e QUI
- Nel testo si incontrano tante emozioni con cui si può lavorare in tanti modi, trovate QUI tante idee
- il Draghetto Rossello descrive il suo paese: ci sono due lune e due soli ed anche un vulcano. QUI trovate come costruirne uno. Ma potete anche creare la sua città e quella in cui vivono i bambini. QUI un bel percorso!
- si parla anche di amicizia, ecco QUI un gioco divertente per far comprendere ai bambini che essere amici significa creare legami, tessere trame...

Quindi è un libro che mi sento di consigliarvi sicuramente.