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domenica 20 agosto 2017

PRONTI, SI RICOMINCIA: UNA STORIA PER ACCOGLIERE I BAMBINI!

Ogni inizio anno scolastico è carico di emozioni sia per noi insegnanti che per i bambini: la paura di iniziare un nuovo percorso; la gioia di ritrovare le persone e gli spazi che ci hanno fatto vivere tante belle avventure; l'ansia di dover riprendere ritmi più serrati ed entrare in relazione con tante persone...
E così cosa di meglio di una bella storia per partire carichi di entusiasmo e per creare un buon clima?

Oggi voglio proporvi un percorso realizzato lo scorso anno che ha entusiasmato genitori e bambini!!!


Tutto è iniziato una mattina con l'arrivo di un pacco contenente il libro: "La cosa più importante" di Antonella Abbatiello, Fatatrac edizioni. Abbiamo scelto questo libro perché abbiamo ritenuto importante trasmettere ad ogni bambino il concetto che la propria unicità, le proprie peculiarità ed i propri talenti sono una ricchezza per l'intero gruppo sezione. 
Riuniti in cerchio, tutte le sezioni insieme, noi insegnanti abbiamo dato lettura al testo, interpretando i vari personaggi.
Di seguito vi riporto la storia:
Un giorno nel bosco di Pratorosso ci fu un'accesa discussione fra gli animali. Il coniglio diceva: "La cosa più importante è avere ORECCHIE LUNGHE. Chi ha orecchie lunghe si accorge subito di ogni piccolo rumore sospetto, del tuono, del pericolo, e può scappare in tempo". "Forse è così" pensarono gli altri. "Non sono d'accordo" disse il riccio "la cosa più importante sono gli ACULEI. Chi ha gli aculei è sicuro e protetto. "Forse è così" pensarono gli altri. "Non è vero" disse la giraffa "solo chi ha il COLLO LUNGO arriva alle foglie tenere degli alberi, anche quando l'erba è secca e la terra è arida". "Forse è così" pensarono gli altri. "Io dico" intervenne la rana "che la cosa più importante è essere VERDI, per mimetizzarsi e sfuggire ai predatori". "Forse è così" pensarono gli altri. "Se è per questo" strillò l'uccello "la cosa più importante è avere le ALI. Nessuno può raggiungerti se voli in alto." "Forse è così" pensarono gli altri. "Ma cosa dite ?! Per me la cosa più importante è essere grandi, grossi e soprattutto avere una lunga e bella PROBOSCIDE". "Forse è così" pensarono gli altri. "Oh io senza i miei PIEDI PALMATI non potrei proprio nuotare. E la cosa più importante, oltre che camminare, è nuotare". "Forse è così" pensarono gli altri. "Assolutamente no!" esclamò il castoro. "la cosa più importante è avere DENTI GRANDI e forti per mangiare, per difendersi e per costruire la tana". "Forse è così" pensarono gli altri. "Forse TUTTE queste cose sono importanti" disse il gufo saggio. "TUTTE?!" dissero gli altri. "No, non tutte insieme! Ognuno di noi ha qualcosa di importante!" E finalmente tutti furono d'accordo.
La narrazione crea molta ilarità nei bambini: non capita tutti i giorni di vedere un elefante volante, un coniglio verde, una rana con i dentoni, una papera con gli aculei... ma soprattutto ogni animale con tutte le caratteristiche degli altri protagonisti.

Dopo la lettura abbiamo fatto drammatizzare la storia ai bambini in modo che potessero interiorizzarla al meglio. 

Ampio spazio è stato lasciato all'attività motoria con giochi di vario tipo che aiutassero a capire le caratteristiche dei vari animali. Ecco alcuni giochi tradizionali che abbiamo riproposto riadattandoli:

- Gioco a spasso con... Si dispongono i bambini, uno a fianco dell'altro e si fanno muovere verso il lato opposto della stanza imitando i passi dei vari animali. "Ora bambini facciamo tre passi da elefante, due di formica..."

- Gioco delle scatoline: I bambini si adagiano sul pavimento in ginocchio appoggiano le braccia e la testa a terra e chiudendosi a scatolina. L'insegnate apre le scatoline con la formula "Dalle scatoline escono tante ranocchie..." I bambini si muovono nello spazio imitando l'animale indicato per poi fermarsi e richiudersi su loro stessi al richiamo dell'insegnante "Si chiudono le scatoline". Il gioco continua indicando ogni volta un animale diverso.

- Gioco delle belle statuine: L'insegnante fa correre i bambini in salone e poi pronuncia la formula "Alle belle statuine, d'oro e d'argento, conto cinquecento... tartarughe, giraffe...". I bambini devono immediatamente arrestarsi e immobilizzarsi trasformandosi nella statua dell'animale indicato.

- Gioco del lupo mangia animali: ogni bambino sceglie di essere un animale, un bambino, che impersona il lupo, cercherà di catturarlo. Se ci riesce la preda si trasformerà in lupo, in caso contrario il lupo proverà a chiamare un'altro bambino. La formula del gioco è la seguente:
Lupo: "Toc Toc"
Animali: "Chi è?"
Lupo: "Sono il lupo mangia animali"
Animali: "Che animale vuoi?"
Lupo: "Voglio l'elefante"

Dopo l'attività motoria ci siamo divertiti a disegnare i tracciati dei nostri movimenti: linee continue, ondulate, spezzate, insiemi di tratteggi, puntini... in modo da rappresentare le varie andature degli animali: ottimo esercizio di pregrafismo.
Per prima cosa abbiamo realizzato dei tracciati in rilievo in modo che i bambini potessero percorrerli con le dita e capire il gesto grafico per realizzarli.

Ho disegnato vari tipi di linea su cartoncini rigidi
che poi i bambini hanno reso in rilievo incollando perline, sassi, pasta... 

Dopo aver interiorizzato il gesto grafico i bambini venivano invitati
a replicare la linea, prima in verticale disegnandola su di una lavagna
e poi in orizzontale tracciandola su di un foglio.


Abbiamo giocato molto anche con i versi degli animali: "Chi è che muggisce?" "Proviamo a fare il verso della rana" 

Abbiamo realizzato dei piccoli spartiti musicali disegnando su delle carte i vari animali e creando con queste delle sequenze di versi che i bambini dovevano cantare. 

I bambini, a turno provano a leggere lo spartito. Quello sopra andrebbe così cantato:
"CRA CRA CRA BAU PIO PIO BEE BEE"
Lasciando a loro disposizione le carte nel momento di gioco libero è bello vedere come nascono
nuove melodie attentamente composte  e modificate.
La storia ci è servita per riflettere su cosa significhi essere saggio ed approfondire l'importanza dell'ascolto dell'altro, del rispettare le opinioni di ognuno imparando a colloquiare a turno.

Con i bambini più piccoli, di 2 e 3 anni, abbiamo pensato di realizzare un libro interattivo con cui i bambini potessero giocare a trasformarsi nei vari animali. Abbiamo così realizzato i vari personaggi utilizzando le impronta delle mani per creare ranocchie, uccellini, elefanti, gufi, giraffe, porcospini, castori, oche e coniglietti. Dietro ad ogni animale abbiamo incollato del velcro. Abbiamo creato una corona dove a turno i bambini potevano applicare gli animali e raccontare la storia. I bambini, in modo spontaneo hanno inventato un nuovo finale volendo inserire anche la propria foto perché "La cosa più importante è essere così come sono".

Abbiamo dipinto con tempera rossa il retro delle scatole dei cereali,
poi le abbiamo richiuse. Con un cutter abbiamo tagliato creato una finestra sulla scatola.
Con un pezzo di pelle e del velcro abbiamo realizzato la chiusura del nostro libro\scatola.
Come copertina abbiamo messo la fotocopia a colori del libro originale.

I bambini hanno lasciato le loro impronta su del cartoncino
e poi le hanno decorate per creare i vari animali.

Le orecchie del coniglio le abbiamo decorate con della bambagia.

Ed ecco i bambini pronti ad impersonare i vari personaggi!
Il libro è stato dato a casa, in modo che i bambini potessero giocarci con i genitori e raccontare loro la storia. Ecco la lettera che lo ha accompagnato nel momento della consegna: 
Cari Genitori,
durante il periodo dell'accoglienza abbiamo proposto ai bambini il testo "La cosa più importante" di Antonella Abbatiello. La lettura animata e le immagini del libro hanno divertito i bambini coinvolgendoli e permettendo loro di recepire un importantissimo messaggio che ci stava a cuore: ognuno di noi è speciale, unico e quindi importante!
La storia ci ha permesso di scoprire i nomi, le caratteristiche peculiari ed i versi di alcuni animali; ci ha fatto conoscere meglio le parti del nostro corpo provando ad imitare le andature dei vari protagonisti; ci ha consentito di ripetere i nomi dei colori; di imparare che cosa significa essere saggi e provare a pensare mantenendo il silenzio e la concentrazione e ci ha fatto scoprire quante cose realizzare con le nostre mani e un po' di fantasia…
Nel donarvi a casa questo elaborato il nostro obiettivo è quello di farvi partecipare attivamente al percorso scolastico dei vostri figli… Lasciamo quindi a loro la parola: sapranno certamente raccontarvi la storia del Bosco di Pratorosso… 
Abbiamo avuto tanti riscontri di genitori divertiti nel vedere il libro drammatizzato dal proprio piccolo! Un successone!

La storia è diventata poi protagonista della festa di inizio anno. I genitori hanno deciso di interpretare alcuni dei personaggi e proporre dei giochi da fare tutti insieme. Sono state organizzate delle squadre suddividendo i bambini in gruppi di età mista utilizzando delle medaglie identificative realizzate incollando l'immagine di giraffa, rana, passerotto e coniglio su di un cartoncino ed applicando un nastro per poterla appendere al collo, e poi si è iniziato a giocare:


- Gioco dei coniglietti: Insieme ai genitori i bambini dovevano avventurarsi in un percorso motorio, ricercare delle carote nascoste lungo il tragitto e riportarle al punto di partenza.

- Gioco delle ranocchie: Sfida canora a chi canta una canzone prescelta a voce più forte.

- Gioco del passerotto: Ogni genitore deve fare un percorso motorio con il proprio bimbo in spalla che tiene in equilibrio un cucchiaio in bocca contenente un uovo (finto), stando attenti a non farlo cadere.

- Gioco delle giraffe: I bambini devono saltare, allungarsi per raccogliere dei fazzoletti di carta appesi ad un filo mantenuto in alto dalle giraffe. 


Terminato il gioco, come premio per aver messo in campo ognuno i propri talenti una bella canzone inventata appositamente sulla melodia della famosa "L'arca di Noè" nota anche come "I due Liocorni" o "Ci son due coccodrilli". Ecco il testo riadattato:

Ritornello: (Cantano tutti)
Ci son due coniglietti
ed anche una ranocchia
due piccole giraffe
ed infine l'uccellino
orecchie collo e alucce
le qualità son tante
ognuno di noi ha qualcosa di importante!

A Pratorosso che gran discussione (canta il Gufo)
con le orecchie lunghe sento ogni rumor  (cantano i Coniglietti)
per scappare ai predatori verde devi diventar (canta la Rana)
no calma fermi tutti così non si può far! (canta il Gufo)

Ritornello: (Cantano tutti)

Ma non si ferma qui la discussione (canta il Gufo)
ci vuole un collo lungo se dai rami vuoi mangiar (cantano le giraffe)
però con le mie ali su nel cielo puoi volar (canta l'uccellino)
no calma fermi tutti ve lo torno a spiegare (canta il Gufo)

Ritornello: (Cantano tutti)

E per concludere la festa... merenda per tutti!!!

Come ricordo indelebile di questa bellissima esperienza abbiamo voluto realizzare un albero per decorare il salone. Un albero perché ha radici che ci mantengono stabili e rami che ci innalzano al cielo!
I bambino di ogni sezione hanno realizzato la sagoma della propria mano (ogni impronta è unica ed irripetibile) e poi l'hanno decorata a piacere mentre i genitori hanno donato un proprio pensiero, scritto dentro un'impronta partendo dalla frase stimolo "Per noi genitori educare..."
Questo albero è diventato un luogo molto amato dei bambini, dove andare a rifugiarsi nei momenti di tristezza o per rilassarsi.




2 commenti:

  1. Grazie per aver descritto così bene e in modo entusiasta l'esperienza con i bambini e i loro genitori.
    Grazie per averla condivisa.
    Sicuramente ne farò tesoro!

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