Oggi voglio parlarvi di questo bellissimo progetto che abbiamo svolto a scuola da ottobre a dicembre: il progetto di motricità con gli scacchi!
Quando l'ho proposto ai genitori ero entusiasta perché ne vedevo le potenzialità, ma mai mi sarei immaginata che arrivasse a rinforzare, creare e sviluppare nei bambini una così vasta gamma di abilità e competenze indispensabili per iniziare la scuola primaria con tanta sicurezza e sicuramente con una marcia in più.
E non da ultimo, il progetto ha coinvolto, appassionato, incuriosito e divertito i bambini che hanno saputo impegnarsi, concentrarsi e mantenere dei tempi di attenzione altissimi! Il fatto poi che fosse un gioco che vedevano fare a casa dai più grandi li ha motivati ulteriormente e spinti a volerne sapere sempre di più, cercando di riportare ciò che imparavano anche in classe e a casa.
Ma andiamo per ordine.
Una mattina è arrivato Roberto, con una grandissima scacchiera dove potevamo camminarci dentro e ci ha raccontato una storia:
C'ERA UNA VOLTA UN CASTELLO CON DELLE TORRI, CIRCONDATO DA UN FOSSATO. (La scacchiera gigante è il castello).
NEL CASTELLO, CONTROLLATO DAL NANO BOLEDO (Un pupazzo che sta fuori dalla scacchiera e che i bambini devono guardare quando si muovono, in modo da capire verso quale direzione devono andare), VIVEVANO RE, REGINE, THOR LA TORRE, LALLO IL CAVALLO, ALFY L'ALFIERE, ADONE IL PEDONE. IL CASTELLO AVEVA TANTE STANZE, BIANCHE E NERE. SI POTEVA VISITARE TUTTO IL CASTELLO MA IL RE AVEVA MESSO DELLE REGOLE: NON SI POTEVA MAI STARE IN DUE NELLA STESSA STANZA (aveva paura che i sudditi parlassero male di lui) E BISOGNAVA MUOVERSI CON IL PASSO DEL CASTELLO, SE SI SBAGLIA IL MAGO DEL CASTELLO TI FA DIVENTARE INVISIBILE E SEI ELIMINATO. IL PASSO DEL CASTELLO E' FACILE DA RISPETTARE SOLO SE SI E' CONCENTRATI ED ATTENTI: BISOGNA MUOVERSI DA UNA STANZA ALL'ALTRA SENZA TOCCARE I MURI DELLE STANZE ATTORNO (cioè senza mettere il piede a metà fra il quadretto bianco e quello nero) E NON PUOI SALTARE UNA STANZA, PUOI MUOVERTI SOLO IN QUELLE VICINE A DOVE SEI. IL GRAN MAESTRO DI CORTE CI INSEGNA IL PASSO DEL CASTELLO PRIMA IN MODO SEMPLICE, POI AGGIUNGENDO DELLE DIFFICOLTA': QUANDO SIAMO NELLA STANZA BIANCA DOBBIAMO FARE UN SALTO, POI UN PASSO PER ANDARE NELLA STANZA NERA, POI BATTERE LE MANI, POI UN PASSO… DOBBIAMO RISPETTARE UN RITMO: SALTO-PASSO-BATTITO DI MANI-PASSO FINO A QUANDO NON TERMINIAMO DI PERCORRERE LA SCACCHIERA. ABBIAMO ANCHE IMPARATO IL BALLO DI CORTE. PRIMA DAME E CAVALLIERI SI INCONTRANO, MUOVENDOSI CON IL PASSO DEL CASTELLO, E SI SALUTANO (con un abbraccio, un inchino, una stretta di mano...) POI IL GRANDE MAESTRO DI CORTE FA SUONARE UNA MUSICA, QUANDO QUESTA SI INTERROMPE DICE UN COLORE. CHI E' NELLA STANZA DI QUEL COLORE VIENE ELIMINATO. L'ULTIMO CHE RIMANE DIVENTA IL GRAN MAESTRO.OGNI INCONTRO PORTA NUOVI PERSONAGGI E TANTO DIVERTIMENTO! ED E' COSI' CHE ABBIAMO IMPARATO I PASSI DEL RE, DELLA REGINA, DI ALFY, DI THOR, DI LALLO , DI ADONE. LA DEA CAISSA, PROTETTRICE DEL CASTELLO DEI GHIACCIAI HA DECISO CHE FOSSE LA SQUADRA BIANCA A PARTIRE NEL GIOCO, LA SQUADRA DEI VULCANI INVECE SI DIFENDE! OGNUNO DI NOI PROVA E POI TUTTI INSIEME PRONTI A GIOCARE E CERCARE DI CATTURARE I COMPONENTI DELLA SQUADRA AVVERSARIA O I TESORI NASCOSTI NELLE STANZE!
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Esploriamo per la prima volta la scacchiera e prendiamo confidenza con i nuovi spazi. |
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Impariamo il passo del castello muovendoci rispettando i confini di ogni quadretto e poi ci salutiamo quando ci incontriamo |
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"Provo a muovermi come..." Ogni volta Roberto ci spiega i passi di un personaggio ci mette un cartellino con disegnato Thor, Gina la regina... |
Abbiamo formato tanti trenini, a turno guidati da bimbi diversi, per provare ad imparare i passi dei vari personaggi, ma non è facile rispettare la regola del passo del castello quando si è in tanti!
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Roberto ci spiega che Thor si muove in diagonale e ci indica la strada giusta. |
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Boledo indica ai bambini la direzione verso cui muoversi, non si può tornare indietro sui propri passi! |
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Roberto ci insegna il passo di Lallo il cavallo, con un nastro colorato ci fa vedere che dobbiamo disegnare una "L" |
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I bambini provano a ricreare il passo di Lallo il cavallo utilizzando il nastro colorato, come insegnato da Roberto. |
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Ogni bambino ha un cartellino su cui è disegnato il personaggio del castello corrispondente alla casella su cui è seduto. Su indicazione di Roberto, a turno, proveranno a muoversi con il passo del personaggio interpretato. |
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Roberto chiede ad ogni bambino di provare a catturare il tesoro (il cono di plastica) muovendosi con il passo del castello. |
Roberto ci ha anche insegnato un modo facile per dare il nome ad ogni stanza. Ci sono le righe delle lettere e quelle dei numeri, quando si incontrano nasce il nome di quella stanza: b-5; a-3...
Per aiutarci a capire meglio ci ha dato dei nastri colorati per formare le stradine e vedere dove si incontravano: abbiamo imparato a muoverci seguendo le coordinate!
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Rospus è entrato nel castello e si è nascosto! Proviamo a capire il nome della stanza. |
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La sfida fra la squadra dei ghiacciai e quella dei vulcani ha inizio: chi riuscirà a catturare più tesori? I concorrenti, aiutati dai suggerimenti della squadra, decidono quale personaggio utilizzare per arrivare, prima degli avversari, ai tesori. La squadra indica i tesori da catturare usando le coordinate. |
In classe abbiamo ripetuto i giochi sulla nostra scacchiera gigante:
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Qui proviamo a nascondere i tesori dove ci indicano gli amici, utilizzando le coordinate. |
La scacchiera è diventato un tabellone simile a quello di una battaglia navale:
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Qui le squadre si sfidano a catturare i tesori utilizzando il personaggio più adatto. Chi prima arriva prima vince! |
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In classe rifacciamo i giochi che ci ha insegnato Roberto utilizzando i personaggi che ci ha fatto conoscere.
Qui il Re bianco e quello nero devono cercare di catturare i tesori rossi che sono sulla scacchiera.
Aggiungendo mano a mano i vari personaggi i bambini imparano ad elaborare strategie per catturare
i tesori utilizzando il personaggio che può catturarlo più velocemente. |
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Alfy ha catturato un tesoro! |
In classe abbiamo costruito una scacchiera gigante per giocare con le linee orizzontali, verticali, oblique e con le coordinate, è una specie di battaglia navale su scacchiera.
Abbiamo anche una vera scacchiera, delle etichette disegnate da me e poste tutte intorno aiutano i bambini a mettere i personaggi nella giusta posizione e verificare da soli se li stanno muovendo in modo corretto (ho infatti indicato con delle frecce se si muovono in orizzontale, verticale od obliquo o in più di un modo). Ovviamente i personaggi appaiono solo dopo che Roberto ce li ha presentati e ci ha fatto giocare con loro. Questo aiuta i bambini a controllare la loro curiosità e smania di sapere cosa succederà dopo imparando ad attendere con pazienza.
IMPARARE GIOCANDO E' PROPRIO BELLO!
Ma cosa hanno imparato i bambini?
A concentrarsi, rispettare il proprio turno, fare ipotesi e previsioni, muoversi secondo regole prestabilite, orientarsi dentro uno spazio limitato seguendo indicazioni dettagliate (passi in orizzontale, verticale, obliquo, seguendo le coordinate ad esempio A1, B8…) e tanto altro ancora!
A conclusione del percorso mi sono chiesta se questo avesse anche avuto un riscontro dal punto di vista grafico e così per la prima volta ho dato alla classe un foglio quadrettato con esempi di esercizi da completare da soli, senza nessuna linea guida o l'aiuto di un adulto e sorprendentemente tutti hanno portato a termine l'attività data in modo autonomo e rimanendo dentro gli spazi del quadretto.
La sorpresa è stata enorme, solitamente i bambini di questa età faticano a vedere il quadretto e riproducono le linee in modo casuale e disordinato, imparando ed interiorizzando il modo giusto di svolgere l'esercizio a fine di un anno di lavoro e comunque aiutati dall'adulto e da linee guida colorate per scandire gli spazi… L'esperienza con gli scacchi ha confermato ancora una volta che i bambini imparano facendo esperienza con il corpo ed attraverso una didattica giocosa, un insegnamento ed uno spunto di riflessione per tutti noi adulti.
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