"Si parla del gioco come di un sollievo dalla fatica di imparare, ma per i bambini il gioco è un modo di imparare seriamente. Anzi è il modo de lavorare dei bambini. (Fred Rogers)
"Il bambino possiede dei tesori di energia, basta non portargli via la chiave che gli permette di appropriarsene. Questa chiave è l'interesse, è il gioco" (Edouard Claparède)
Condividere il gioco con i bambini è veramente un aspetto dell'educazione, non è una perdita di tempo.
Bisogna però avere il tempo di giocare e con i giochi giusti.
Oggi, esasperando l'idea che i bambini devono sapere, devono saper fare, devono…, gli adulti si preoccupano molto dei contenuti, danno ai bambini tante spiegazioni, magari vere, ma che il bambino non può assolutamente ricevere. Si fa di tutto, magari, per insegnare loro precocemente i numeri, mentre il bambino nel giocare li può acquisire per conto proprio, oppure si mettono in mano ai bimbi giochi sofisticati "perché imparino": in realtà in questo modo spesso non si incontra affatto quello che il bambino desidera ed è capace di fare.
Un altro dei bisogni irrinunciabili del bambino è che sia rispettato il suo livello di apprendimento e di comprensione, e questo può solo favorire l'apprendimento stesso. Per rispettarli, bisogna guardarli molto e desiderare che siano loro a mettere in atto le loro energie e le loro azioni, cosa che avviene prevalentemente, all'età dell'infanzia, attraverso il gioco. Occorre consentire al bambino di fare esperienza, tenendo presente che esperienza non è solo manipolazione, ma agire elaborando nell'azione il rapporto con le cose.
Queste riflessioni mi hanno portato a pensare alla strutturazione di un "angolo matematico" dove attraverso il gioco i bambini possano imparare, fare esperienza e costruire il loro sapere.
Un angolo che si arricchirà di giochi in corso d'anno in base all'interesse dei bambini e dagli spunti offerti da loro stessi attraverso una osservazione attenta e puntuale.
L'insegnante quindi svolge inizialmente il ruolo di regista: predispone gli spazi, mostra ai bambini l'utilizzo dei materiali, servendosi dell'esempio più che delle parole.
I bambini sono liberi di accedere all'angolo ed utilizzare i giochi in esso contenuti riponendoli a posto dopo il loro utilizzo. Proprio per facilitarli nel compito ogni gioco ha la sua scatola.
Dopo un primo periodo di osservazione l'insegnante deciderà se è necessario rispiegare i giochi, assistere i bambini durante il loro utilizzo, introdurne di nuovi...
Per verificare l'effettiva comprensione dei vari giochi un giorno ho deciso di far rispiegare le regole ai bambini stessi e devo dire che mi hanno sorpreso.
Ma che giochi ci sono nell'angolo matematico? Ve li presenterò un po' alla volta.
Vi consiglio anche di guardare il progetto scacchi che trovate cliccando QUI
PARI O DISPARI
Per realizzare questo gioco occorrono tanti bottoni uguali o tappi di plastica o altro materiale che preferite e per la precisione 55.
Bisogna realizzare poi le carte dei numeri come vedete nella foto qui sopra.
I bambini dovranno sistemare in successione crescente le carte e poi, sotto ad ognuna di queste, i bottoni come indicato dai pallini rossi sulle carte.
Una volta disposte tutte le carte ed i bottoni i bambini verificheranno se hanno eseguito bene oppure no il gioco. Infatti se mancheranno o avranno bottoni in più riusciranno a capire di aver sbagliato e procederanno a verificare dove si sono sbagliati. Quindi il gioco così strutturato permette ai bambini di auto-correggersi.
Ovviamente all'inizio l'insegnate lo fa davanti ai bambini, poi invita loro ad imitarla ed interviene in caso di necessità per permetterne una corretta acquisizione.
Come vedete questo gioco avvicina il bambino, in modo intuitivo, anche al concetto di pari e dispari.
Queste riflessioni mi hanno portato a pensare alla strutturazione di un "angolo matematico" dove attraverso il gioco i bambini possano imparare, fare esperienza e costruire il loro sapere.
Un angolo che si arricchirà di giochi in corso d'anno in base all'interesse dei bambini e dagli spunti offerti da loro stessi attraverso una osservazione attenta e puntuale.
L'insegnante quindi svolge inizialmente il ruolo di regista: predispone gli spazi, mostra ai bambini l'utilizzo dei materiali, servendosi dell'esempio più che delle parole.
I bambini sono liberi di accedere all'angolo ed utilizzare i giochi in esso contenuti riponendoli a posto dopo il loro utilizzo. Proprio per facilitarli nel compito ogni gioco ha la sua scatola.
Dopo un primo periodo di osservazione l'insegnante deciderà se è necessario rispiegare i giochi, assistere i bambini durante il loro utilizzo, introdurne di nuovi...
Per verificare l'effettiva comprensione dei vari giochi un giorno ho deciso di far rispiegare le regole ai bambini stessi e devo dire che mi hanno sorpreso.
Ma che giochi ci sono nell'angolo matematico? Ve li presenterò un po' alla volta.
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PARI O DISPARI
Per realizzare questo gioco occorrono tanti bottoni uguali o tappi di plastica o altro materiale che preferite e per la precisione 55.
Bisogna realizzare poi le carte dei numeri come vedete nella foto qui sopra.
I bambini dovranno sistemare in successione crescente le carte e poi, sotto ad ognuna di queste, i bottoni come indicato dai pallini rossi sulle carte.
Una volta disposte tutte le carte ed i bottoni i bambini verificheranno se hanno eseguito bene oppure no il gioco. Infatti se mancheranno o avranno bottoni in più riusciranno a capire di aver sbagliato e procederanno a verificare dove si sono sbagliati. Quindi il gioco così strutturato permette ai bambini di auto-correggersi.
Ovviamente all'inizio l'insegnate lo fa davanti ai bambini, poi invita loro ad imitarla ed interviene in caso di necessità per permetterne una corretta acquisizione.
Come vedete questo gioco avvicina il bambino, in modo intuitivo, anche al concetto di pari e dispari.
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