Per realizzarla hanno forato le ghiande e le castagne "matte" come si dice da noi e poi le hanno decorate con pezzi di stoffa, fili di lana e smalti per unghie colorati.
Che dire, io la trovo meravigliosa!
Attraverso la narrazione si è pensato di avvicinare i bambini al mondo dei suoni e ad una prima conoscenza delle note questo perché siamo convinte che incoraggiare i bambini nell'esplorazione e nella manipolazione del fenomeno sonoro, aiutandoli a porsi in modo libero e creativo di fronte ai suoni e alla musica, potrà consentire loro di assaporarne le molteplici sfaccettature educative: ascolto di sé e degli altri, confronto, gioco, comunicazione, invenzione, ricerca ed espressione corporea. Presupposti del laboratorio musicale sono l'indubbia capacità della musica di favorire momenti di socializzazione e la convinzione che i suoni abbiano un'importante funzione nello sviluppo cognitivo, espressivo ed emotivo del bambino.Ma veniamo a noi.
I suoni infatti sono fondamentali nel fornire ai bambini gli strumenti per rendere espliciti i contenuti del proprio mondo fantastico e per comunicare il proprio modo di vedere e di ascoltare la realtà.
Dopo la narrazione della storia abbiamo mangiato un pezzetto di formaggio dato inizio a tante attività:Geraldina non conosceva la Musica, conosceva tutti i rumori e i suoni della Natura, ma non aveva mai sentito Musica. Un giorno trova un grosso pezzo di formaggio e pensa di portarlo nella sua tana, per far questo si fa aiutare dai suoi amici."Amici, amici, mi aiutate a portare nella mia tana questo enorme formaggio? In cambio vi ripagherò con un bel pezzo!" Così avviene, però, quando tutti vanno via, Geraldina si accorge che rosicchiando il formaggio aveva scolpito involontariamente una strana forma: quella di un topo con in bocca la sua coda!Va a dormire, ma ad un tratto sente uscire da quel topo formaggio uno strano suono, quella codina era come uno strumento, un flauto da cui usciva una musica soave e dolcissima. Geraldina che non aveva mai sentito musica, ma solo i suoni della natura e i rumori della città, resta allibita e dai suoi occhi scende una lacrima di commozione, non di dolore…perché si può piangere anche per dolcezza…Ogni sera quel magico topo formaggio le suonava una Musica che parlava di amore ("Per Elisa" di Beethoven) e prima del giorno una che parlava di risveglio. ("Il mattino" di Grieg)Ogni volta Geraldina piangeva di commozione perché la Musica le entrava nelle orecchie, poi le scendeva fino al cuore dove nasceva una emozione che poi le saliva negli occhi… e da essi sgorgava una lacrima di commozione! Aveva scoperto il suono della Musica e l'emozione che esso provoca!Passa il tempo e i suoi amici topini restano senza cibo, allora si recano da Geraldina per chiedere un pezzo di quel formaggio. Geraldina, però, alla richiesta risponde che non può. Questo indigna i suoi amici a tal punto che Geraldina è costretta a dire la verità: quel formaggio non è come gli altri è magico…è formaggio musica! Nessuno le crede! Allora prova con la sua codina a fare come il topo formaggio, però non riesce. Tutti ridono di lei che in modo buffo spinge aria dentro la sua coda…Ma ad un tratto riesce a suonare proprio come il topo magico…a far Musica…Musica …Musica!Anche i topini provano la stessa sensazione di Geraldina e piangono di commozione…Allora il topo più saggio si fa avanti e le dice di non preoccuparsi, non le avrebbero chiesto mai più di mangiare quel formaggio magico…A quel punto Geraldina risponde: " Adesso tutti possiamo mangiare il formaggio… la musica ormai è dentro il nostro cuore… e possiamo cercare di conoscerla, studiarla…amarla per sentire quell'emozione… "Così da quel giorno i topini decidono di conoscere la Musica di tanti musicisti e scoprono la casina della Musica dove vivono le sette Note…
Wassily Kandinsky – Disegno n 10, 1940
|
Abbiamo appeso a queste pagine maracas (realizzate con tubi di cartone e semini), sonagli di conchiglie, piume, bottoni di plastica, tappi di ferro |
“La nonna ed Anna decidono di recarsi in paese. Lì, Anna potrebbe giocare con i bambini, mentre la nonna fa la spesa dal panettiere e dal lattaio. Ma i bambini hanno le facce annoiate e non ne hanno alcuna voglia. Persino la nonna finisce presto di fare la spesa, poiché nei negozi non vi è nessuno di buon umore che si fermi a scambiare due chiacchiere, proprio nessuno che abbia tempo per qualche parola gentile. Quando tornano a casa Anna si mette a disegnare e la nonna confeziona un misterioso pacchetto rosso. Anna incuriosita vuole sapere che cosa contiene il pacchetto, ma la nonna sorridendo risponde :”È un segreto!". Il giorno dopo Anna e la nonna escono presto, portando con loro il pacchetto rosso. Lungo la strada incontrano il guardaboschi. E’ arrivato da poco in paese e vive da solo. La nonna gli regala il pacchetto dicendo: “E’ per te! Porta felicità e fortuna, ma mi raccomando non aprirlo!” Anna vorrebbe tornare a casa a preparare altri pacchi come quello, ma la nonna dice che basterà uno solo pacchetto! Infatti... il guardaboschi, sentendo di aver trovato amici in paese, diviene allegro e regala a sua volta il pacchetto. Ne entrano in possesso anche lo spazzacamino, la piccola Antonia malata e via via tutti gli altri abitanti... Nessuno ne conosce il contenuto, ma certo è che ha la capacità di far nascere sentimenti di amicizia e di solidarietà tra le persone che se lo scambiano. Nel giro di pochi giorni nel piccolo villaggio le cose cambiano e tutti sono felici, gentili e disponibili. Le vacanze, purtroppo, passano sempre troppo in fretta. Anna deve ripartire e gli amici, che l’hanno accompagnata alla stazione per salutarla, vedono che la nonna è un po’ triste. E allora: "Ecco un pacchetto che le porterà fortuna e felicità" le dicono". Ma attenzione , non deve aprirlo!" Il pacchetto è tornato dalla nonna. Era proprio vero, un solo pacchetto bastava!”
- Secondo voi cosa vuole farci capire questa storia?- Dentro al pacchetto cosa c’è?- Perché le persone quando ricevono il pacchetto diventano felici?- Perché non tengono il pacchetto per loro?- Come vi sentite quando fate o ricevete un gesto gentile?
"Non preoccuparti amico albero, ci prenderemo cura di te!" |