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sabato 6 dicembre 2014

ALBERO DI NATALE ISPIRATO ALLE OPERE DI KUSAMA YAYOI

Oggi voglio parlarvi di una artista che ho incontrato per caso durante una ricerca su internet e che credo abbia delle opere molto belle e soprattutto che ben si adattano a lavorare con i bambini: Kusama Yayoi.

Portando a scuola le sue opere si può raccontare ai bambini di lei, di come abbia saputo creare un mondo quasi di sogno attraverso le sue sperimentazioni e l'introduzione del punto come elemento decorativo. Potete raccontare che molti la consideravano un po' pazzerella e che per questo è stata spesso ricoverata. Ma a lei piaceva vivere con persone un po' diverse e lì creava le sue opere più belle, opere che la facevano volare lontano da quel posto chiuso e triste. 

Si può giocare con i bambini a decorare tavoli, sedie, muri... con cerchi adesivi di vari colori o proiettando le opere dell'artista.

Se avete una lavagna luminosa i bimbi possono realizzare le loro opere su carta colorata trasparente e vederla comparire sulla parete. 

Oppure potete giocare a decorare magliette, borse ed improvvisarvi stilisti. 

Si possono anche prendere i lavori creati dai bambini ed attraverso un programma di creazione video aggiungere musica e pallini in movimento. Guardate il video che ha realizzato per Peter Gabriel per farvi un'idea, a scuola però non fatelo vedere perché ha contenuti da adulti, mi raccomando!

Noi abbiamo creato un albero di Natale divertendoci a riciclare dei tubi di cartone, che ne pensate?



Ai bambini è piaciuto molto fare questo lavoro, colorare i tubi fuori di un colore e all'interno di un altro.
 ed anche il risultato.Ma soprattutto sono stati entusiasti del risultato.



Ai bambini è poi venuta l'idea di riempire tutti i cerchi con carta, palline, pon pon...
Al ritorno a scuola provvederemo ad arricchirlo di particolari, per il momento ve lo mostro così che per me è già bellissimo!

venerdì 5 dicembre 2014

ALBERO DI NATALE CON PIATTI DI CARTA

Oggi voglio mostrarvi questo bellissimo albero di Natale realizzato dalla mia collega Sara qualche anno fa con i suoi bimbi di tre anni.
Come potete vedere è molto semplice da realizzare, basta ricoprire tanti piatti con vari tipi di carta e stoffa verde ed ecco il risultato entusiasmante!


Lo sfondo è stato colorato con le spugne e con la tempera azzurra, poi sono state aggiunte delle semplici palline di carta rossa lucida ed una stella cometa realizzata sempre a collage.

Il bello di questo lavoro è che ogni bambino può lavorare individualmente sul proprio piatto che poi andrà ad unirsi a quello dei compagni realizzando un lavoro di gruppo molto bello. I bambini imparano così la condivisione ma anche che il contributo piccolo di ognuno può creare qualcosa di bello se lo si dona alla collettività. E' quindi un lavoro denso di significati su cui poter riflettere e lavorare.

Che aspettate, correte a cercare i piatti e buon lavoro!

giovedì 4 dicembre 2014

CALENDARIO DELL'AVVENTO PREPARATO DAI BAMBINI




Questo che vi voglio proporre è un calendario dell'Avvento nato dall'esigenza di far capire ai bambini quanto tempo mancasse al Natale, visto che abbiamo iniziato già da novembre a preparare la recita che andrà in scena il giorno di Santa Lucia ( ahimè, il teatro non aveva altre date a disposizione).

Così ho pensato di coinvolgere i bambini nel realizzare un calendario che potesse contare i giorni ma che fosse anche un riassunto e allo stesso tempo uno schema visivo del copione della recita, una sorta di sequenza degli eventi più importanti che drammatizzeremo.

Ho chiamato così a turno i bambini a disegnare a matita le scene in cui erano coinvolti durante la recita.
Hanno così disegnato:
- la città di Nazareth
- l'Annunciazione
- l'angelo che compare in sogno a Giuseppe
- la visita di Maria alla cugina Elisabetta
- l'annuncio del censimento
- la partenza per Betlemme
- La nascita
- La visita dei pastori alla capanna
- l'arrivo dei re Magi (il calendario arriva fino al 6 gennaio)


Io poi con il pennarello indelebile ho ripassato fedelmente tutti i loro disegni ed ho aggiunto i numeri nella stradina, così ogni giorno coloreremo una parte del nostro calendario.
Per ora ve lo presento in fase di realizzazione, poi vi pubblicherò il risultato finale.
Che ne pensate?
I bimbi sono entusiasti e ogni giorno chiedono di colorarne un pezzetto. Per questo motivo ogni pomeriggio, a giornata quasi conclusa, valutiamo insieme come è andata la giornata e scegliamo insieme chi colora il cartellone perché si è distinto per comportamenti lodevoli.
Questo è da stimolo per tutti ad impegnarsi a fare del proprio meglio e sicuramente a fine percorso ogni bambino avrà dato il suo contributo e forse anche io come insegnante!
Questo aiuta moltissimo i bambini ad imparare ad attendere il proprio turno e sopportare la frustrazione di non poter fare tutto loro e subito.
ED ECCOLO QUASI FINITO!




martedì 11 novembre 2014

COLLANA AUTUNNALE

Oggi voglio proporvi questa graziosissima collana che hanno creato una mia "alunna" e sua mamma.
Per realizzarla hanno forato le ghiande e le castagne "matte" come si dice da noi e poi le hanno decorate con pezzi di stoffa, fili di lana e smalti per unghie colorati.



Che dire, io la trovo meravigliosa!

lunedì 10 novembre 2014

UNA STORIA PER INCONTRARE LA MUSICA E LE EMOZIONI: "Geraldina topo-musica" di Leo Lionni

"La musica è una legge morale;
essa dà un'anima all'universo, 
le ali al pensiero, 
uno slancio all'immaginazione, 
un fascino alla tristezza, 
un impulso alla gaiezza
e la vita a tutte le cose".
(Platone)

Il percorso di cui vi parlerò oggi è stato realizzato anni fa nella nostra scuola ed è piaciuto tantissimo ai bambini. Vi riporto le motivazioni tratte dal progetto di allora.
Attraverso la narrazione si è pensato di avvicinare i bambini al mondo dei suoni e ad una prima conoscenza delle note questo perché siamo convinte che incoraggiare i bambini nell'esplorazione e nella manipolazione del fenomeno sonoro, aiutandoli a porsi in modo libero e creativo di fronte ai suoni e alla musica, potrà consentire loro di assaporarne le molteplici sfaccettature educative: ascolto di sé e degli altri, confronto, gioco, comunicazione, invenzione, ricerca ed espressione corporea. Presupposti del laboratorio musicale sono l'indubbia capacità della musica di favorire momenti di socializzazione e la convinzione che i suoni abbiano un'importante funzione nello sviluppo cognitivo, espressivo ed emotivo del bambino.
I suoni infatti sono fondamentali nel fornire ai bambini gli strumenti per rendere espliciti i contenuti del proprio mondo fantastico e per comunicare il proprio modo di vedere e di ascoltare la realtà.
Ma veniamo a noi.
Una mattina abbiamo trovato a scuola un libro ed un pezzo di formaggio.
Chissà perché?
Dopo qualche riflessione abbiamo deciso di leggere il libro e capirne qualcosa di più.
Ecco la storia:
Geraldina non conosceva la Musica, conosceva tutti i rumori e i suoni della Natura, ma non aveva mai sentito Musica. Un giorno trova un grosso pezzo di formaggio e pensa di portarlo nella sua tana, per far questo si fa aiutare dai suoi amici."Amici, amici, mi aiutate a portare nella mia tana questo enorme formaggio? In cambio vi ripagherò con un  bel pezzo!" Così avviene, però, quando tutti vanno via, Geraldina si accorge che rosicchiando il formaggio aveva scolpito involontariamente una strana forma: quella di un topo con in bocca la sua coda! 
Va a dormire, ma ad un tratto sente uscire da quel topo formaggio uno strano suono, quella codina era come uno strumento, un flauto da cui usciva una musica soave e dolcissima. Geraldina che non aveva mai sentito musica, ma solo i suoni della natura e i rumori della città, resta allibita e dai suoi occhi scende una lacrima di commozione, non di dolore…perché si può piangere anche per dolcezza…
Ogni sera quel magico topo formaggio  le suonava una Musica che parlava di amore ("Per Elisa" di Beethoven) e prima del giorno  una che parlava di risveglio. ("Il mattino" di Grieg)
Ogni volta Geraldina piangeva di commozione perché la Musica le entrava nelle orecchie, poi le scendeva fino al cuore dove nasceva una emozione che poi  le saliva  negli occhi… e da essi sgorgava una lacrima di commozione! Aveva scoperto il suono della Musica e l'emozione che esso provoca!
Passa il tempo e i suoi amici topini restano senza cibo, allora si recano da Geraldina per chiedere un pezzo di quel formaggio. Geraldina, però, alla richiesta risponde che non può. Questo indigna i suoi amici a tal punto che Geraldina è costretta a dire la verità: quel formaggio non è come gli altri è magico…è formaggio musica! Nessuno le crede! Allora prova con la sua codina a fare come il topo formaggio, però non riesce. Tutti ridono di lei che in modo buffo spinge aria dentro la sua coda…
Ma ad un tratto riesce a suonare proprio come il topo magico…a far Musica…Musica …Musica!
Anche i topini provano la stessa sensazione di Geraldina e piangono di commozione…
Allora il topo più saggio si fa avanti e le dice di non preoccuparsi, non le avrebbero chiesto mai più di mangiare quel formaggio magico…
A quel punto Geraldina risponde: " Adesso tutti possiamo mangiare il formaggio… la musica ormai è dentro il nostro cuore… e possiamo cercare di conoscerla, studiarla…amarla per sentire quell'emozione… " 
Così da quel giorno i topini decidono di conoscere  la Musica di tanti musicisti e scoprono  la casina della Musica dove vivono le sette Note…
Dopo la narrazione della storia abbiamo mangiato un pezzetto di formaggio dato inizio a tante attività:
- Con un registratore siamo andati a caccia dei suoni della natura e dei rumori della scuola e della città!
-Ogni bambino ha realizzato il proprio topo-formaggio plasmando della plastilina o della pasta di sale
- I bimbi hanno immaginato la loro Geraldina e poi l'hanno realizzata con la tecnica degli origami.


- E' stato dato largo spazio alla danza educativa per portare i bambini a conoscere il proprio corpo e ad usare il movimento come mezzo di comunicazione con gli altri, come mezzo per esprimere i propri stati d'animo e le proprie emozioni. E' stata favorita la libera espressione corporea poiché come diceva Frapat:" Il bambino è innanzitutto rumore e movimento".


-  Un suono musicale provoca un'associazione con un colore preciso (…). In altri termini: "sentiamo" il colore e "vediamo" il suono. Così diceva l'artista Kandisky.

Wassily Kandinsky – Disegno n 10, 1940

Osservando alcune sue opere, ed in particolare: Disegno n 10, 1940 abbiamo messo insieme forme e colori come si mettono insieme le note musicali, proprio come lo aveva fatto lui che aveva persino sistemato le forme su dei fili, su delle righe, proprio come si fa con le note.
Proviamo come lui a creare  una musica da guardare, da "sentire" con gli occhi, ecco sotto il risultato!


- abbiamo realizzato un libro speciale, da vedere, da toccare, da suonare, da ascoltare, da giocare...
per viaggiare nelle musiche dello spazio... Il libro sonoro si può sfogliare e si può realmente interagire con queste pagine/intelaiature che mettono a contatto il lettore con un paesaggio sonoro particolare.

Abbiamo appeso a queste pagine maracas (realizzate con tubi di cartone e semini),
sonagli di conchiglie, piume, bottoni di plastica, tappi di ferro
- abbiamo provato a far suonare vari oggetti e supporti fra cui la carta...


L'entusiasmo per le attività musicali proposte è emerso anche nei disegni liberi dei bambini.




sabato 8 novembre 2014

"IL PACCHETTO ROSSO" percorso di Natale

Oggi vi propongo una storia speciale per parlare del valore dei gesti gentili. E' una storia che può essere drammatizzata e da cui si può ricavare una recita natalizia: “Il pacchetto rosso” Edizioni Arka, facilmente reperibile presso le biblioteche comunali.
Eccone una mia versione riadattata:
“La nonna ed Anna decidono di recarsi in paese. Lì, Anna potrebbe giocare con i bambini, mentre la nonna fa la spesa dal panettiere e dal lattaio. Ma i bambini hanno le facce annoiate e non ne hanno alcuna voglia. Persino la nonna finisce presto di fare la spesa, poiché nei negozi non vi è nessuno di buon umore che si fermi a scambiare due chiacchiere, proprio nessuno che abbia tempo per qualche parola gentile. Quando tornano a casa Anna si mette a disegnare e la nonna confeziona un misterioso pacchetto rosso. Anna incuriosita vuole sapere che cosa contiene il pacchetto, ma la nonna sorridendo risponde :”È un segreto!". Il giorno dopo Anna e la nonna escono presto, portando con loro il pacchetto rosso. Lungo la strada incontrano il guardaboschi. E’ arrivato da poco in paese e vive da solo. La nonna gli regala il pacchetto dicendo: “E’ per te! Porta felicità e fortuna, ma mi raccomando non aprirlo!” Anna vorrebbe tornare a casa a preparare altri pacchi come quello, ma la nonna dice che basterà uno solo pacchetto! Infatti... il guardaboschi, sentendo di aver trovato amici in paese, diviene allegro e regala a sua volta il pacchetto. Ne entrano in possesso anche lo spazzacamino, la piccola Antonia malata e via via tutti gli altri abitanti... Nessuno ne conosce il contenuto, ma certo è che ha la capacità di far nascere sentimenti di amicizia e di solidarietà tra le persone che se lo scambiano. Nel giro di pochi giorni nel piccolo villaggio le cose cambiano e tutti sono felici, gentili e disponibili. Le vacanze, purtroppo, passano sempre troppo in fretta. Anna deve ripartire e gli amici, che l’hanno accompagnata alla stazione per salutarla, vedono che la nonna è un po’ triste. E allora: "Ecco un pacchetto che le porterà fortuna e felicità" le dicono". Ma attenzione , non deve aprirlo!" Il pacchetto è tornato dalla nonna. Era proprio vero, un solo pacchetto bastava!”
Terminato il racconto ho chiesto ai bambini:
- Secondo voi cosa vuole farci capire questa storia?- Dentro al pacchetto cosa c’è?- Perché le persone quando ricevono il pacchetto diventano felici?- Perché non tengono il pacchetto per loro?- Come vi sentite quando fate o ricevete un gesto gentile?
Poi ognuno ha disegnato il momento della storia che lo ha colpito di più.


Per coinvolgerli ancora di più ho proposto varie attività:
LA STAFFETTA DELLE PAROLE GENTILI: Ci siamo seduti in cerchio e passati un pacchetto rosso dicendo una parola gentile al compagno a cui passavamo il pacco, oppure lo dovevamo far ridere, o dire una cosa che ci piace di lui.
Abbiamo fotografato i vari momenti e poi trascritto le parole e creato un cartellone che i bambini potevano guardare in ogni momento della giornata e ricordare...
NASCONDI LA SCATOLA: un bambino veniva fatto uscire dall'aula mentre i compagni nascondevano il pacchetto. Poi il compagno veniva fatto rientrare e doveva cercarlo. Per aiutarlo gli amici potevano solo usare parole gentili, quando era vicino al dono, o il silenzio quando era lontano.
LA SCATOLA DELLE PAROLE E DEI GESTI GENTILI: Ogni giorno, quando succedeva un gesto veramente bello e gentile mettevamo nella scatola un bigliettino con disegnato un cuoricino. Poteva mettere il bigliettino solo chi riceveva un gesto gentile, questo ha aiutato molto a creare un clima serena in sezione.
L'ultimo giorno prima delle vacanze la sorpresa: i bigliettini si erano trasformati in caramelle!
IL LIBRO DELLA STORIA: Abbiamo ridisegnato le sequenze della storia e creato un libro di sezione che a turno i bambini potevano portare a casa per leggerlo con le famiglie.
L'ALBERO DELL'AMORE: Abbiamo poi proposto alle famiglie di preparare un pacchetto rosso su cui incollare una loro fotografia sotto cui scrivere un pensiero per il Natale:
A Natale vorrei...
Con i vari pacchetti abbiamo realizzato un grande albero di Natale all'ingresso della scuola. Purtroppo è un lavoro di tanti anni fa' e non delle fotografie per documentarvi il lavoro.
Per costruirlo abbiamo sovrapposto le varie scatole, era simile a quello che trovate premendo la scritta QUI, ma fatto con scatole con carta regalo a tinta unita, pallini, decori su sfondo rosso.

A conclusione del percorso la recita che trovate qui

RECITA DI NATALE: "IL PACCHETTO ROSSO" copione


Ecco il copione della recita del percorso di Natale che vi ho pubblicato in precedenza.
Per leggerlo premete su questa scritta.

MUSICA DI SOTTOFONDO: Forrest Gump

NARRATORE: Nevica ed il vento è gelido… La nonna di Anna è molto contenta.
E' appena arrivata alla stazione la sua nipotina, che passerà le vacanze di Natale con lei.

NONNA: Brr che freddo, devo andare a prendere la mia nipotina in stazione, meglio se le porto la sciarpa che le ho fatto così non avrà freddo!

NARRATORE: Appena Anna vede la nonna le corre incontro

ANNA: Ciao nonnina, come sono felice di vederti!

NONNA: Ciao piccola mia, guarda ti ho fatto una sciarpa , così non avrai freddo

ANNA: Tu nonnina sai sempre come farmi felice!

NARRATORE: La nonna la tiene stretta per mano, perché è un po' faticoso camminare nella neve fresca ma, per fortuna, ormai sono quasi a casa….

ANNA: E' bellissimo trascorrere le vacanze da te nonna, sai raccontare tante stupende favole ed inventare i giochi più divertenti. E poi, ogni volta che vengo trovo un regalo: un nuovo libro o un album per disegnare!

NONNA: Per te Anna farei di tutto, mi piace trascorrere il mio tempo con te!

NARRATORE: La nonna ed Anna decidono di recarsi in paese…..

NONNA: Lì, Anna potrai giocare con i bambini, mentre io faccio la spesa dal panettiere e dal lattaio.

NARRATORE: Ma i bambini hanno le facce annoiate e non ne hanno alcuna voglia.
Persino la nonna finisce presto di fare la spesa, poiché nei negozi non vi è nessuno di buon umore che si fermi a scambiare due chiacchiere, proprio nessuno che abbia tempo per qualche parola gentile.
Sulla strada del ritorno verso casa la nonna tace.
Anna capisce che sta riflettendo…..
Quando tornano a casa Anna si mette a disegnare e la nonna……

MUSICA DI SOTTOFONDO: Danza della Fata confetto dallo Schiaccianoci di Tchaikovsky
La nonna confeziona il pacchetto

NONNA: Ecco il pacchetto è pronto!

ANNA: Per chi è? E che cosa contiene?

NONNA: E' un segreto ….

NARRATORE: Il giorno dopo Anna e la nonna escono presto, portando con loro il pacchetto rosso…
Lungo la strada incontrano il guardaboschi.

NONNA: E' arrivato da poco in paese e vive da solo.

ANNA: Poverino, dobbiamo aiutarlo!
si avvicinano al guardaboschi e consegnano il pacco

GUARDABOSCHI: Cos'è? Che cosa devo farne?

NONNA: E' per te! Porta felicità e fortuna, ma mi raccomando non aprirlo!

GUARDABOSCHI: Grazie, finalmente anch'io ho degli amici in paese! Si allontana saltellando

ANNA: Hai visto com'era contento, nonna? Torniamo a casa a preparare altri pacchi come quello?

NONNA: No Anna, uno solo basta!

NARRATORE: Quando gli spazzacamini vedono giungere il guardaboschi, cercano di nascondersi.
Sono molto timidi e si vergognano di farsi vedere sporchi di fuliggine.

GUARDABOSCHI: Non siate timidi, venite ho una cosa per voi, porta fortuna e felicità!

DANZA DEGLI SPAZZACAMINI: Marcia dallo Schiaccianoci di Tchaikovsky

NARRATORE: Anche gli spazzacamini ora sono felici. Finalmente qualcuno è stato gentile anche con loro.
Mentre stanno lavorando sui tetti vedono, attraverso una finestra, la piccola Antonia.

SPAZZACAMINO 1: Perchè stai chiusa in casa, non vai a giocare con gli amici sulla neve?

SPAZZACAMINO 2: Sei forse ammalata piccina?

ANTONIA: Sì, ho l'influenza e sono molto triste, mi annoio qui in casa da sola!

SPAZZACAMINO 3: Tieni! E' un pacchetto miracoloso che ti farà guarire presto, ma solo se non lo aprirai!

NARRATORE: Antonia ora è molto contenta, le sembra di stare già meglio, gli amici l'avvertono che sarebbero andati a trovarla e lei decide di fare loro uno scherzetto.

ANTONIA: Ho nascosto un pacchetto magico, che però non bisogna assolutamente aprire.
Porta fortuna e felicità a chi lo trova! Cercatelo…. Chi lo trova può tenerlo! ………..Fuocherello……….

DANZA: Danza dei Flauti dallo Schiaccianoci di Tchaikovsky
Ricerca sfrenata del pacchetto

LENA: Eccolo! L'ho trovato!

NARRATORE: Nascosti in un angolino, i bambini, curiosi, vorrebbero aprirlo. Serena(urlo del panettiere)
gira tra le mani il pacchetto e lo scuote, mentre Lena non resiste e tira un po' il nastro. Ma…. improvvisamente si sente qualcuno gridare…
E' il papà di Martina che fa il panettiere ed ha sicuramente bruciato nuovamente il pane. Tenendo ben stretto il pacchetto magico, Lena si precipita dal panettiere.

LENA: Porta fortuna…..il pane non brucerà più!

PANETTIERE: Grazie mille bella bambina!

NARRATORE: Il panettiere, tuttavia, non tiene a lungo il pacchetto, lo passa alla moglie del falegname che ha sempre paura di restare senza pane.

PANETTIERE: Non si preoccupi, domani ci sarà di nuovo pane fresco! Intanto prenda questo pacchetto: porta fortuna e felicità, ma non lo apra!

NARRATORE: Prima di andare a letto la signora Pia si ricorda del suo vicino di casa che ha tanti figli che faticano ad addormentarsi, e decide di portargli il pacchetto.

PIA: Con questo pacchetto miracoloso i suoi bambini faranno sogni bellissimi, ma mi raccomando, non lo apra!

CANTO: Ninna nanna

NARRATORE: Dopo qualche giorno Anna e la nonna si recano nuovamente in paese
Ora si sentono allegre chiacchiere venire dai negozi, e i bambini hanno tanta voglia di correre e giocare.

MARIO: Da qualche tempo tutta la gente è più felice grazie ad un misterioso pacchetto rosso che non si sa da chi e da dove venga, sa, non lo si deve aprire, ma porta fortuna e felicità a tutti coloro che lo ricevono in regalo!

DANZA: valzer dei fiori dallo Schiaccianoci di Tchaikovsky
Valzer con lo scambio del pacchetto. Sulla musica lenta fra tutti i personaggi, poi al narratore che aprirà le danze. Tipo ballo della scopa.

NARRATORE: Le vacanze, purtroppo, passano sempre troppo in fretta. Anna deve ripartire e gli amici, che l'hanno accompagnata alla stazione per salutarla, vedono che la nonna è un po' triste.

STEFANIA: Le piacerebbe avere il pacchetto?

LUCIA: Non lo si può aprire!

MARTINA: Ma porta tanta fortuna e felicità!

ANNA: E' di nuovo qua, nonna, è ritornato! Avevi ragione, uno solo bastava! E tu ora non sarai più triste.

CANTO: Merry Christmas Buon Natale
CANTO: Girotondo a Natale

mercoledì 5 novembre 2014

AUTUNNO: il letargo

Oggi voglio proporvi un lavoro realizzato da una collega insieme alla sua sezione delle coccinelle.


Tempo di autunno e di osservazioni dei mutamenti stagionali, all'aria aperta .
Questi momenti sono occasioni speciali per raccogliere i doni che la natura ci regala.

Un giorno i bimbi si accorgono che un albero del giardino è un po' ammalato, sta perdendo la corteccia, chissà cosa gli è successo!

I bimbi esprimono il desiderio di ascoltare la sua voce e così...


...ecco realizzato il telefono per comunicare con gli alberi. 
I bambini restano in silenzio ad ascoltare e giurano di aver sentito l'albero parlare!

"Non preoccuparti amico albero, ci prenderemo cura di te!"
Adesso non resta che utilizzare nel modo migliore il materiale trovato e raccolto in giardino.
Ecco il bellissimo risultato!


I bimbi hanno deciso anche di creare delle tane per i vari animaletti del bosco che dovranno presto andare in letargo.
Anche se piccolo riccio non ne vuole proprio sapere! (Clicca qui e troverai la sua storia)

Eccolo con dada Oriana mentre si lascia coccolare dai bimbi.


Il nostro riccio è un cucciolo, ci racconta dada Oriana, lo ha trovato in giardino il suo cane.
La dada lo ha salvato e lo ha portato dal veterinario.
Riccio Lino è ancora troppo piccolo per sopravvivere al letargo, il suo corpo non ha immagazzinato abbastanza scorte e così dovrà vivere in casa, mangiando le crocchette per i gatti e dormendo con una bella copertina di lana.
Per fortuna che dada Oriana ama la natura e gli animali!


sabato 1 novembre 2014

Albero di Natale con materiali poveri

L'anno scorso abbiamo realizzato un albero di Natale utilizzando materiali poveri portati dalle famiglie: cartoni porta uova di varie dimensioni e cilindri di plastica copri tappi delle bottiglie di vino.
Visto che occorre un po' di tempo per reperire il materiale ho pensato di parlarvene ora.
I bambini hanno provveduto a colorare i cartoni porta uova utilizzando pennelli e spugne. Questa attività è stata svolta da tutti i bimbi della scuola (2/6 anni) che si sono molto divertiti, una volta asciutti i cartoni, a giocare ad impilarli, costruire lunghe file...
A noi insegnanti poi il compito finale di assemblare l'albero. Con i cartoni porta uova più grandi abbiamo realizzato la base. I livelli successivi li abbiamo fatti utilizzando un numero inferiore di cartoni di dimensioni più piccole mano mano che procedevamo verso la punta.
Per assemblare l'albero abbiamo dovuto fare più di un tentativo davanti agli occhi divertiti dei bambini che pensavano stessimo giocando!



Per addobbare l'albero abbiamo poi realizzato delle delle semplici decorazioni spillando i cono cilindrici copri collo delle bottiglie e tagliando delle vaschette di alluminio a forma di fiore.
Che ne dite? Ai bimbi e alle loro famiglie è piaciuto tantissimo!!!

venerdì 31 ottobre 2014

RECITA NATALIZIA: "La nascita di Gesù"


BALLETTO STELLINE

Narratore: Era una notte molto strana, si sentiva nell'aria un gran fermento … tutte le stelline erano in agitazione perché qualcosa stava per succedere …

Stellina 1: Evviva, evviva, sta arrivando la stella cometa! Venite tutte, evviva!
Stellina 2: Ma perché strilli così forte? Vuoi svegliare tutti gli uomini della terra?
Stellina 3: Chi ha chiamato? Cosa succede?
Stellina 4: Guardate, sta arrivando la stella cometa!
Stellina 5: Ma allora siamo quasi a Natale! Festeggiamo nuovamente il compleanno di Gesù!

(Intanto la Cometa avanza)

Stellina 1: Guardate che coda luminosa e che lunga scia dietro di lei.
Stellina 2: È talmente forte la sua luce che riesco a guardarla, devo chiudere gli occhi.
Stellina 3: Per forza è così luminosa; lei è una "guida", ha dovuto illuminare la strada a tanta gente...
Stellina 4: Dovevano vederla bene, la notte di Natale, per giungere alla grotta di Gesù.
Cometa: Ciao, sorelline, sono tornata. Come state?
Stellina 1: Noi bene, e tu?
Cometa: Anch'io sto bene, nonostante sia sempre in viaggio.
Stellina 2: Ti prego, fermati con noi e raccontaci ancora la storia della nascita di Gesù!
Cometa: Va bene! È la storia più grande di tutte ….. È una storia ricca di amore...

BALLETTO ABITANTI PAESE

NARRATORE: la storia che ha cambiato per sempre il mondo, la storia più grande di tutte le storie, è cominciata in un luogo di nome Nazareth, un paese della Palestina, lontano dalle grandi città e abitato da persone semplici e povere…..

Donna1: Ciao Anna, ciao Bea!
Donna e 3: Ciao Marta!
Donna1: Come state?
Donna 2: bene, bene ma oggi Ho un sacco di cose da fare, devo andare ancora nell'orto, pulire casa.
Donna 3: io devo fare da mangiare!

(Entra Maria)

Maria: Buon giorno signore … (riempie la brocca e se ne va!)

Donna1: Come è dolce Maria.
Donna2: ha due occhi così profondi e limpidi che ti fanno stare bene quando la incontri.
Donna3: si, è sempre pronta ad aiutare tutti e capace di ascoltare quando hai bisogno di un po' di conforto.

(Una dietro l'altra escono di scena con le loro brocche, il pozzo e si abbassa un po' la luce.)

Narratore: Poco lontano, in paese, stava lavorando nella piccola bottega che era stata di suo padre, un giovane uomo, si chiamava Giuseppe. Era un uomo buono, con le spalle larghe e il sorriso sincero, amava il suo lavoro e lo faceva con impegno e precisione.

(Giuseppe sta intagliano un pezzo di legno … un uomo entra e lo osserva.)

Uomo: Giuseppe, ma sei veramente bravo … che pazienza, come sei preciso.
Giuseppe: grazie.. (pacca sulla spalla)… come posso aiutarti?
Uomo: vorrei un tavolo nuovo per la mia famiglia.
Giuseppe: certo mi metterò a farlo subito e quando avrò finito ti chiamerò.

(L'UOMO SE NE VA , GIUSEPPE INIZIA a CAMMINARE)

Narratore: Giuseppe amava il silenzio… fin da piccolo aveva imparato che solo il silenzio permette di dare il giusto valore  alle parole, agli sguardi e ai pensieri e da un po' di tempo pensava sempre alla stessa persona… Maria.

Giuseppe: ohhh chissà cosa starà facendo Maria… devo trovare il coraggio di parlarle…voglio che diventi la mia sposa….

BALLETTO FESTA PAESE

Narratore: Da quel momento i giorni trascorsero sereni e felici…
Anche quella mattina sembrava l'inizio di un giornata normale, come tutte le altre, ma un ospite inatteso stava per cambiare per sempre le vite di Maria e Giuseppe ….

(Maria sta tessendo un telaio… vede l'angelo … butta per terra il telaio, si alza e indietreggia.)

Arcangelo Gabriele: Ciao, Maria, non avere paura: Dio è con te. Il mio nome è Gabriele, sono un angelo del Signore e sono venuto per dirti che Dio ti conosce, ha visto come sei ed è molto contento di te.
Maria: (Un po' spaventata) Come mai un angelo del Signore viene qui da me, mia casa?
Arcangelo Gabriele: Avrai un bambino, un maschietto che chiamerai Gesù, egli sarà il figlio di Dio. Gesù sarà il salvatore del mondo.
Maria: Quel che vuole Dio, lo voglio anche io. (Emozionata)
Arcangelo Gabriele: Gesù sarà un bimbo speciale; sarà il Figlio di Dio. Insegnerà a tutti a volersi bene, porterà la pace e l'amore sulla terra.

(La luce si abbassa e Maria e l'angelo escono insieme.)

Narratore: Quando l'angelo se ne fu andato, Maria raggiunse Giuseppe e gli raccontò tutto quello che le era accaduto. Giuseppe era un uomo di poche parole. Seguì pensieroso Maria con lo sguardo, mentre tornava a piedi verso casa. Quello che gli aveva raccontato era troppo stupefacente per essere vero … forse, dopo tutto, non avrebbe potuto sposare Maria.

(Entra Giuseppe con il suo stuoino e si mette a sedere con le mani sulla testa.)

Giuseppe: Non riesco a dormire dopo quello che mi ha detto Maria oggi …. Signore Dio che cosa devo fare?

Narratore: Giuseppe si addormentò con la testa affollata di pensieri ed ecco che due angeli del Signore lo vennero a visitare.

CANZONE ANGELI.
Non temere, Giuseppe, non temere
di prendere con te Maria,
lei sarà la madre,
la madre del Figlio di Dio.
Non temere, Giuseppe, non temere
di prendere con te Maria,
la proteggerai e con te lei vivrà,
la tua sposa lei sarà.

Angelo1: Giuseppe ascolta le parole del Signore … ama e custodisci Maria e il suo bambino.
Angelo2: (gli fa una carezza in testa…) mi sembra più tranquillo… andiamo!

(Giuseppe si sistema lo stuoino e raggiunge centro palco. Maria in mezzo.)

Narratore: il giorno seguente Giuseppe andò a casa di Maria, lei gli sorrise con dolcezza, era sicura che sarebbe arrivato. Lui la guardò senza parole, col cuore colmo di commozione.
Voleva raccontarle tutto, descriverle il sogno, domandarle perdono ma aveva l'impressione che lei sapesse già tutto. Così non disse nulla, le prese le mani e rimase soltanto a guardarla.
E il SILENZIO CHE C'ERA TRA LORO ERA UN SILENZIO PIENO DI DIO.

(Giuseppe e Maria si siedono in un angolo)

Narratore: i mesi trascorsero sereni… si stava per avvicinare per Maria il tempo del parto…

(Entrano facendo un giro con SUONO tamburo i due soldati)

Centurione1: Udite, udite tutti!
Centurione2: Per ordine dell'imperatore dovete andare nel vostro paese d'origine per essere contati..
Centurione1: Voi (indica Chiara e Marco) dovete andare a Betlemme.
Centurione2: è un ordine dell'imperatore…non potete disobbedire!.
Centurione1: non dovete dimenticarvi!

(Escono facendo un giro con SUONO tamburo i due soldati ).

Narratore: Maria sapeva che il bambino che portava in grembo stava per nascere  ma non poté tirarsi indietro e così lei e Giuseppe si incamminarono.
Era un viaggio di più di una settimana a piedi…. in poco tempo si unirono altre persone, tutti in marcia sulla stessa strada polverosa.

(MUSICA: Maria, Giuseppe e altri personaggi camminano verso Betlemme)

Narratore: Finalmente videro l'antica città di Betlemme davanti a loro e salutarono gli altri viaggiatori.
Maria si sentì sollevata ..era stanca e non si sentiva bene..sapeva che non mancava molto al momento in cui sarebbe nato il bambino.
Giuseppe sperava di trovare l'albergo ma già prima di bussare conosceva la risposta che avrebbe ottenuto. Sentiva il vociare delle tante persone che mangiavano, bevevano e si divertivano.

(Entrano in scena I DUE locandieri mentre Maria e Giuseppe girano)

Narratore: Maria e Giuseppe bussarono alla porta di una locanda e apparvero sulla soglia due fratelli…

Maria e Giuseppe: Avete posto per dormire?
Locandiere1: Spiacente, vedete anche voi che siamo pieni… (sta per tornare indietro )
Locandiere2: Ma fratello … lei è stanca ed è in attesa….dobbiamo aiutarli.
Locandiere1: venite non troverete posto da nessun'altra parte stasera e si sta facendo buio…seguitemi…

Narratore: i due locandieri condussero  Maria e Giuseppe dietro all'albergo, nella capanna dove tenevano gli animali.

Locandiere1: almeno c'è un po' di silenzio… prendo un po' di paglia pulita..
Locandiere2: avvicino un po' quegli animali in modo che vi possano riscaldare con il loro respiro e i loro corpi.
Giuseppe e Maria: Grazie, grazie.

(Arrivano gli angeli BALLETTO ANGELI LENTO con una musica lenta e circondano la coppia, coprendola.) 

SUONO VAGITO!
(La schiera di angeli si apre e appaiono Giuseppe, Gesù e Maria.)

Maria: Gesù ..l'angelo ha detto di darti il nome Gesù…
Giuseppe: Benvenuto Gesù! (gli fa una carezza).

Narratore: Le voci rumorose della gente nell'albergo si erano fatte silenziose da poco, gli unici suoni adesso provenivano dagli zoccoli degli animali, dagli uccelli notturni e dal respiro leggero di un bambino che dormiva tra le braccia della mamma e sotto lo sguardo amorevole e protettivo del suo papà. Il cielo si riempì di una melodia dolcissima … anche gli angeli erano felicissimi…. Sembravano impazziti tanto era grande la loro felicità.

BALLETTO ANGELI 

I CINQUE PASTORI ATTORNO AL FUOCO….(SI RISCALDANO CON LE MANI)

Pastore 1: Che freddo!
Pastore2: hai proprio ragione, mi sto congelando!
Pastore3: Ehi, ma da dove viene questa luce?
Pastore4: ho paura, non capisco cosa succede?
Angelo: Ascoltate, non temete...
Pastore5: Chi è che ci chiama, cosa succede?
Angelo: Siate felici, io vi porto una buona notizia: stanotte è nato il Salvatore. Presto, accorrete, andate laggiù, in quella capanna. Seguite la stella e troverete il bambino. Andate ad adorarlo.
Pastore 1: Ma cosa possiamo portargli? Noi non abbiamo nulla!
Pastore2: Siamo talmente poveri...
Angelo: Gesù non vuole tesori, vuole il vostro amore. Presto, andate da lui.
Pastore3: che cosa stiamo aspettando. Cerchiamo questo bambino in una mangiatoia.
Pastore4: Che notte beata!

Narratore: i pastori scesero di corsa dalle colline verso Betlemme … cercando la capanna dove era nato il Salvatore ….

(in marcia fanno finta di cercare).
MUSICA SOTTOFONDO MARCETTA

Donna1: ehi voi cosa state cercando?
Donna2: ho sentito dire in giro che parlate di un Salvatore? Ho capito bene?
Donna3: io non ci credo
Donna4: un angelo ci ha detto che questa notte è nato il Salvatore e noi stiamo andando ad adorarlo…
Uomo: e dove è accaduto?
Donna5: qui a Betlemme
Uomo: allora dobbiamo andare… . ora non è più possibile stare qui..dobbiamo cercali.

(Ripartono tutti insieme e arrivano alla capanna. MUSICA SOTTOFONDO MARCETTA)

Narratore: dopo una lunga ricerca  trovarono Maria e Giuseppe, un padre e madre che coccolavano il loro bimbo appena nato.

Pastore 1: pastore: presto , presto inginocchiamoci!
Pastore2: un angelo ci ha parlato di lui,
Pastore3: è il salvatore del mondo!
Pastore4: è il figlio di Dio, andiamo a dirlo a tutti ….è nato, è nato!

CANZONE: la famiglia di Gesù. 

Narratore: quella stessa notte , sotto lo stesso cielo, ma in un altro paese , uomini sapienti avevano gli occhi rivolti in alto. Fissavano il cielo, confrontando appunti, studiavano tavole.

(Passa la stella cometa)

Re Magio1: ma come è possibile….c'è una nuova stella in cielo.
Re Magio2: Sembra più grande e luminosa delle altre…cosa vorrà dire?
Re Magio3: Significa che è nato un nuovo re, è una stella importante, non possiamo ignorarla.

Narratore: non avevano bisogno di parole per sapere cosa fare, si preparano per il viaggio caricando i cammelli..non sapevano per quanto tempo sarebbero stati via, non sapevano dove andavano. Sapevano però che alla fine del viaggio avrebbero incontrato un re, un re bambino e così portarono con se dei doni, eleganti e preziosi … montarono sui loro cammelli e partirono seguendo la stella!

(intanto che il narratore parla i re magi si mettono la borsa, prendono i cammelli e si sistemano).

CANZONE : Trotta trotta
(i re magi girano per il palco fino al ritornello poi si siedono e prendono doni)

Narratore: I magi seguirono così la stella finché sembrò che si fosse fermata su una capanna a Betlemme. Scesero dai cammelli portando con sé i loro doni e entrarono nella capanna.

(Capanna, Giuseppe, Maria in scena)

Re Magio1: io sono Gaspare, (inchino)
Re Magio2: sono Baldassarre (inchino)
Re Magio3: e io sono Melchiorre. (inchino)

Re Magio1: Siamo venuti ad adorare il nuovo re.
Re Magio2: Abbiamo visto la sua stella in cielo.
Re Magio3: Abbiamo portato dei doni….

Re Magio1: io porto mirra,
Re Magio2: io incenso
Re Magio3: e io oro.

(Dopo aver dato i doni se ne vanno. Luce soffusa e rientrano le stelle …….Con Maria e Giuseppe nell'angolo.)

Stellina1: (Rivolta alla Cometa) Per fortuna che c'eri tu, altrimenti come avrebbero fatto i Magi a trovare Gesù?
Stellina2: I Magi gli hanno portato dei doni di valore.
Stellina3: Certo, se lo potevano permettere!
Stellina4: Ma tu, cometa, lo sai qual è stato il regalo che Gesù ha gradito di più?
Cometa: Beh, i doni dei Magi erano molto preziosi... Ma Gesù ha apprezzato molto anche i doni più umili, come quelli dei pastori, che erano le persone povere andate a rendergli omaggio. Ha gradito tantissimo i loro regali perchè sono stati offerti con il cuore.
Stellina1: Anche quest'anno Gesù riceverà dei doni?
Cometa: Penso proprio dì sì. Ci sono ancora tante persone che amano Gesù e ci attendono con ansia.
Stellina2: Sono quelle persone che hanno capito che amare Gesù significa avere la pace nel cuore.
Cometa: Hai detto bene, perché Gesù è un bambino di pace. È nato proprio per portare nel cuore di tutti gli uomini la pace e l'amore.
Stellina3: Cara cometa, quest'anno vogliamo essere noi stelle ad annunciare a tutte le persone che sta per nascere Gesù.
Cometa: Voi? E come volete farlo?
Stelle: cosììììì

(le stelline vanno a prendere i bambini delle altre sezioni per cantare).

Stellina1: siete pronti amici?
Stellina2: Diciamo a tutti che è nato Gesù?
Tutti: sìììììììì

CANZONI: 
BAMBINO DI PACE
VOGLIO DIRE BUON NATALE

venerdì 24 ottobre 2014

Addobbi autunnali

Oggi voglio mostrarvi il bellissimo lavoro realizzato dalla mia collega Federica con la sua sezione delle Coccinelle!
L'attività è nata dopo aver fatto un'uscita al parco ed avere raccolto tantissimo materiale.
I bambini si sono divertiti a giocarci, osservarlo, dividerlo per categorie e poi è nata l'idea!
Durante l'uscita al parco avevano infatti visto una ragnatela appesa ad un albero brillare illuminata dal sole ed avevano subito pensato alla canzone di Whisky il ragnetto.
Muniti di lenti hanno cercato il ragnetto, purtroppo non l'hanno trovato e così, una volta in sezione hanno deciso di creare tante casette in modo da attirare Whisky e poter giocare con lui.
Ecco le bellissime casette per il ragnetto, pronte per essere appese in classe, in sezione e poi a casa!
Chissà se Whisky avrà gradito il regalo ed insieme a tanti suoi amici verrà ad abitare queste graziosissime casette?!


Come potete vedere per realizzare questi addobbi basta creare, con del cartoncino, delle corone circolari (delle ciambelle per intenderci) poi si creano dei fori nella circonferenza interna.
I bambini creano la ragnatela passando fili di lana colorati all'interno dei fori.
Terminata questa prima fase si prendono foglie, semini, bacche, ghiande e colla vinilica e si passa a decorarle!

Il risultato è fantastico!

lunedì 20 ottobre 2014

Cantico delle creature con la tecnica del ritaglio diretto di Matisse

"Un paio di forbici è uno strumento meraviglioso…E la carta che uso per i miei ritagli è magnifica… col più semplice ritaglio si possono esprimere le stesse cose che si possono esprimere come disegnatori o pittori…" (Matisse)

Ispirandoci a Matisse ed alla sua tecnica di "ritaglio diretto" delle forme senza avere fatto il disegno in precedenza abbiamo realizzato "Il cantico delle creature" , un collage con carte preparate in precedenza da noi.

Ovviamente, con la stessa tecnica potete realizzare qualsiasi altro collage.
Per i bambini è molto bello poter dipingere e poi utilizzare le proprie carte per fare i collage e il risultato è veramente bello.
potete infatti creare carte sfumate, a macchie, a righe...
sbizzarritevi e non ne resterete delusi!

venerdì 17 ottobre 2014

La creazione: lavori di gruppo e cartelloni

Come vi avevo promesso in questo post ecco i lavori di gruppo realizzati sul tema della Creazione.

Primo giorno: E luce fu

Secondo giorno: il cielo, la terra, le acque.

Terzo giorno: la terra produsse germogli, erbe da seme, alberi e fiori

Quarto giorno: Dio fece il sole la luna 

e le stelle

Quinto e in parte sesto giorno: gli animali
Ispirandoci all'opera di Alighiero Boetti: "Io che prendo il sole a Torino" abbiamo creato l'uomo utilizzando carta da pacchi.

Sesto giorno: l'uomo
Per creare la donna abbiamo utilizzato carta stagnola. I bimbi hanno scelto poi di prendere una parte dell'uomo (costola) e farne il cuore della donna.

e la donna

lunedì 13 ottobre 2014

Una pianta in un bicchiere

L’interesse dimostrato dai bambini nella manipolazione di diversi tipi di semi (di cui ho parlato qui) è stato tale da non poter essere trascurato ma è stato anzi lo stimolo per avvicinarli alla scienza o meglio allo “spirito scientifico” inteso come capacità di porsi problemi, di dare risposte a domande chiaramente formulate e di saper imparare dagli errori commessi.
Ogni bambino è artefice del proprio processo di apprendimento, impara a lavorare in gruppo, a collaborare per un fine comune, a superare le proprie insicurezze poiché l’errore non viene vissuto con accezione negativa ma come spunto per costruire nuovi saperi.
Svolgendo attività di interesse biologico come ad esempio la semina o la coltivazione di piante che uniscono alla valenza scientifica un particolare carattere motivante, i bambini hanno la possibilità di soddisfare i loro bisogni esplorativi e conoscitivi. 
Attraverso l’osservazione dei piccoli e costanti  cambiamenti che subiscono le piante, e andando a controllare ogni giorno come questi avvengono si consolida nel bambino l’idea del tempo che passa, rafforzando la capacità di seguire con pazienza un processo. 
Un altro obiettivo che come insegnanti ci eravamo poste, era quello di far intuire ai bambini che le piante per vivere hanno bisogno di alcuni  elementi fondamentali che sono: l’aria, la luce e l’acqua.
A tale scopo si è pensato di dare avvio a un laboratorio di semina al chiuso in modo tale da stimolare i bambini ad osservare, registrare, ipotizzare per poi verificare sul campo le affermazioni fatte, questo anche per verificare quanto l’esperienza di giardinaggio e coltivazione di verdure dell’anno precedente avesse messo radici e cosa a distanza di tempo i bambini avessero conservato nella loro memoria.
La domanda stimolo, la situazione problematica da cui si è partiti è stata questa:
Bambini, mi è successo un guaio, avevo una pianta ma si è seccata, sapete dirmi perché? Che cosa ho dimenticato di fare? Cosa serve a una pianta per crescere?”
Queste sono state le risposte dei bambini:
Ø      Gli hai messo troppa acqua
Ø      Non gli hai messo l’acqua
Ø      Fuori è inverno, si è seccata dal freddo
Ø      Ma l’aria serve per vivere, avevi aperto la finestra per fare venire l’aria?
Ø      Le piante crescono nella terra
Ø      Ma non puoi metterle fuori perché è freddo
Ø      Serve il caldo
Ø      Al buio la pianta ha paura, c’era la luce?

 Abbiamo così deciso di verificare che cosa fosse mancato alla mia pianta.
Prima di tutto abbiamo seminato dei semi di fagioli e lenticchie ed abbiamo aspettato la loro crescita registrandola su di un cartellone ed accudendo i semini quotidianamente. 
Trascorse due settimane ci siamo ritrovati nell'angolo conversazione ad osservare il calendario della crescita ponendoci delle domande del tipo: “Che cosa è successo?”, “Quali semi sono cresciuti prima”, “Dopo quanti giorni?”
In seguito abbiamo scelto fra le piante cresciute quelle che ci sembravano simili e le abbiamo utilizzate per verificare le ipotesi dei bambini. 


E così abbiamo messo due piante su di un tavolo alla luce, una veniva regolarmente innaffiata, l’altra è stata lasciata senza acqua; allo stesso modo abbiamo tenuto due piante al buio, una con acqua e l’altra no. 
Alla fine dell’esperimento si è rilevato che la crescita di una pianta avviene solo in presenza di acqua, e che in assenza di luce essa cresce ugualmente anche se la crescita è meno rigogliosa e il colore della pianta non è verde ma giallino\bianco. 
Perciò l’acqua risulta essere un fattore indispensabile alla crescita e la luce un fattore indispensabile alla crescita rigogliosa.
Restava da verificare che cosa succedeva ad una pianta in assenza di aria e così abbiamo cercato di verificarlo: la pianta è morta.

sabato 11 ottobre 2014

La creazione: percorso artistico, manipolativo, motorio e musicale.

"Mi è sempre sembrato e mi sembra tuttora che la Bibbia sia la principale fonte di poesia di tutti i tempi. Da allora, ho sempre cercato questo riflesso nella vita e nell'arte. Per me, come per tutti i pittori dell'Occidente, essa è stata l'alfabeto colorato in cui ho intinto i miei pennelli". Marc Chagall
Il percorso che sto per raccontarvi è stato ideato dal professor Franco Bolondi, una persona poliedrica che ho avuto la fortuna di incontrare al mio primo corso di aggiornamento come insegnante di scuola dell'Infanzia e che ho continuato a seguire negli anni leggendo i suoi articoli e seguendo le sue conferenze.
Il suo entusiasmo contagioso, il suo approccio curioso al mondo dell'arte, la sua competenza ma anche la semplicità di esposizione, la sua sensibilità, l'amore con cui raccontava le esperienze vissute a scuola con i suoi bimbi, la fattibilità dei percorsi esposti mi hanno contagiata e se sono arrivata a questo blog, è anche un po' merito suo. Diciamo che è stato un incontro che mi ha cambiata, ispirata e motivata.

Ma torniamo al tema della Creazione e all'articolo del professor Franco Bolondi: qui ve lo ripropongo raccontandovi come lo ho realizzato a scuola con i miei bimbi.  E' un percorso molto stimolante che coinvolge arte, musica, sensi, movimento…
La Creazione è stata vissuta e ri-creata con tutti i sensi, questo perché è importante dare un sapere unitario ai bambini che faccia comprendere loro che ogni elemento è correlato all’altro così come nel mondo ogni cosa è interconnessa ad un’altra…
La lettura dei brani della Genesi è stata centellinata in sette giorni, appunto, per creare il senso della quantità di tempo che ci è voluto per creare ed anche per lasciare un po’ di suspence per i giorni successivi…

PRIMO GIORNO: “E luce fu”
Siamo entrati nella nostra classe, la stanza era buia…”L’origine nascosta” di Ludovico Einaudi ci accoglie mentre procediamo silenziosi e incuriositi, poi improvvisamente appare la luce…
L’insegnante fa notare che in un angolo c’è un libro speciale, con le lettere d’oro, è il libro di Dio… leggiamo la parte della Genesi in cui si parla della creazione della luce…  drammatizziamola attraverso l’utilizzo di teli neri e torce…
Sono stati proposti giochi di luce-buio-ombre utilizzando come pretesto esperienze di artisti contemporanei che amano la luce come mezzo espressivo.


I bambini hanno così imparato che con la luce si può giocare, abbiamo proiettato le nostre ombre su di un telo cercando di creare “dei dipinti di luce”, le nostre maglie sono diventate le tele su cui proiettare le immagini delle installazioni luminose di Dan Flavin.

Il disegno dell'esperienza 
Alla fine della giornata ci troviamo in cerchio per raccogliere le nostre impressioni e per indagare su cosa pensano i bambini della luce.
Vi siete divertiti?
Sìììììì
Bambini, secondo voi  si può vivere senza luce?
No, perché dopo poi non vedi niente e puoi andare a sbattere.
No, la luce serve per cucinare all'aperto, andare al mare e per fare degli altri disegni.
La luce fa diventare il buio di luce.
No, perché si doveva andare al mare.
No, sennò non vedi niente.
No, perché si muore.
Ma, secondo voi, a che cosa serve la luce?
Per guardare; per riscaldare; per accenderla; per giocare e guardare le cose lontane con il binocolo; per restare bene; per vedere; per camminare, per guardare e per giocare, per guardare dove ci sono le strade lontane, per vedere gli animali; per fare una storia; per vedere i giochi; per fare i disegni; per vedere i leoni; per togliere il buio; per respirare.
Di che cosa è fatta la luce?
Di latte; di fuoco; con le lampadine e il fuoco; è fatta di fuoco e di luce.
SECONDO GIORNO: "Il cielo, la terra, le acque"
Questa mattina in aula i bambini hanno trovato tre sacchi neri contenenti terriccio; acqua, sabbia e conchiglie; aria chiusa in un palloncino. Racconto loro che i sacchi contengono tre ricchi tesori  utili per la vita…
Senza mostrare il contenuto dei tre sacchi chiedo loro di inserire la mano e di cercare di capire cosa ciascun sacco contenga. Dopo aver raccolto le ipotesi, abbiamo verificato cosa contenessero realmente. Abbiamo conversato su dove possiamo trovare queste cose. Alla fine riusciamo a prendere consapevolezza che le troviamo in natura, usciamo quindi in giardino per la raccolta di questi materiali. Esperienze grafiche e materiche con aria, acqua e terra ci aiutano a capire meglio le proprietà di questi elementi. I quadri di pittori olandesi del '600 ci fanno osservare la meraviglie del cielo, del mare e dei paesaggi naturali creati da Dio.
DICONO I BAMBINI:Secondo voi cosa è un tesoro? E' qualcosa di nascosto; è una cosa da trovare e da aprire; ci sono le pietre ; è una cosa molto preziosa.Cosa c'è dentro il primo sacco? Un palloncino. E dentro al palloncino? C'è l'aria.A cosa serve l'aria? Per respirare;ti fa venire il raffreddore;per fare venire il freddo e la neve per giocare; per stare bene e per respirare…Cosa c'è dentro il secondo sacco? La sabbia; no, la terra; un sasso, è duro; ma è morbida; no, la terra è secca e liscia; per me è umida. Adesso che abbiamo visto cosa c'è, secondo voi a cosa servono queste cose? Per fare crescere le piante e i fiori; la terra è un tesoro di legno; per tenere su la casa; per fare un castello; per scavare…Cosa c'è dentro il terzo sacco? C'è l'acqua per fare il bagno, per giocare; per nuotare; per respirare, no non si respira, muori; per bere; per i pesciolini…Dove troviamo tutte queste cose con cui abbiamo giocato?L'aria è nel cielo, la terra è nell'orto, sotto l'erba, sotto l'albero; l'acqua è nel fosso, nel mare, nella piscina, nel fiume…Allora bambini secondo voi queste cose sono davvero dei tesori preziosi?Sì perché con la terra cammino; gli alberi stanno in piedi; crescono i fiori; l'acqua la bevo e anche le piante; senza aria mi strozzo…

TERZO GIORNO: "La terra produsse germogli, erbe da seme, alberi e frutti"
Per osservare la varietà di piante e fiori che Dio ha creato organizziamo un uscita nel cortile dietro la scuola e divertiamoci a raccogliere gli elementi naturali che ci piacciono di più; lo stesso compito viene dato anche a casa durante il fine settimana.
I materiali raccolti vengono poi esaminati attraverso tutti i sensi…

Per capire quanto è bella e allo stesso tempo perfetta la natura che Dio ci ha donato abbiamo provato a ricostruire la struttura di un albero, gli intrecci dei rami e le radici, abbiamo cercando di capirne  le funzioni.


Con la frutta e la verdura raccolte abbiamo provato a stampare un paesaggio .


Con i semi e le bacche raccolte o portate dai bambini ci siamo divertiti a giocare, manipolarli, denominarne le caratteristiche, realizzare dei semplici "giardini in miniatura" con terra e semi.


Dopo l'osservazione attraverso i cinque sensi  abbiamo cercato di dividerli in base a criteri precedentemente definiti e molte sono state le domande emerse nel rendersi conto che alcuni semi avevano la possibilità di essere inseriti in più gruppi.

Un gioco che ha coinvolto molto i bambini è stato quello del "travaso" dei semi da un piatto ad un contenitore diviso in tante piccole parti attraverso l'utilizzo di cucchiaini e pinzette, questo ha permesso di misurare le proprie abilità ed allenare la motricità fine, la coordinazione, la concentrazione e la pazienza.


L'interesse dimostrato dai bambini nella manipolazione di diversi tipi di semi è stato tale da non poter essere trascurato ma è stato anzi lo stimolo per avvicinarli alla scienza o meglio allo "spirito scientifico" inteso come capacità di porsi problemi, di dare risposte a domande chiaramente formulate e di saper imparare dagli errori commessi. Trovate l'esperienza qui.

QUARTO GIORNO: "Dio fece il sole, la luna e le stelle."
Questa mattina ci siamo seduti in cerchio e ci siamo coperti con un lenzuolo bianco, era buio, la musica di Lodovico Einaudi in sottofondo e all'improvviso tante stelline di luce sono comparse su di noi… poi è arrivata la luna ed alla fine il sole. Ci siamo divertiti a nasconderci sotto il cielo stellato!
Poi al computer abbiamo visto due quadri di Van Gogh: "Notte stellata" e "Notte stellata sul Rodano", abbiamo così osservato che le stelle sono tonde…

…con una magia il nostro dito è diventato un pennello e abbiamo provato anche noi a dipingere un quadro di stelle… ci siamo proprio divertiti.

Disegno ispirato dai quadri di Van Gogh
QUINTO GIORNO: "Dio creo' gli animali dell'acqua, del cielo, della terra"
Per un approccio giocoso alla scoperta di ciò che Dio ha creato in questo giorno abbiamo fatto tutti i canti, i bans, i giochi che conoscevamo sugli animali, poi abbiamo osservato dei quadri di Rousseau, Klee e Mirò e, ispirati da questi, abbiamo provato a inventare e creare un animale tutto nuovo.

“Ho disegnato un pesce che non esisteva, l’ho creato io”
SESTO GIORNO: "Creò l'uomo a sua immagine, maschio e femmina li creò"
Abbiamo rappresentato la creazione dell'uomo tramite il gioco delle scatoline chiuse da cui escono tanti bambini creati da Dio, maschi e femmine.
I bambini hanno giocato con il proprio corpo, riscoprendo la funzione e la bellezza di ogni sua parte donataci da Dio.
La perfezione del nostro corpo era stata anche elogiata da Leonardo che l'ha voluta rappresentare attraverso "L'uomo vitruviano"
Proviamo a ri-rappresentare il disegno di Leonardo con il nostro corpo. L'esperienza corporea aiuta molto il bambino ad interiorizzare le cose che vive, il contatto con l'altro, il collaborare per portare a conclusione un compito lo aiutano ad uscire dalla propria individualità, a considerare punti di vista diversi dal proprio, a motivare ed argomentare le proprie ragioni, ad esprimere le proprie emozioni.


Come Dio proviamo anche noi a plasmare la terra per creare un bambino…


Tutto il percorso sulla creazione è stato documentato anche attraverso dei cartelloni realizzati in gruppo.
Li troverete qui