Per stimolare i bambini a creare libri personali ho presentato loro gli albi illustrati ed i "libri illeggibili" di Bruno Munari (per noi nonno Bruno) ed i bambini hanno scoperto che ci possono essere varie possibilità per creare un libro e che non occorre saper scrivere…
Ed è così che sono nati tanti libri ispirati alle storie preferite dai bambini ed ascoltate in questo primo periodo scolastico, libri inconsueti con cui giocare ed immaginare: libri tattili, libri puzzle, libri contenenti burattini disegnati dai bambini stessi…
Fase di realizzazione di un libro tattile. |
Ecco alcuni dei libri realizzati dai bambini. |
Fra questi libri i bambini hanno voluto realizzarne, dopo la visita in chiesa, due con i burattini dedicati a San Francesco ed al suo esempio di vita, sono state create anche le ambientazioni: la città di Gubbio, il castello, il bosco, la natura cantata nel Cantico delle Creature…
Tutti i libri sono stati sistemati nella nostra libreria di sezione a cui i bambini possono accedere nei momenti di attività libera o quando si lavora per piccoli gruppi.
Osservando i bambini durante questi momenti però è emersa la necessità di strutturare in maniera più efficace l'angolo lettura in quanto utilizzato in modo caotico, da un numero elevato di bambini contemporaneamente, con poco rispetto dei libri da parte di alcuni e l'utilizzo di altri giocattoli quali bambole, travestimenti, oggetti della cucina sopra al tappetone destinato alla lettura.
A questo punto è nata in me l'esigenza urgente di cambiare e valorizzare l'angolo, ma come? Cosa potevo fare per renderlo un centro di interesse attivo, dove i bambini in modo autonomo potessero vivere esperienze significative?
Mi sono quindi soffermata a riflettere su come allestire un angolo della narrazione che potesse rispondere alle istanze sopra citate e che potesse permettere ai bambini di vivere esperienze altamente significative, attive, in divenire, dove loro sono i protagonisti e danno vita a copioni co-costruiti, modificabili nel corso del loro svolgimento in base alle loro esigenze.
Ho riunito quindi i bambini in circle-time ed ho illustrato loro il problema chiedendo di aiutarmi a progettare il nuovo angolo, chiedendo che cosa si poteva cambiare.
E così, dopo aver raccolto le opinioni dei bambini, decido di far loro una sorpresa spostando dei mobili ed organizzando l’angolo in modo più raccolto ed ordinato. E al rientro a scuola i bambini restano piacevolmente sorpresi dal cambiamento.
Ecco alcuni stralci della conversazione:"Ci giocano male, mettono tutti i libri fuori posto e ci mescolano i giochi"
"Mettono i libri per terra e li pestano"
"Usano la libreria per fare le case degli animali, e delle bambole"
"Pestano i libri e si rompono"
Cosa si può fare?
"Dobbiamo mettere i libri al posto giusto come in biblioteca"
“Devi dirci chi ci può giocare e cambio perché siamo troppi insieme”
“E’ stretto il passaggio e la Patrizia con il carrello del pranzo sporca tutto”
“Con la porta aperta fa freddo”
“C’è l’armadio dei colori e quello dei giochi vicino e facciamo confusione quando li prendiamo”
Nessun commento:
Posta un commento