Ma andiamo indietro nel tempo.
Siamo a febbraio ed un giorno tutto è stato magico!
E' arrivata inattesa la neve, una mattina, proprio mentre ci stavamo recando a scuola.
I bambini desideravano tanto uscire e giocarci, purtroppo non eravamo attrezzati.
Che fare? Rinunciare?
No, noi non ci abbattiamo mai e la neve è entrata dentro alla scuola!
Abbiamo così realizzato dei bellissimi pupazzi ispirandoci alle immagini e alla storia del libro:
"Snowballs"di Lois Ehlert
"Pensi che gli uccelli sanno quando sta per nevicare? Lo penso.(Mi scuso per la traduzione con chi l'inglese lo sa bene, io mi sono arrangiata come potevo)
I semi che abbiamo lasciato fuori erano quasi spariti. Neve fresca avrebbe seppellito presto il resto.
Abbiamo aspettato una grande nevicata raccogliendo provviste in un sacco. Infine, è stata una giornata perfetta di palle di neve. Abbiamo rotolato tre palle di neve e fatto un papà neve.
Abbiamo aggiunto mamma neve e un ragazzo di neve. Abbiamo fatto una ragazza di neve e arrotolato un bambino di neve. Abbiamo costruito il nostro gatto e alla fine della giornata, abbiamo fatto il nostro cane, Spot.
Credo di sapere cosa è successo quando è uscito il sole. Papà neve si è rimpicciolito. La mamma è diventata una poltiglia. Il ragazzo si è sciolto; la ragazza è diventata fanghiglia. Il bambino si è fuso; il gatto è diventato minuscolo. Il cane è una pozzanghera. Addio, palla di neve."
Ecco alcune immagini del libro:
COSA HANNO DETTO I BAMBINI DELL'ESPERIENZA.
- Ho imparato a giocare assieme e fare pupazzi. Ho capito che la neve è fredda molto. Al caldo scioglie e diventa acqua.Purtroppo però i nostri pupazzi si sono sciolti subito, per consolare i bambini ho proposto l'ascolto della storia:
- Ho imparato a fare il pupazzo di neve grande. Non riuscivo a mettere gli occhi e il naso, la neve era dura. Mi sono divertito. L'idea è stata facilissima, mi è nata guardando gli amici.
- Mi sono divertito a fare il pupazzo di neve. Ho fatto la mamma. Ho fatto una torre così grande e poi mi sono ghiacciato tutte le mani e poi ho visto l'acqua che usciva dalla neve perché si scioglieva perché la scuola era calda. E' stato facile.
- Per me è stato bello fare il papà di neve. Ho fatto, ho imparato che si prende un po' di neve, si fa una palla, si mette sopra il piatto, poi si fa un'altra palla grande e si mette sopra e poi si fa una palla più piccola e si mette sopra. poi si mette il naso, la bocca e gli occhi. E' stato difficile fare la palla perché visto che la neve è fredda io mi sono ghiacciata le mani ed è difficile lavorare con le mani ghiacciate. La scuola è calda e la neve si scioglieva.
- Ho fatto il pupazzo di neve, il bambino piccolo. Ho fatto le palline di neve. E' stato difficile perché non riuscivo a mettere i bottoni, era diventato ghiacciato.
- E' stato facile fare la bambina pupazzo. Ho fatto le palline poi ho fatto gli occhi e la bocca. Ho imparato che la neve è ghiacciata e al caldo si scioglie.
- E' stato facile. Ho fatto tutto da solo: una palla grande, una grande e una piccola, poi ho messo gli occhi, la bocca e le braccia. Ho imparato a fare un pupazzo. Ho capito che la neve si scioglie al caldo.
- Ho imparato a fare il pupazzo di neve gatto. E' stato difficile fare il corpo e mettere gli occhi. Ho capito che l'albero Giovanni era triste perché il suo pupazzo si è sciolto ed è andato in cielo.
- A me mi piaceva tanto giocare con la neve. Ho imparato a fare il pupazzo di neve. Ho fatto prima una palla grande poi una media e poi una piccola. E poi ho messo la bocca e il naso e gli occhi e le braccia. Ho capito che i pupazzi si fanno così.
- Ho capito che ho imparato a fare i pupazzi di neve. Ho messo il naso, la bocca e le mani. Sono contento della storia che abbiamo letto di Giovanni, l'albero. Ho capito che si sta con gli amici e non si dice non sono più tuo amico. Ho capito che anche se un amico è lontano è sempre nel cuore.
- Ho fatto il pupazzo cane. E' stato difficile mettere i bottoni e gli occhi. Ho imparato con la testa, ho dovuto pensare come mettere le cose.
- Mi sono divertito a fare il pupazzo di neve. Ho imparato che se la neve sta tanto nel piatto so scioglie e poi diventa acqua perché la scuola è calda.
"L'albero Giovanni e la neve"di Nicoletta Costa
"E' inverno: piove e fa freddo. L'albero Giovanni è triste. Poi, una mattina,ecco la neve, tanta tanta neve! I bambini tutti contenti, vanno a giocare con la neve. L'albero Giovanni è felice! I bambini vogliono costruire un pupazzo di neve. E' sera, finalmente il pupazzo è finito. I bambini tornano a casa.- Mi chiamo Nevio - dice il pupazzo. L'albero Giovanni è molto contento di fare la sua conoscenza! Il pupazzo di neve racconta all'albero Giovanni molte cose divertenti. In poco tempo l' albero Giovanni e il pupazzo di neve diventano molto amici. La mattina dopo splende il sole. Aiuto la neve si sta sciogliendo! Il pupazzo di neve è tutto sudato. Sotto i raggi caldi del sole il pupazzo si è sciolto completamente. L'albero Giovanni è molto triste. Il sole, poverino, si sente in colpa. Arrivano i bambini a consolare l'albero Giovanni. L'albero Giovanni sorride: il suo amico Nevio vivrà sempre nel suo cuore!"E nei prossimi giorni vedrete cosa abbiamo fatto per mantenere il ricordo dei nostri pupazzi! Continua qui
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